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PROCESSO LUNGO: BERLUSCONI RITENTA

Sono indignato


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Berlusconi e il processo lungo Il senato ha approvato il disegno di legge sul cosidetto processo lungo, ovviamente l'unico modo era porre il voto di fiducia che i nostri rappresentanti sempre più avvitati alla poltroncina parlamentare hanno ovviamente votato con 160 si e 139 no.

Di cosa si tratta?

Il Premier non essendo riuscito a passare con il processo breve, fonte di una nostra precedente indignazione, ed avendo subito un duro smacco con il referendum sul legittimo impedimento, ha chiesto ai suoi legali, tutti ovviamente ministri, sottosegretari ed ora leader del suo partito, di trovare un ulteriore escamotage per far fallire i processi in corso nei suoi confronti dai quali non sa e non riesce a tirarsi fuori pulito come lui pretenderebbe.

In poche parole il provvedimento consiste nella possibilità da parte della difesa di presentare lunghissime liste di testimoni a discarico così da prolungare i tempi del processo ed arrivare alla agognata prescrizione. Inoltre non verrà più considerata come prova definitiva la sentenza di un altro procedimento passata in giudicato, Vi dice niente la condanna di Mills?

Gli altri commi sono di corollario e fumo negli occhi, inasprimento per gli ergastolani che non potranno avere benefici di legge prima dei 26 anni, la non applicazione delle norme nei processi di mafia.

Ancora una volta l'arroganza della maggioranza di Governo nel difendere il suo padrone non si smentisce ed a nulla servono gli appelli del paese ai suoi rappresentanti di legiferare per i problemi della nazione e non per quelli privati del Presidente del Consiglio.

In un momento di crisi economica senza precedenti a cosa pensano i poteri forti, a tassare i poveri e le famiglie, a sfruttare benefici quali le case a prezzo stracciato, vero ministro Tremonti? A ma dimenticavo temeva per la sua sicurezza. Ma soprattutto pensano a proteggersi dalla macchina della Giustizia, l'unica che può dimostrare come per raggiungere determinati livelli di potere e ricchezza ci si è pesantemente sporcati le mani e la coscienza.

RR



Partenza catalana

la Biro Labirinto



Una foglia secca
nel portone pulito
delle 7:30 di mattina
pinnacoli sentinelle
al lato di casa
tassisti parlano
del più e del meno
il traffico del lavoro
và senza coaguli
mentre numero
de suerte de vida
m’accompagna
29 29 29 29 29
29 29 29 29 29
 
Inevitabile
il mio pensiero nuota
sino a te
e sento la tua corrente
spazzare l’intorno
pesci uguali
dovrebbero unirsi
per sopravvivere
 
Io non chiedo ibridazioni!
 
Mi piacerebbe confondere
mappe di nei
confrontare
costellazioni di Noi
esseri sospesi
tra cielo e oceano
poeti
umani galleggianti.

                Valeriano Forte
 

MANOVRA ECONOMICA: ART. 18 INTERVENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

Sono indignato

Manovra economica La manovra economica licenziata dalle Camere colpisce nuovamente i lavoratori prolungando i tempi pensionistici.

Già una legge precedente aveva spostato la data di maturazione della pensione di un anno dopo il raggiungimento dei 40 anni di anzianità.

Adesso viene aggiunto 1 mese dal 2012, 2 mesi dal 2013 e 3 mesi dal 2014. Restano esclusi 5000 lavoratori in mobilità.

La motivazione di tale provvedimento, così come quello dell'innalzamento dell'età per l'accesso alla pensione di vecchiaia per le donne dal 2021, sarebbe giustificata dall'innalzamento dell'aspettativa di vita.

Ma siamo poi così tanto sicuri che la speranza di vita sia in aumento? I dati forniti dall'ISTAT sono veritieri o dettati dalle necessità di Stato, come è sempre avvenuto per l'inflazione? Se ci guardiamo intorno ci accorgeremo che le persone anziane sono si tante, ma sono passati attraverso una vita completamente diversa dai quarantenni e cinquantenni di oggi. Una vita con meno agiatezza, ma sicuramente più sana e meno stressata.

Si potrebbe obiettare che i passi da gigante effettuati dalla medicina abbiano ritardato l'effetto mortale di alcune malattie. Verissimo, però è anche vero che il progresso ha aumentato le malattie cardiovascolari ed i tumori e che queste colpiscono fasce della popolazione molto giovani rispetto all'aspettativa di vita tanto pubblicizzata.

E chi può dire che le persone attualmente di mezza età saranno fortunate come i loro nonni o i loro genitori?

I governanti hanno la sfera di cristallo? Certo loro se ne hanno bisogno viaggiano per il mondo a sostituirsi gli organi, però la storia di un rampollo della famiglia Agnelli insegna, se il male è incurabile non ci sono soldi che possano far guarire.

Inoltre spesso si vive grazie ai farmaci ma in condizioni pietose e ciò avviene a qualsiasi età, per cui come si può pensare di mantenere nei posti di lavoro anziani acciaccati, quando non malati, con la memoria che comincia a perdere colpi ed ormai fisicamente provati e stanchi? Quale azienda li vuole?

Certo il Premier non è mai stanco, nonostante i suoi 75 anni, ma provate a guardarvi intorno e osservate i suoi pari età, lui stesso ha raccontato che in una visita al Pio Albergo Trivulzio avvicinatosi ad una vecchina e chiedendogli l'età, la stessa gli ha risposto che erano coetanei.

Andate nelle strutture per anziani e guardate lo stato in cui versano la maggior parte di questi ultrasettantenni. Credo che nessuno si auguri che l'innalzamento della speranza di vita coincida con una lenta agonia verso la morte.

Quindi insistere ad elevare l'età pensionabile equivale a sperare che la maggior parte delle persone non arrivi neanche a maturare l'agognato traguardo.

RR

Isaccariano with love.

la Biro Labirinto

Senza fretta amore mio
né piani
ho continuato a cercarti
nel tempo
nei respiri
nei profumi
negli incontri
che affollano le notti
nelle strade
in cui danzano corpi
nei sogni
in cui rivivono i morti
 
Ho mosso battiti
e ambizioni
rivissuto baci
ed erezioni
Come Isacco attendo
perché tu sei
la mia ara
il mio pugnale
catino
per il mio sangue vivo
spugna
per il mio dolore
antidoto e veleno
per il mio cuore.

                           Valeriano Forte
 

MANOVRA ECONOMICA AL SENATO: SI PROFILA UNA STANGATA MAGGIORE DEL PREVISTO

Sono indignato

Manovra economica 2011, una stangataIl testo in approvazione al senato, grazie al maxiemendamento della maggioranza, si profila come una ulteriore richiesta di lacrime e sangue alle classi più deboli del paese.

Infatti anzichè i 47 miliardi di euro previsti si arriverà a 70 miliardi e questo grazie ai tagli previsti sulle agevolazioni fiscali.

Ovviamente, in perfetto stile Berlusconi, i tagli colpiranno i ceti più deboli, infatti la linearità prevista per gli stessi, del 5% per il 2013 e del 20% per il 2014, toccherà tutte le 483 agevolazioni fiscali comprese quelle a favore delle famiglie.

Verranno colpiti i nuclei familiari con figli a carico, spese di istruzione, sanitarie e per gli asili nido e come sempre i redditi da lavoro dipendente.

Grazie a questa manovra chiuderanno strutture quali gli asili Nido che senza l'appoggio dei Comuni non potranno più sostenere i costi e di conseguenza aumenteranno i disoccupati, ma cosa importa di ciò ai plurimilionari e miliardari che ci governano?

I loro figli e nipoti possono permettersi le strutture più costose del paese e del mondo.

La scomparsa degli asili comporterà per le fasce più deboli la necessità di lasciare uno dei coniugi a casa, con ulteriore depressione del reddito familiare e compressione dei consumi.

Grandioso e poi Tremonti parla di ripresa e di aver fatto qualcosa anche per lo sviluppo. Probabilmente per quello del suo portafoglio.

I tagli alla sanità come sempre saranno letali per chi non può permettersi di pagare professionisti e strutture private, certo ma Berlusconi ed i suoi compari possono permettersi di farsi cambiare pezzi in ogni parte del mondo.

I tagli alla scuola, già fin troppo depressa; all'Università, di questa poi non parliamone il figlio del Premier va alla Bocconi, può permetterselo, mica è figlio di un operaio che deve stringere la cinghia per pagare le già esosissime tasse destinate ad aumentare ancora.

Di questo passo alla crisi si aggiunge crisi. Manovre di questo genere portano alla depressione non alla ripresa, colpire i ceti più bassi è la cosa più facile, ma prima o poi il giocattolo si rompe.

Ovviamente non un centesimo è stato tolto ai lauti stipendi di parlamentari e governanti, non un vero taglio è stato effettuato ai loro benefits, siamo impazziti? Loro non possono rinunciare a niente, neanche al barbiere gratis od al cappuccino e cornetto della mattina, non sia mai che rinuncino ad un viaggio gratis in auto blu, magari anche per la moglie che va a fare la spesa.

Tutti a dire che la manovra è necessaria, lo sarà pure, ma con la decurtazione delle agevolazioni sulle ristrutturazioni e sul risparmio energetico si deprimerà anche il comparto edile e dell'energia.

Non c'è che dire, possiamo solo ringraziare questo Governo che prima ci ha propinato fandonie quali che il nostro Paese non era sull'orlo del baratro e poi ci castiga con leggi inique e ancora più dannose.

La manovra è necessaria, votatela, ma poi toglietevi di mezzo avete fatto più danni Voi in un ventennio di chi vi ha preceduto in cinquant'anni di storia nazionale.

RR

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Pranzo di famiglia

la Biro Labirinto

 
Canicola d’inizio luglio
luce filtrata gazebica
tavoli all’aperto
vino tinto rubino freddo
tango nell’aria
 
La famiglia
è in piazzetta
tra piccola chiesa
incastrata in storiche facciate
 
Noi dal basso
tra cornicione di teatro municipale
e rami rigogliosi
tra piatti di pesce
e parole in generale
 
Negli angoli della mia bocca Tu
nella felicità che ci rimane
come scorta d’aria
per scendere
negli abissi del giorno.

                              Valeriano Forte
 

MANOVRA ECONOMICA: CAMBIA IL REGIME DEI CONTRIBUENTI MINIMI.

Sono indignato

Manovre di Governo Anche uno degli ultimi baluardi delle leggi Prodi - Padoa Schioppa - Bersani sta per cadere.
Infatti con la manovra economica firmata dal Presidente della Repubblica Napolitano dal 1° Gennaio 2012 cambierà il regime dei Contribuenti minimi.
Questo regime entrato in vigore nel 2008 aveva permesso a molti, tramite semplificazioni fiscali quali non dover versare l'IVA, non doverla applicare e quindi non tenerne i registri, ma semplici libri cassa con entrate ed uscite, di aprirsi una Partita IVA e di esercitare una professione senza dover pagare commercialisti e tasse inique. L'unica imposta era una cedola secca del 20% di tassa sul guadagnato.
Non c'erano limiti di età, per cui anche persone che avevano perso il proprio lavoro potevano industriarsi nel crearsi una piccola attività di sostentamento regolare e non in nero.
Ma da chi in passato aveva professato proprio che ci si doveva arrangiare non pagando le tasse cosa ci si poteva aspettare?
Dal prossimo 1° Gennaio potranno accedervi solo coloro che non hanno compiuto i 35 anni (gli altri sono tutti figli di nessuno) e soprattutto potranno mantenere tale regime solo per cinque anni dopo di chè passando a quello ordinario alla maggior parte di essi converrà di più non lavorare che pagare tutti i balzelli previsti dallo stesso.
Inoltre oggi chi era lavoratore dipendente poteva aprirsi una seconda attività che non cumulava e quindi permetteva, pagando il giusto, di far emergere il sommerso del secondo lavoro.
Ora bisognerà aspettare i provvedimenti dell'Agenzia delle Entrate per capire, tutti coloro che già erano Contribuenti Minimi come dovranno comportarsi. Una cosa è certa questo è l'ennesimo colpo che il Governo dei possidenti da a chi si barcamena come può per sopravvivere o per cercare di elevare per quanto possibile il proprio tenore di vita.
Contemporaneamente ai medio-grandi proprietari immobiliari è stata concessa una tassazione dimezzata sul reddito dei fabbricati abitativi tramite la cedolare secca, che sicuramente non conviene a chi possiede una casa, così che un piccolo libero professionista che fatturava qualche migliaio di euro all'anno pagherà più tasse di un proprietario di 50 appartamenti locati.
Possibile che nessuno si accorga che ogni manovra di questo Governo è iniqua. Possibile che si continui ad accettare che vengano colpiti sempre i più deboli.
Una cosa è certa questa Italia è tornata al Medioevo.
RR

MANOVRA ECONOMICA: ARTICOLO AD AZIENDAM PER BERLUSCONI

Sono indignato

Non finirò mai di indignarmi.

Nella manovra economica che chiede sacrifici come sempre alle fasce meno ricche della popolazione è comparso nella giornata di ieri un articolo ad aziendam per il premier, norma che sospende il pagamento del rimborso CIR  da 750 milioni di euro che l'azienda della famiglia Berlusconi è stata condannata a pagare a causa della condanna in tutti e tre i gradi di giudizio del giudice Metta pagato dall'azienda per consegnare la Mondadori nelle mani della stessa anzichè in quelle di Carlo DE Benedetti.

Ora si spiega il ritardo con cui il testo licenziato in Consiglio dei Ministri è stato inviato al Quirinale per la firma del Capo dello Stato, infatti tale norma è stata inserita in un secondo tempo dai legali del Premier.

Ora si spera che il Presidente della Repubblica obblighi il Governo ad eliminarla, ma la cosa subdola è che se lo stesso respingesse il decreto sulla manovra economica si assumerebbe la responsabilità di rinviare quelle norme che l'Europa si aspetta per il risanamento del nostro paese.

Per quanto gli Italiani dovranno ancora sopportare questa appropriazione indebita della cosa pubblica? Possibile che un nugolo di Deputati e Senatori della maggioranza guardandosi alla mattina nello specchio non si vergognino di continuare a permettere questo scempio?

Non possiamo che augurarci che ciò avvenga, perchè il problema non è destra o sinistra, il problema è il partito azienda, l'interesse privato che sfrutta lo Stato, l'interesse privato che calpesta i più elementari principi di democrazia.

RR


 

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