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Combattere il cancro “Insieme”: a Gallarate la seconda tappa di un’iniziativa per migliorare il dialogo tra medici e pazienti

Società e costume


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Combattere il cancro “Insieme”: a Gallarate la seconda tappa di un’iniziativa per migliorare il dialogo tra medici e pazienti Confrontarsi apertamente su tutti gli aspetti del percorso di cura permette di affrontare al meglio i problemi legati agli effetti collaterali della chemioterapia, che hanno un impatto drammatico sulla qualità di vita e che possono essere trattati con efficaci terapie di supporto.

L’Azienda Ospedaliera Sant’Antonio Abate di Gallarate al fianco dei pazienti con tumore, per sostenerli durante il loro percorso di cura: insieme a C.A.O.S., il Centro Ascolto Operate al Seno onlus, ha promosso e ospitato la seconda tappa di ONCOstories, un ciclo nazionale di incontri tra esperti, pazienti con tumore e familiari, dedicato alla qualità di vita durante la chemioterapia.
Annunciata, inoltre, la prossima inaugurazione, presso l’A.O. di Gallarate, dell’Unità di supporto dedicata ai pazienti oncologici, per ascoltarli ed aiutarli ad affrontare tutte le difficoltà legate agli effetti collaterali delle terapie.
Attualmente circa 400.000 persone in Lombardia convivono con una diagnosi di tumore, di queste circa i due terzi soffrono di effetti collaterali, in particolare nausea e vomito, associati ai farmaci chemioterapici. Secondo una ricerca promossa da Salute Donna onlus e SIPO, Società Italiana di Psico-Oncologia, la chemioterapia condiziona la normale gestione delle attività domestiche nel 61,6% dei casi, l’attività lavorativa nel 63,9% e la vita sessuale nel 63,7%.
«Con queste due iniziative – afferma Salvatore Artale, Direttore della Divisione di Oncologia dell’A.O. Sant’Antonio Abate di Gallarate – la nostra Divisione di Oncologia vuole offrire un supporto reale sia dal punto di vista del miglioramento della comunicazione tra medico e paziente, che dal punto di vista dei servizi a disposizione dei pazienti in terapia e dei loro familiari. Uno dei principali obiettivi è offrire ai pazienti strumenti adeguati per aiutarli a gestire gli effetti collaterali della chemioterapia, che impattano gravemente sulla quotidianità, sulla qualità di vita e che possono addirittura compromettere la continuità del trattamento».
Nausea e vomito sono ancora tra gli effetti collaterali più temuti dai pazienti. Oggi, grazie a specifiche terapie di supporto, il loro devastante impatto può essere correttamente gestito dall’oncologo, come suggerito da tutte le Linee Guida nazionali e internazionali.
Obiettivo del progetto ONCOstories, promosso da Salute Donna onlus e SIPO, e realizzato grazie al supporto non condizionato di MSD Oncology, è quello di promuovere il valore curativo del dialogo tra medici e pazienti durante la malattia oncologica. Gli incontri di ONCOstories vengono introdotti dalla proiezione di Insieme, un cortometraggio liberamente ispirato a una storia vera che, con la forza del linguaggio cinematografico, racconta frammenti di vita quotidiana di una giovane donna che affronta la battaglia contro il cancro.

Nel corso degli incontri le immagini di Insieme sono il punto di partenza per affrontare i principali aspetti legati al percorso di cura, come la gestione della terapia, il benessere psicologico e sessuale, la comunicazione medico-paziente.
«Ricevere una diagnosi di tumore è devastante, il racconto della propria storia è uno strumento di cura – sostiene Giovanni Rosti, Direttore di Oncologia nel Dipartimento oncologico dell’Ospedale regionale Ca’ Foncello di Treviso – il linguaggio cinematografico ha un valore educativo, fa bene a tutti perché offre un’idea molto umana della persona più che del malato, ci eleva, per così dire, a un livello superiore, più vero e visibile».
Insieme, applaudito alla 70a edizione del Festival del Cinema di Venezia e al Festival Internazionale del Cortometraggio di Roma e attualmente in proiezione in numerose rassegne cinematografiche nazionali, sottolinea l’importanza di parlare della malattia per affrontare i passaggi più difficili del percorso di cura.
«Il progetto ONCOstories vuole contribuire ad abbattere il muro dei silenzi che spesso si instaura tra medico e paziente – afferma Annamaria Mancuso, Presidente di Salute Donna onlus – reticenze reciproche dall’una e dall’altra parte a volte impediscono di affrontare aspetti importanti della malattia, come i problemi legati agli effetti collaterali dei trattamenti chemioterapici, che possono avere un impatto drammatico sulla qualità di vita delle persone affette da tumore».
Un supporto determinante viene offerto oggi dalle Associazioni. «La nostra mission è ascoltare quello che il paziente ha da dire e da raccontare che rappresenta un prezioso alleato terapeutico della medicina – dichiara Adele Patrini, Presidente C.A.O.S., Centro Ascolto Operate al Seno onlus – il nostro punto di forza è proprio la voce del malato attraverso la quale si porta fuori il dramma, la paura, si alleggeriscono i sensi di colpa e si allenta la tensione. Supporto psicologico e percorsi di umanizzazione integrati col medico aiutano ad affrontare la malattia».
Ma quali sono le ragioni profonde che ostacolano il dialogo tra medici e pazienti? «Medico e paziente, a volte, parlano due lingue diverse: il primo tende ad esprimersi con un linguaggio che può risultare molto tecnico, il secondo ha bisogno, invece, di comunicare emozioni e sentimenti – sottolinea Luigi Valera, Psiconcologo-psicoterapeuta, Consigliere Lombardia e Nazionale SIPO – i due si parlano ma possono rischiare di non capirsi innescando così il pericoloso circolo vizioso legato a ciò che il paziente non dice e che il medico non chiede».
L’Unità di supporto dedicata, che sarà presto inaugurata all’interno della Divisione di Oncologia dell’A.O. di Gallarate, avrà come attività qualificanti un infermiere case manager, che avrà il ruolo di mediatore tra medico e paziente anche al di fuori della struttura ospedaliera, un servizio di supporto psicologico e un diario che aiuterà il paziente nella gestione quotidiana della terapia. Il servizio permetterà di seguire i pazienti in maniera più accurata e avrà anche il vantaggio di ridurre gli accessi al Pronto Soccorso per nausea e vomito.


VALDI SPAGNULO, SGUARDI SOSPESI - sculture 2007/2014

Cultura e spettacolo

VALDI SPAGNULO, SGUARDI SOSPESI - sculture 2007/2014La mostra pensata appositamente per questo spazio espositivo, dallo scultore Valdi Spagnulo, racconta l’exursus della recente poetica dell’artista di origine pugliese che dal 1973 vive a Milano.

Scrive il curatore della mostra Claudio Cerritelli:

“Questa mostra oscilla tra passato e presente ripercorrendo circa 7 anni di lavoro di Valdi Spagnulo attraverso cicli di opere che trasformano il luogo espositivo in un teatro di percezioni visive e tattili. L’ambiente è attraversato dagli stati pulsionali dei materiali, concatenazioni di opere bilanciate su opposte qualità, dinamismi plastici modulati nella fermezza del metallo e lievi cromatismi depositati nella trasparenza del plexiglas.  
Valdi sviluppa il suo racconto polisensoriale cercando respiri dilatati, percezioni instabili del vuoto, vibrazioni aeree sospinte oltre i limiti del reale, prossime a quella vastità imponderabile cui aspira lo scultore mentre costruisce e trasforma i materiali scelti con ostinata accuratezza.  
Lo spettatore ha il compito di entrare nelle soglie abbagliate dal bianco totale e di ammirare le geometrie disseminate nello spazio, dialogando con metamorfosi di forme reversibili e con schermi di immaginarie galassie, fino a captare i mutevoli riverberi che modificano i confini prestabiliti.  
Nel percorso espositivo le opere si presentano nella dimensione irripetibile di nuove relazioni, partecipano a un’istallazione totale giocata sulle consonanze dei materiali, in uno scambio continuo tra valori strutturali e percezioni virtuali, processi fisici e mentali tenuti sempre sul filo della leggerezza.
I cicli di ricerca (2007-2014) si collegano spontaneamente tra di loro come una costellazione d’immagini in cui s‘incontrano i caratteri persistenti dell’immaginario di Valdi: simmetrie infrante, torsioni in bilico, sconfinamenti lineari, impronte modulari,  e ogni altra tentazione di inglobare architetture interiori e astrazioni spaziali.
In questa dimensione polivalente spazio nascono inquiete tensioni mentali, cresce il conflitto tra emozione e razionalità, si avvertono possibilità sensoriali intrinseche alla luce che si rivela e -al tempo stesso-  si trasforma in energia mentale proiettata altrove.  Siamo in presenza di un’aspirazione a esprimere l’esserci della scultura come potenzialità di luoghi reali e virtuali, dimensione fenomenica di forme astratte e concrete, esplorate con passione per cogliere l’essenza dei valori costruttivi inusitati. Ed è proprio con quest’ansia di invenzioni spaziali che Valdi Spagnulo sta sviluppando la sua avventura creativa,  interrogando i materiali e le tecniche, sperimentando le forme più appropriate per esprimere una verità immaginativa fatta non di soluzioni compiute ma di sguardi sospesi sul confine di molteplici sensi.”


Valdi Spagnulo,  nasce a Ceglie Messapica (BR) nel 1961.
Trascorre la sua infanzia in Puglia a Grottaglie (TA), località nota per la produzione della ceramica artigianale e artistica, frequentando l’ambiente creativo ed intellettuale dell’area pugliese e non solo sin da giovanissimo, grazie a suo padre Osvaldo, artista già noto.
Nel 1973 si trasferisce a Milano con la sua famiglia, ove giovanissimo inizia le frequentazioni del fervido ambiente culturale della città, aprendosi all’ambito europeo con viaggi in Francia, Germania, Svizzera.
Il 1984 è l’anno nel quale si laurea in Architettura presso il Politecnico di Milano.
L’inizio degli anni ’80 vedono l’esordio dell’attività artistica come pittore, con partecipazione a esposizioni in ambito nazionale e internazionale e il debutto in mostre personali.
Gli anni ’90 danno principio ad un rapporto più intensificato con le gallerie d’arte private Italiane ed europee, affermando la sua partecipazione a  esposizioni in spazi pubblici.
Dal  2000 intensifica l’attività espositiva con partecipazione a mostre collettive di rilievo ed ordina mostre personali in gallerie pubbliche e private, ottenendo premi e riconoscimenti, tra i quali il 1° Premio Pittura 2001 dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma.
La bibliografia delle mostre personali annovera curatele e testi critici di: R.Bossaglia, L.Caramel, L.Cavadini, C.Cerritelli, M.De Stasio, E. Di Raddo, R.Ferrario, S.Parmiggiani, F.Poli, E.Pontiggia, F.Solmi, M.N.Varga, A.Veca, G.Zanchetti.
Vive e lavora principalmente a Milano.

La mostra è accompagnata da un catalogo testo di Claudio Cerritelli, e riproduzioni delle opere in mostra.

 

DJ ANICETO TESTIMONIAL DELLA GIORNATA DELLA CORDIALITA'

Società e costume

DJ ANICETO TESTIMONIAL DELLA GIORNATA DELLA CORDIALITA'Il 16 aprile 2014, presso la sede Centrale di via Monticelli, 1 a Salerno dell'Istituto Tecnico Focaccia, in occasione della  “Giornata della Cordialità”  promossa nell’ambito del progetto << Il piccolo genio creativo >>, ci saraì la cerimonia di inaugurazione di Radio Focaccia Sound, la web Radio creata dagli studenti del Focaccia. Testimonial dell’evento, il salernitano Robbie Aniceto, in arte Dj Aniceto, uno dei dj piu’ impegnati nel sociale, testimonial dei sani valori nei programmi tv di Piero Chiambretti, e dj storico di Radio Kiss Kiss. Nel corso della cerimonia saranno affrontati e dibattuti con Dj Aniceto, che è Membro della Consulta degli operatori ed esperti per le politiche anti droga a Palazzo Chigi, temi sociali e problematiche giovanili di grande attualità.

"Sono molto contento ed onorato di questo invito" - Ha affermato Aniceto - "Ogni qualvolta vengo invitato in una scuola mi si apre il cuore. I ragazzi sono il mio pubblico preferito perche' capiscono molto bene il linguaggio della musica. Nel mio discorso di Mercoledi cerchero' di far capire il valore della vita in tutte le sue sfaccettature ponendo l'accento contro tutte le droghe e le nuove mode malsane del web come le 'neknominate'

Worldwide iPhone Art Movement

Società e costume

Worldwide iPhone Art MovementIntervista a Mariano Luchini
Questo movimento artistico promette molto bene e ha un'ottima selezione di artisti, raccontaci come ti è venuta questa idea di creare questo movimento che sta riscuotendo crediti e riconoscimenti nel mondo degli iPhonographers.

Nel 2008 la mia attenzione di creativo viene attratta da quella che avrebbe potuto di lì a breve divenire una forma d'arte visuale molto particolare, la fotografia mobile attraverso lo smartphone "iPhone" di Apple. “Ho sempre pensato che il grande sogno di ogni creativo sarebbe stato quello di essere pronto, al momento e nell’istante giusto, a cogliere l’attimo, con una macchina fotografica in mano…” L’iPhone permette di avere sempre con sé… una macchina fotografica ed è inoltre grazie alle migliaia di App un completo e potente laboratorio di sviluppo. Contemporaneamente. Questa nuova forma di espressione artistica popolare, iniziava ad essere definita iPhoneography o più propriamente Mobile Art. Una realizzazione definibile al primo stadio anche fotografia, ma in seguito editata, distrutta, manipolata ricostruita e questo interamente attraverso l’iPhone, viene restituita come un’opera artistica unica e personale. Volendo rappresentare e condividere maggiormente questo mondo che stava nascendo, ho fondato nel 2011 il movimento artistico WiAM "Worldwide iPhoneography Art Movement”. In quel periodo ho avuto la fortuna di conoscere, attraverso il gruppo, una splendida persona Rosanna Cappiello, una bravissima fotoreporter ed iPhoneographer di origini Italiane, precisamente campane che però vive e lavora a Wigan in UK . Grazie anche alla sua assidua collaborazione, Il movimento oggi conta, attraverso un grande gruppo, creato direttamente sul social FACEBOOK, oltre 3.000 iscritti provenienti da circa 40 paesi nel mondo. Disponiamo anche di un blog www.wiam.org.

L'iPhonographia che sviluppi prevedete avrà nel prossimo futuro?

iPhoneography rappresenta oggi per l'artista la libertà di creare, quando vuole e dove vuole, quindi una forma d'arte molto particolare, un linguaggio per immagini che diventa laboratorio d'arte e che coinvolge in tutto il mondo ogni giorno un numero sempre più ampio di appassionati tra cui spesso emergono veri talenti artistici. Con l’avvento di iPhone sempre più performanti credo che questo “fenomeno artistico” allargherà ancora di più i propri orizzonti. Non sono pochi gli artisti che detengono il proprio iPhone esclusivamente per creare arte e basta!

Voi come movimento artistico resterete sempre legati allo smartphone di casa Apple?

La Mobile Art potrebbe essere comune a tutti i device anche di altri iOS, ma particolarità e la unicità di questa macchina è indiscutibile. Quindi WiAM forever!

Ci daresti qualche consiglio per i nostri lettori che vogliono avvicinarsi ad un uso più creativo ed artistico del loro iPhone?

L’ abbiamo detto, l’iPhone permette di avere sempre… una macchina fotografica con sé! La vera rivoluzione sta qui: poiché la sostanza è più importante della forma, l’iPhone vince sempre perché, offre la possibilità di cogliere attimi, che altrimenti si perderebbero per sempre. Oggi si fotografa sopratutto per condividere (instagram docet), per farsi conoscere, per farsi scoprire, per comunicare con gli altri. Le fotografie non sono più il punto di arrivo, ma un punto mediano, un mezzo per un fine diverso. La foto va utilizzata per aggiungere una persona, un link, oppure un luogo, oppure registrare colori e forme. Io credo che il vero talento, quello che fà di un fotografo un “artista”, è quello di saper scattare nell’istante perfetto, e l’iPhone aumenta esponenzialmente le possibilità che ciò accada…

 

La Sindrome di Spock - dal 16 al 30 Aprile a San Severo (FG)

Cultura e spettacolo

La Sindrome di Spock - dal 16 al 30 Aprile a San Severo (FG) Verrà inaugurata il 16 C.M. la mostra d'arte contemporanea "La Sindrome di Spock".
Esporranno Maurizio Fusillo (1990, professore di Web Design all'accademia di belle arti di Foggia, già menzione per le arti elettroniche al Premio Nazionale delle arti 2013) e Delia Dellisanti (1994) dell'Accademia di Belle Arti di Bologna.
La mostra si svolgerà a San Severo (FG) nei locali del "Caffè Tra le Righe", sito in Via de Cesare, 13 e rimarrà aperta dal 16 al 30 Aprile.
Il Testo Critico è a cura di Antonino Foti (Accademia di Belle Arti di Foggia)
Il 16 e 17 Aprile, d alle ore 20.30 alle 21.30 sarà in mostra anche un'installazione di arte elettronica, "Thinking Machine (A long letter to R-)" di Maurizio Fusillo, realizzata con stampanti ad impatto.
Parte del ricavato dalla vendita delle opere verrà devoluto all'associazione ONLUS "Informatici senza Frontiere" per sostenere il loro progetto ISA (I Speack Again).

LA GUERRA DEI MONDI (testo critico di Antonino Foti)

La dicotomia umanità/tecnologia e il quotidiano interagire tra questi due elementi stimola le menti più o meno intellettuali a disquisire sul pericolo che intercorre nel mettere in relazione un ossimoro e nella forzata necessità di farlo convivere, grazie all’elemento anti rigetto che è la grande e smisurata fiducia che l’uomo ripone nel mezzo tecnologico. Tuttavia, questo fervore dialettico è il sintomo di una profonda frustrazione tutta contemporanea in cui, nel pericoloso processo di umanizzazione della macchina, è insita l’impotenza nel collocarla a margine delle nostr e vite, anzi, la consapevolezza che, quasi senza accorgersene, di come le si sia delegato il compito di calcolare, di riflettere o di elaborare processi mentali tesi alla creazione. Sono tanti gli esempi nella letteratura o nella cinematografia di come ci si sia posti il problema, in alcuni casi quasi al limite della profezia , se pensiamo ad Asimov o a Kubrick, questo perché sin dai primordi della tecnologia, l’utopia legata al miglioramento della vita quotidiana – che in alcuni casi c’è – ha allontanato sempre più l’individuo da quello che è il suo ruolo nel mondo e da come all’interno di esso si debba porre. È su queste dinamiche che Maurizio Fusillo e Delia Dellisanti hanno inteso descrivere e cercato di far convivere la freddezza dei contenuti computerizzati con il calore dell’intervento gestuale, “ardente” e umano. Secondo la loro visione “stereoscopica” e critica del dualismo uomo/macchina, i due interventi, pur convivendo su uno stesso pian o fisico del supporto, non si conciliano certo con quelle che sono le prerogative dei due elementi e, anzi, la forzata convivenza, non fa altro che accentuarne di più il naturale abisso ideologico. Infatti, nelle loro opere, a prevaricare e ad annichilire il freddo supporto – in cui a tutti gli effetti è insito il concetto di “calcolo” – è l’intervento umano, irregolare e anarchico, che interrompe violentemente la monotonia delle cifre e dei calcoli, declinandoli a mera memoria inutile, umiliandone la loro razionalità con l’irrompere del sentimento. Tuttavia, anche l’irrazionalità del sentimento umano viene intaccata in uno scambio di fluidi concettuali, dove però salta agli occhi quale dei due elementi ne uscirà umiliato.
Le macchie sono il caos, il supporto la logica, in una guerra dei mondi in cui lo sconfitto avrà vinto, perché artefice di un cortocircuito, a prescindere dalla prospettiva da cui osservare le dinamiche intrinseche che lo rendono necessario o, al contrario, dannoso per i suoi sviluppi oggettivi. È lo Yin e Yang e, probabilmente, l’uno non potrebbe esistere senza l’altro nella nostra contemporaneità. Fusillo e Dellisanti lo dimostrano attraverso il loro linguaggio, fieramente opposto, ma bramoso di convivenza e non potrebbe essere altrimenti. È una diatriba, una fiera discussione con cui i due affrontano l’argomento, insieme, legati da un filo concettuale contrapposto, ma convivente, dove probabilmente si tollerano restando tuttavia sulle loro posizioni, dialogante però, consapevoli che il dialogo è un punto di partenza per un approdo in cui si sente la necessità di un accomodamento pacifico. È utopia, ma anche questa, depurata della sua ingenuità, serve a comprendere il punto oltre il quale non addentrarsi.
ANTONINO FOTI


I TEATINI NUNC EST BIBENDUM OMAGGIANO CHIETI CON IL LORO NUOVO VIDEO

Cultura e spettacolo

I TEATINI NUNC EST BIBENDUM OMAGGIANO CHIETI CON IL LORO NUOVO VIDEOCHIETI – E' uscito venerdì 11 aprile il videoclip di "Nunc Est Bibendum", nuovo singolo della storica band teatina Nunc Est Bibendum. Il filmato, con la regia di David Di Bernardo, è stato girato interamente a Chieti ed è concepito come un percorso tra i luoghi più caratteristici della città come Piazza San Giustino e la Villa Comunale.
I Nunc Est Bibendum sono oggi composti da Paolo Polidoro (voce e basso), Diego Simone (chitarre), Fabio Sciarrelli (batteria) e Massimo Giuliano (voce e tastiere). Il testo di "Nunc Est Bibendum" riassume un po' la storia del gruppo, che ha da poco festeggiato i suoi primi 18 anni di vita: “Come dice la prima strofa, 'Diciotto anni ormai e vince sempre lei, Dea della Musica': è una verità assoluta”, dichiara Paolo Polidoro a proposito di questo brano.

Biografia:
I Nunc Est Bibendum si sono formati a Chieti il 15 ottobre 1995. Nell’arco della loro lunga carriera hanno ricevuto alcuni importanti riconoscimenti: il brano "Oscuri eroi", ad esempio, ha vinto il premio come miglior testo al Festival di Castrocaro 1999, raggiungendo la semifinale.
Da menzionare altresì "Te propongo esta noche", canzone di Luis Miguel di cui i Neb hanno inciso nel 2006 una cover che fu inserita in un cd-tributo all’artista latino. Lo stesso Miguel ha particolarmente apprezzato la versione di "Te propongo esta noche" targata Neb, che è stata poi trasmessa nelle radio sudamericane e messicane, nonchè in Portogallo e Spagna.
I Nunc Est Bibendum hanno inoltre aperto il concerto di Gianna Nannini del 1° maggio 2006 a Pescara e, sempre nello stesso anno, hanno partecipato alla finale di "Sanremo Rock", proponendo il brano "Inutile". L’anno successivo sono a Milano per un’infuocata performance alla convention del Rocky Horror Picture Show, raduno nazionale dei fan.

Non solo: i Neb si sono esibiti due volte a "Rock Targato Italia", prendendovi parte nel 1999 e nel 2005. In quest'ultima occasione sono arrivati addirittura in finale, suonando al Coetus Club di Roma. A tale proposito, va detto che è forte il legame dei Nunc Est Bibendum con i locali della Capitale: il gruppo, infatti, è stato in passato anche al Jailbreak ed è appena rientrato in Abruzzo dopo aver tenuto, mercoledì 9 aprile, un energico live alla Locanda Blues.

Discografia ufficiale:

"Nunc Est Bibendum" (1997)
"In vino veritas" (1999)
"Fabula" (2005)
"151095" (2009)
"Via" (2010)

 

Ammappa l’Italia ! Il giro della Tuscia in 80 giorni ...

Viaggi e turismo

Castel d'Ischia nel territorio di Nepi - foto Archivio Parco Domenica 13 aprile la presentazione del progetto a Calcata

Nell’ambito del più ampio progetto “Ammappa l’Italia”, Marco Saverio Loperfido nella primavera del 2014, ha intrapreso in meno di 80 giorni (marzo-aprile-maggio) un cammino per gli antichi borghi collinari della Tuscia, passando attraverso tutti i 60 comuni della provincia di Viterbo, al fine di promuovere il territorio e il progetto di archiviazione web dei percorsi a piedi italiani (www.ammappalitalia.it).


Questa idea nasce dalla scommessa che tutto il territorio viterbese sia attraversabile a piedi, senza macchina, senza nemmeno prendere un treno o un bus, semplicemente percorrendo strade sterrate, tratturi, mulattiere, sentieri veri e propri, fino a qualche decennio fa ancora frequentati e usati dai contadini e dai viaggiatori di tutte le nazioni.

L’iniziativa, che ha il Patrocinio della Regione Lazio, verrà presentata dal responsabile domenica 13 aprile, alle ore 15 nel Palazzo baronale degli Anguillara, a Calcata vecchia (Vt).

Per informazioni visitate il sito www.ammappalitalia.it o scrivete a ammappa.te@ammappalitalia.it

Roberto Sinibaldi

L'ambiente ci parla: impariamo a raccontarlo

Società e costume

L'ambiente ci parla: impariamo a raccontarlo

Forme, strumenti e contenuti: questi i temi del corso di comunicazione a Calcata

È iniziato lunedì 7 e si concluderà il 30 aprile a Calcata, nello storico Palazzo baronale degli Anguillara, sede degli uffici del Parco Regionale Valle del Treja, il corso di Comunicazione ambientale, organizzato dal Parco in collaborazione con l’Agenzia Regionale dei Parchi (ARP).

Sono 27 gli specialisti, provenienti da enti, istituzioni e università italiane, che accompagneranno gratuitamente, senza quindi rappresentare un costo per gli enti organizzatori, più di 50 partecipanti durante la quarta edizione di questo percorso formativo.

"Le numerose adesioni a questa nuova edizione del corso comprovano un sempre maggiore interesse verso le tematiche ambientali - dichiara il Presidente Gianluca Medici, che continua – l’obiettivo che al Parco ci prefiggiamo di raggiungere comunicando l’ambiente, rimane quello di tutelare la biodiversità".

Elena Sciacca sciacca@parcotreja.it

sito: www.parcotreja.it

 

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