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Mémoires et projections


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Hanno sparato ai bambini che giocavano nel cortile,

si sono sparsi uccelli in volo a trascinare il tramonto.

La strada accoglie e rigetta, abbraccia e dilegua,

il respiro diviene fluido, scivolando oltre i vetri,

oltre pareti e pietre, riposando su una foglia

al limite della presa, caduca Vita caduchi Sogni.

 

Mi hanno parlato di stili, modi di rime, di tutto e di niente,

ho raccolto molti sacchi di gramigna, ho incendiato il grano,

ho conosciuto la paura, il coraggio, l’amore, il tradimento,

il dolore e il colore, l’odore e il niente, né il calore pieno però

né il gelo,  ho creduto e temuto, ho avuto e dato, ho pianto.


Il corpo mi rallenta, la Poesia è un razzo sempre pronto, un cavallo da monta,

la Poesia è carne, la Vita è carne, mille valigie in viaggio, mille in attesa ora.

Ho un appartamento piccolo, dalle finestre in legno e il parato, un’ abat-jour,

affaccia su Rue Lepic, ci sono i tuoi occhi ,la mia emozione, una sigaretta in fumo.


-- valeriano forte --

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