la Biro Labirinto
Poesia d'a Mare
Martedì 08 Novembre 2011 15:41
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Sei come la 'mpepata di cozza,
semplice ma gustosa,
versatile sia come antipasto,
che come fine pasto,
ma soprattutto piccante
insomma una delizia
a cui non si può rinunciare.
D.S.
Il cimitero di Salerno.
Martedì 01 Novembre 2011 09:56
L’eterno campo, ove le mute vie Hanno voce di pianto, allor che geme La pietà dei congiunti sulle pie Urne custodi dell’umano seme Stendesi sacro tra le solatie Terre campane ed il cipresso freme Al movere del vento, che di rie Sorti il silenzio par che scuota insieme. Quando all’intorno spandersi il lamento Delle frondi dimesse, il viatore Sosta pensoso dell’uman destino E lo richiama ala tenero concento Di quelle piante un suono ammonitore: “Questa è la meta al tuo fatal cammino”. Giuseppe Stolfi
Tornare a casa.
Mercoledì 19 Ottobre 2011 11:14
Maturano amori
si divide ciò che è stato in fasi
Si paca il Tempo
Sicuri di Noi
si custodisce il Passato
Alla sera
pegno di te
neri capelli sul cuscino
intrecciando nostalgia
cuciranno
la ferita della notte.
Valeriano Forte
Risveglio etimologico
Lunedì 10 Ottobre 2011 10:23
Mi son levato stamani
e che gran confusione in testa
i sogni fatti
i miei occhi
ancora ricordano da soli
e la voglia di un abbraccio caro…
Ma allo stomaco
una presa d’anima
è più forte
ho fame
fame di parole
Sminuzzandole per bene
da farne uscire così l’essenza
lettera
per lettera
il mio universo
è soffio che plasma
come da vetro sciolto
si gonfiano alfabeti
le panciute a corsive
le accigliate T
le immobili H…
……………..
assaporo
gioco
l’etimologia
è ombra
custode
a volte mistero
sincera rivelatrice:
PAROLA
Ant.it :paravola
Dial.sard.&nap.: Paraula
Franc.mod.: parole
Sp.: palabra
Sp.ant: paraula
Port.: Palavra
Port.ant.: para-voe
Basso lat.:Parabola
Onde si fece poi paravola, parabla
Come favola da fabula
Ed essa dal classico
Parabola: comparazione similitudine
Originariamente:insegnamento
col vangelo poi:
Per attenuazione del suo senso primitivo
passò a significare
DETTO, MOTTO
Per estetica: qualunque voce articolata
sostituendosi al latino VERBUM
esprimente un concetto che si volle evitare per il significato sacro.
Valeriano Forte
Teste tra le nuvole. Racconto tributo a Steve Jobs
Giovedì 06 Ottobre 2011 16:20
Driiiiiiiiiiiiiiinnnn
Jobs: Pronto!?
Meucci: Benvenuto, Steve, sono Antonio Meucci
Jobs: Grazie
Meucci: Ho sentito che sei arrivato con uno strano apparecchio
Jobs: Si, l’unico che mi è stato consentito portare, si chiama I Phone 4(S)
Meucci: E’ in bakelite nera?
Jobs: E’ nero si, ma non è bakelite, è di metallo e vetro
Meucci: Preferisco il classico,
poi mi entusiasma la calma della ghiera numerica quando formulo i numeri
Jobs: Il mio ti confido,non lo conosco ancora bene in tutte le sue funzioni, l’ho trovato affianco al letto in cui ero, negli ultimi attimi terreni
Meucci: Allora perché hai scelto lui come oggetto da condurre?
Jobs: Bha, non sapendo cosa aspettarmi nel Dopo, ho pensato che scoprirne le nuove funzioni e parlare con la "segretaria virtuale" a comando vocale, sarebbe stato un ottimo passatempo-traghettamento, invece, mi son trovato in questa spiaggia di luce e cielo, per un attimo ho creduto di essere al sole della California, poi ho inteso!
Meucci: Ti senti spaesato è vero! Ricordo anche io quel lontano 1889, quel momento, quella sensazione. Non so Te, ma io nonostante il genio, sono morto in povertà, figurati che ho saputo di una notizia che gira, giù da voi, ci sono voluti 122 anni per riconoscermi Padre del telefono e della comunicazione
Jobs: Ma dimmi Antonio…
Meucci: Cosa?...
Jobs: E Graham Bell, l’ha saputo?
Meucci: Quello spocchioso, maleducato,
l’altra mattina ci siamo incrociati all’angolo del Viale delle Nuvole, e lui, ha girato la faccia,
l’ha saputo, l’ha saputo!!...ahahahaha….
Jobs: Ehm modestamente, spero di averti onorato con le mie idee in campo di comunicazione
Anche se credo, che i ragazzi a Cupertino, sentiranno la mia mancanza!
...ahahah...
Meucci: Sei stato bravo!!
Ho sentito quel discorsetto che facesti per incoraggiare i neo-laureati di Stanford, bisogna credere nei giovani, sostenerli nelle idee, incoraggiarli
Jobs: Già, bisogna pensare differente!
Meucci: Piuttosto Steve, ragguagliami sulle innovazioni raggiunte, ho sempre creduto nei potenziali miglioramenti della società, grazie alla comunicazione
Oggi sarete penso, nella frenesia, comunicativi e liberi al massimo!
Jobs: Sono trapassato in un momento difficile, fatto di dualismi disequilibrati e contraddittori direi, un mondo, dove la velocità della comunicazione potrebbe essere la stessa della luce, ma è bloccata dalle limitazioni imposte alla libertà al comunicare,
questo mi rattrista, mi rattristano i bavagli alle parole!!
Meucci: E’ triste si, non immaginavo,
a proposito di libertà…qui sarai ripagato, dai un giro poi mi dirai...e che colori! Ci sentiamo, ah vedi che possiamo anche non usare i telefoni qui, basta l’intenzione a metterci in contatto, io alzo la cornetta lo so, sono un romantico-nostalgico. Ti saluto Steve, ancora benvenuto!
Jobs: Grazie Antonio, a presto!
clik
Valeriano Forte
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