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Pier Ferdinando Casini intervistato da F.Fazio.


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Pierferdinando Casini Il leader dell'UDC Pier Ferdinando Casini ha espresso le sue idee sul significato della politca in generale e nei tempi che corrono in paricolare. Tutto in una lunga itervista-dibattito col giornalista ed ancorman italiano F.Fazio durante la trasmissione "Che  empo che fa". Per cominciare ha detto di voler contrastare il bipolarismo non alleandosi ne' col centro destra, ne' col centro sinistra :..Io -ha detto- non mi faccio arruolare ne' da Berlusconi ne' dagli altri...ed aggiungo che faccio i patti direttamente con i Presidenti, noi cioe' non facciamo coalizioni politiche". A propsito delle elezioni regionali, per esempio, ha spiegato:" Nel Lazio se abbiamo scelto la Polverini e' stato solo perche' la riteniamo una brava sindacalista ed il nostro patto e' con lei non con la sua coalizione; quindi ci teniamo "le mani libere"... Io poi -ha proseguito- di ribaltoni non ne ho mai fatti, anzi per non seguire questa strada  ho perso il potere uscendo dalla maggioranza...." Alla domanda sulla sua idea di politica oggi  ha dichiarato di essere per un "Sistema elettorale alla tedesca, quello per esempio che ha consentito in un momento di emergenza alla Merkel di coalizzarsi con i socialisti e di tornare poi alla sua politica con i liberali com'era in precedenza; il tutto con grande trasparenza e senza ingannare l'elettorato".
Parlando dei suoi colleghi ha espresso la propria simpatia per Berlusconi e la grande stima per Bersani che ha definito: "una persona seria, per bene, ragionevole e credo -ha aggiunto- che se ci fossero piu' persone cosi', forse la politica sarebbe un' "affare" piu' serio. Io non e' che voglia produrre qualche effetto o fiancheggiare chi politicamente o ideologicamente mi piace...e' semlicemente pura stima che ho avuto per l'uomo Bersani da sempre, nello stesso modo in cui stimo l'onesta' e la serieta' di altri esponenti politici del centro destra...".
La politica insomma per Casini non e'quella che strumentalizza il malcontento della popolazione (come nel caso degli exstracomunitari da bandire per la Lega) per ottenere voti e consensi. No."La politica buona -dice Casini- e' quella che produce risultati reali, che da risposte concrete" . Parla della promessa fatta circa il Quoziente Familiare, i provvedimenti per il ceto medio, "essenziali per moltissimi italiani che stanno scivolando nella poverta'". "In poche parole -continua- se la politica non produce cio' che serve davvero al popolo, a tutto il popolo, "di cosa parliamo? Va cambiato tutto...e sembra un'eresia detto da uno di centro come, invece che da un'estremista, ma e' la verita': questa politica va cambiata."
Alla domanda del conduttore sulle differenze circa il collega Berlusconi con cui era alleato fino a poco tempo fa e quello di oggi, il leader dell'Unione di Centro risponde cosi':" Purtroppo col tempo e' aumentata la sua idea dell'uomo solo al comando; ed in piu' a mio parere ha fatto anche l'errore politico di affidare il suo destino in termini elettorali alla Lega, che determina ora gli assetti nazionali e del Nord dell'Italia grazie anche alla abilita' di sfruttare umori, umori reali per carita', ma strumentalizzandoli a scopi meramente elettorali". La politica cioe' -aggiunge ancora Casini- non deve "speculare" sui problemi che la gente avverte, bensi' cercare di risolverli".
Non dovremmo pretendere quindi, secondo lui, che in un Paese dove le nascite di Italiani sono bassissime, gli extracomunitari prima raccolgano i pomodori, accudiscano i nostri anziani e poi si vadano a rinchuidere in un ghetto. Dipende tutto, dice concludendo, dal futuro verso il quale vogliamo procedere.

DDC

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