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Riccardo Pitton è lo studente 23enne morto in India.


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Riccardo Pitton 200 italiani si trovavano nella zona al momento delle alluvioni nella regione di Ladakh (himalayana nel nord-ovest dell'India).

La Farnesina ha confermato la morte di Riccardo Pitton, 23 anni, studente di medicina e chirurgia di Torino.

Il ragazzo era appassionato di trekking oltre che di pallacanestro sport nel quale eccelleva grazie anche alla sua altezza (2 metri) e dove giocava come pivot...

In vacanza in India stava praticando invece questo sport con i suoi due amici quando è stato travolto giovedì scorso dal fiume in piena che lo ha portato via, nei pressi di Skiu, una località ambita dagli sportivi nella vallata a sud di Leh. Riccardo sarebbe stato inghiottito dal fango durante la frana causata dall'alluvione. A raccontare la tragedia i due amici che lo hanno visto trascinare via e scomparire mentre tentavano insieme di sfuggire al disastro.

Gli elicotteri continueranno a sorvolare la zona per recuperare il corpo del giovane e delle altre vittime di cui le autorità indiane hanno confermato la morte: si tratta di un turista spagnolo e tre francesi.

Decine e decine le vittime indiane, purtroppo: nepalesi e tibetani anch'essi già identificati.

Altri otto italiani, 4 uomini e 4 donne, tutti tra i 26 e i 43 anni di età, sono invece bloccati a Pang e a Biamah, famose località turistiche circondate in questo momento da strade del tutto impraticabili.

Sarebbero inoltre una trentina i connazionali nella località di Lamayuru, soccorsi in queste ore dall'esercito secondo quanto confermato dalla Farnesina.

Per gli altri italiani dispersi non sussisterebbero ancora le stesse "consistenti informazioni" come nel caso di Pitton, che siano tra le vittime. E' quanto precisato dal Ministero degli Esteri.


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