Ddl intercettazioni. Antonio Di Pietro dice basta.
Venerdì 30 Luglio 2010 00:00
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30 Luglio. Montecitorio. Roma.
La 362ª seduta dell'aula della Camera dei Deputati italiani di questa legislatura aveva in agenda una serie di argomenti come: la " discussione del disegno di legge: S. 2262 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 103, recante disposizioni urgenti per assicurare la regolarità del servizio pubblico di trasporto marittimo (Approvato dal Senato) (3646)"..."discussione del disegno di legge: S. 2266 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 8 luglio 2010, n. 105, recante misure urgenti in materia di energia"...ecc. ecc. ecc. Poi..., alla fine, questo:
"Discussione del disegno di legge: Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali. Modifica della disciplina in materia di astensione del giudice e degli atti di indagine. Integrazione della disciplina sulla responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (Approvato dalla Camera e modificato dal Senato)"
L'onorevole Antonio Di Pietro ex Pubblico ministero nell'inchiesta soprannominata "manipulite" si è espresso così.
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