Mémoires et projections
Martedì 28 Ottobre 2014 13:42
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Hanno sparato ai bambini che giocavano nel cortile,
si sono sparsi uccelli in volo a trascinare il tramonto.
La strada accoglie e rigetta, abbraccia e dilegua,
il respiro diviene fluido, scivolando oltre i vetri,
oltre pareti e pietre, riposando su una foglia
al limite della presa, caduca Vita caduchi Sogni.
Mi hanno parlato di stili, modi di rime, di tutto e di niente,
ho raccolto molti sacchi di gramigna, ho incendiato il grano,
ho conosciuto la paura, il coraggio, l’amore, il tradimento,
il dolore e il colore, l’odore e il niente, né il calore pieno però
né il gelo, ho creduto e temuto, ho avuto e dato, ho pianto.
Il corpo mi rallenta, la Poesia è un razzo sempre pronto, un cavallo da monta,
la Poesia è carne, la Vita è carne, mille valigie in viaggio, mille in attesa ora.
Ho un appartamento piccolo, dalle finestre in legno e il parato, un’ abat-jour,
affaccia su Rue Lepic, ci sono i tuoi occhi ,la mia emozione, una sigaretta in fumo.
-- valeriano forte --
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