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Benevento. Fini, ddl intercettazioni: "Perchè tanta fretta?"


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Fini a BeneventoBenevento. Oggi. Gianfranco Fini durante l'incontro voluto dall’Associazione "Mezzogiorno nazionale", intervistato dal direttore del quotidiano Il Mattino, si è pubblicamente chiesto perché tanta fretta riguardo all'approvazione del testo definitivo del decreto intercettazioni. "Il ddl sulle intercettazioni -ha detto Fini- fa discutere da due anni, se determina così forti contrasti, discutiamone ancora al fine di garantire un testo più condiviso ed equilibrato di quello che attualmente è, che male c'è?...Perché dobbiamo correre tanto prima delle vacanze estive, come se ci fosse qualche nemico da combattere?..."

Il vicepresidente dei deputati del Popolo della Libertà, Osvaldo Napoli, si é per tutta risposta rivolto tramite nota al leader di Alleanza Nazionale con questi toni: "Il presidente della Camera con una capriola della logica -dice Napoli- ritiene che dopo due anni di confronto sul ddl intercettazioni si possa prevedere un ulteriore approfondimento. Temo che Fini si sia confuso: un Parlamento che dopo un confronto durato due anni avesse ancora bisogno di approfondimenti viene a trovarsi delegittimato agli occhi dei cittadini". L'onorevole Napoli poi insiste: "Immaginare che si debbano attendere i tempi del Senato sulla manovra per dare precedenza a questa nei lavori di Montecitorio rispetto al ddl sulle intercettazioni, sarebbe prova di una direzione tutta politica e poco istituzionale dei lavori parlamentari...Il parlamentarismo, come Fini ben sa, non è - dice ancora Napoli- sinonimo di impotenza o di pavidità nell'assumere decisioni ritenute giuste dalla maggioranza dell'Assemblea. Neppure -continua Napoli- come ben sappiamo tutti, è sinonimo di disprezzo o di arroganza per le posizioni della minoranza. Tanto detto e tanto premesso, è bene ricordare che in ogni Parlamento democratico ci sono una maggioranza e una minoranza: a volte decidono insieme, altre decide la maggioranza...".

Fini però aveva tenuto a specificare, sempre durante il dibattito di oggi al teatro De Simone di Benevento: "Chi conosce il regolamento della Camera e la Costituzione non ha dubbi nel senso che la priorità è stata chiarita con le decisioni del governo di presentare il decreto sulla manovra che va approvato o respinto entro 60 giorni, mentre diverse pronunce della Consulta impediscono, come noto, la reiterazione dei decreti. .."

Gianfranco Fini ha ricordato che il ddl intercettazioni non è nel calendario di giugno e che probabilmente verrà inseritoin quello di luglio...

Doveredicronaca

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