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Palermo. Sentenza Dell’Utri. Il giudice Dall’Acqua ancora in Camera di consiglio


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Lo Stato e Dell'utri Palermo. E' iniziato il quarto giorno di Camera di consiglio per i giudici della seconda sezione della Corte d’Appello di Palermo.

La sentenza di secondo grado nei confronti del senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, verrà emessa dal Collegio composto dai giudici Sergio La Commare, Salvatore Barresi e presieduto dal magistrato Claudio Dall’Acqua. Le requisitorie di accusa e difesa si sono tenute il 24 giugno scorso (4 giorni fa) .

Il 16 aprile 2010 la richiesta avanzata dal procuratore generale Nino Gatto fu di 11 anni di reclusione per il reato di concorso esterno in associazione mafiosa...Il Procuratore Gatto incentrò la sua requisitoria sul "periodo milanese" della latitanza dei Graviano; periodo durante il quale Dell'Utri avrebbe avuto contatti con i boss palermitani: da due intercettazioni telefoniche nello specifico (una del '99 e l'altra del 2001), sarebbe emerso che il senatore dieci anni fa chiese voti alla Mafia in cambio di "favori" mettendosi, insieme quindi a parte dello Stato, essendo un Senatore della Repubblica, a disposizione delle cosche. Dell’ Utri fu quindi condannato a nove anni di reclusione in primo grado perchè ritenuto il trait d'union tra "Mafia-Stato-alta finanza milanese".

L'arringa di giovedì scorso dell'avvocato Mormino difensore dell'imputato si concluse così: "Storicamente non c’è niente, possiamo oggi dire che stiamo trattando e stiamo processando un potere inquinato dalle interferenze, dalla penetrazione sistematica al più alto livello istituzionale della mafia al potere politico. Ma non è l’oggetto del vostro giudizio. Solo i fatti”. Ed è appunto sui "fatti" che si sta attendendo la sentenza di secondo grado all'interno dell'Aula bunker del carcere Pagliarelli di Palermo.

Ky News


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