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Equitalia vs Italiani:arriveremo alla rivoluzione?


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Oggi - L’Italia si impicca, si da fuoco, si uccide a causa della pressione di Equitalia!

Ma ecco che sembrano arrivare delle protezioni per i cittadini: poco tempo fa abbiamo letto sui giornali che si impediva al suddetto ente di rifarsi dei suoi crediti sulla prima casa con espropriazioni immobiliari che rappresentavano l’esecuzione forzata da parte degli agenti di riscossione. Adesso ecco che sembrano arrivare anche dilazioni importanti e di un certo valore. Sembra, infatti, che per coloro più in difficoltà ci sarà la possibilità di ottenere dilazioni fino a 120 rate mensili ! Si potrebbe allora pensare ad una iniezione di umanità nella torre di controllo! MA, perché nel nostro Paese c’è sempre un ma, questo momento non è ancora giunto: bisognerà aspettare...  l'apposito decreto ministeriale per definire le modalità di attuazione...

Ovviamente l’Ente si oppone, senza far troppo rumore. Non dimentichiamo che Equitalia è una società pubblica, detenuta al 51% dall’Agenzia delle Entrate,  al 49% dall’ INPS, e opera in tutta Italia, tranne che in Sicilia. Durante il Governo Berlusconi III (05-06) era privata e si chiamava Riscossione S.p.a.; con il Governo Prodi nel 2007 è civentata ciò che è ora. L’idea di Equitalia riguardo l’espropriazione immobiliare è quella di far riferimento alla classe catastale dell’immobile di proprietà del debitore, e non di guardare all’utilizzo finale di tale bene, andando ovviamente a classificare come pignorabili le classi come la A10, che sono classificate catastalmente uffici, a prescindere dal fatto che una famiglia abbia deciso di creare lì il suo nucleo e quindi la prima casa.

Seguirà, inoltre, un aumento del numero di rate non pagate prima di vedere movimenti ed atti, che passerà da 2 a 8 rate “saltate”, da ritenersi valida anche per le dilazioni effettuate prima.

Per quanto riguarda le nuove dilazioni l’Ente non si espone e prende tempo utilizzando le istruzioni precedenti.

Per accedere ai piani suddetti di dilazione straordinaria, fino a 120 rate, occorre, ovviamente, l’accertamento della condizione di difficoltà legata a questo momento economico, mentre per i pignoramenti il discorso è diverso: se riguarda imprenditori e professionisti, se i beni non strumentali non sono sufficienti a colmare il debito, gli strumentali, ovvero necessari a creare il proprio reddito o eseguire il proprio lavoro, sono pignorabili fino ad un quinto del valore complessivo di esse stessi.

Speriamo che qualcuno (Lassù!) abbia capito che l’Italia e gli Italiani non ce la fanno più, che non solo non è soddisfacente affatto, ma anche squalificante, e per una intera nazione direi, lavorare così, sempre che si riesca a lavorare. La regressione, in altre parole, ci sta rendendo un popolo di alienati, che svolgono attività in nulla gratificanti; lavori remunerativi ormai solo al fine del saldo dei conti. Quali? Bollette, tasse, more, multe, velox, tutox, iva, inps, inail, e, se avanza qualcosa … il cibo per oggi.
A. Asborno

"Se le troppe delusioni logorano le fibre e gettano la sfiducia nell'animo; se le soverchie ricchezze di alcuni, e la miseria spaventevole dei molti, troncano ogni nerbo alle moltitudini, e succede una solitudine di pensieri e d'interessi che distrugge affatto la coscienza nazionale: allora le rivoluzioni sono impossibili." Carlo PisacaneLa rivoluzione, 1858

Ma…quel ma che c’è sempre in Italia…
"Tutte le rivoluzioni moderne hanno avuto per risultato un rafforzamento del potere statale."
Albert CamusL'uomo in rivolta, 1951




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