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ELUANA: Tutti prosciolti.


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Il padre di Eluana Englaro UDINE. Beppino Englaro era stato accusato del reato di omicidio volontario, insieme a medici paramedici e volontari, tredici persone che si adoprarono affinche' sua figlia Eluana non venisse piu' alimentata artificialmente. Oggi, tutti prosciolti. Poco prima delle 14, infatti, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Udine ha emesso il decreto di archiviazione per tutti gli indagati.
Eluana era in coma vegetatitivo da 17 anni. E' morta il 9 febbraio 2009: l'inchiesta fu aperta subito dopo la sua morte, secondo le normali procedure. Un "atto dovuto". Proprio cosi' ha commentato il papa' di Eluana l'inchiesta sulla morte della figlia. Ricordiamo infatti che ci fu nei momenti che precedettero il "distacco della spina" una controversia tra il potere giudiziario che non cerco' di ostacolare la decisione della famiglia, ormai sfinita dall'immagine di una figlia morta a tutti gli effetti, ma costretta ad una alimentazione artificiale, e quello legislativo: una sentenza stabili' l'interruzione dellla nutrizione ed idratatazione forzata, mentre un decreto del governo tento' di bloccare l'applicazione della sentenza. Nel frattempo polemiche e dibattiti televisivi, sulla vicenda Englaro, imperavano ovunque. Giorgio Napolitano intervenne poi personalmente ed istituzionalmente in favore del distacco della spina, invitando tutti, ma proprio tutti, a lasciare in pace la famiglia della povera ragazza.
Il signor Beppino oggi ha dichiarato che era certo dell'accoglimento dell'istanza di archiviazione presentata lo scorso novembre; e si e' detto  fiducioso che il caso della figlia, che cosi' tanto colpi' e divise le coscienze italiane, possa almeno costituire uno "spartiacque tra un prima ed un dopo Eluana", riferendosi molto probabilmente al valore e l'importanza che ora lui e molti altri danno al "testamento biologico".

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