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Scienze e Ambiente

La forza del pensiero


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La forza del pensiero In futuro si potrà guidare con la sola forza del pensiero. È il nuovo obiettivo su cui sta lavorando l’azienda automobilistica giapponese, Nissan, in collaborazione con l’École Polytechnique Fédérale di Losanna (EPFL),sfruttando un nuovo tipo di interfaccia tra macchina e mente umana, il Brain Machine Interface (Bmi), già utilizzato per le sedie a rotelle.

I sistemi utilizzati sfruttano le analisi statistiche, consentono di prevedere le interazioni del guidatore, valutarne lo stato cognitivo e le reazioni a livello cerebrale, permettendo, in anticipo, di capire e, in un certo qual senso, anticipare le intenzioni del guidatore, permettendogli di svoltare, effettuare un sorpasso e varie manovre in completa sicurezza.

Può sembrare banale, ma se un sistema del genere riescisse ad essere utilizzato, potrebbe permettere, finalmente, di rendere disponibile la libertà personale veramente a tutti, abbattendo le barriere.
Sara Avossa


 

Scoperte in Canada piume di dinosauro conservate nell'ambra.

Piume di dinosauro scoperte in Canada Il pianeta Terra abbonda di ossa di dinosauro nei reperti fossili scoperti in tutto il mondo; più limitate sono le informazioni dirette sul piumaggio del corpo di molti di loro. Da qui l'importanza della scoperta di un vero e proprio tesoro di dinosauri piumati e volatili conservati nell'ambra ad Alberta nel Canada.

I dinosauri si estinsero 65 milioni di anni fa, questi reperti sono di età compresa tra 70 e 85 milioni di anni. La scoperta offre un'opportunità unica per gli scienziati di conoscere la struttura e anche il colore di quei dinosauri, con piumaggi simili agli uccelli moderni.

Oltre alla colorazione dei dinosauri, l'ambra di Alberta, permetterà ai ricercatori di esaminare la morfologia e la funzione delle loro piume, e comprendere meglio la loro evoluzione.

Gli scienziati hanno scoperto 11 campioni di piume o protopiume analizzando oltre 4.000 pezzi d'ambra recuperati nel lago Grassy. I campioni comprendono quattro distinte fasi di evoluzione di piume,  filamenti simili a protopiume sconosciute negli uccelli moderni e piume più complesse simili a quella attuali. L'unico rammarico di McKellar e colleghi è quello di non poter associare i frammenti conservati nell'ambra con determinate specie di dinosauri o di uccelli.

 


 

Il Bosone di Higgs è sempre più vicino: ma cos’è?

esplosione LHC Ultimamente le cronache hanno riportato alla ribalta le scoperte in atto al CERN di Ginevra, ma in realtà, cos’è questa struttura e, soprattutto, cosa sta succedendo tra le sue mura, da avere una ricaduta così importante sulle nostre vite?

Il CERN, ovvero l’Organizzazione Internazionale per la Ricerca Nucleare, sito a Ginevra (Svizzera), è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle. Il suo scopo è quello di fornire ai ricercatori di tutto il mondo i mezzi per effettuare gli esperimenti più disparati. Inoltre, esso detiene il primato di possedere l’acceleratore di particelle più grande al mondo, l’LHC (Large Handron Collider). Ma a cosa serve un’ apparato così stupefacente (ed estremamente costoso)? Tale macchina, “inutile†come definita da gran parte della stampa di Stato, è necessaria ai fini dell’indagine sulla materia di cui siamo costituiti noi e l’Universo che ci circonda.

Ma esattamente, cos’è la materia? Perché si presenta, nella maggior parte di casi, in stato solido?

La materia, in realtà, è perlopiù spazio vuoto. All’interno di questo “vuoto†ci sono atomi sparpagliati, tenuti insieme da forze invisibili. Una esempio? Supponiamo di giocare a palla con un nostro amico e di indossare entrambi dei pattini a rotelle. Man mano che la palla passa dalle sue alle nostre mani, ci allontaneremmo sempre di più. Tale conseguenza è data proprio dalle forze di cui parlavamo, che trasmettono il moto della palla da una parte all’altra dello spazio.

In Natura, esistono 4 tipi di forze fondamentali: la forza di gravità (ricordate il famoso aneddoto di Newton e la mela?), la forza elettromagnetica (pensate alla luce che ci illumina ogni giorno), l’interazione debole e l’interazione forte (le forze che mantengono saldi gli atomi nei nuclei che costituiscono la materia, ad iniziare da noi essere viventi). Scoprire la natura di queste forze è il grande obiettivo della fisica moderna. Scoprirlo ci aiuterebbe a capire non solo di cosa siamo fatti e perché, ma anche a capire come mai esistono tante particelle così diverse all’interno di essa. Il famoso fisico Peter Higgs, nel 2006, ha formulato una teoria fondamentale. Secondo lui, ogni cosa presente sulla Terra è attraversato da un vasto campo magnetico che si estende all’infinito (pensate ad una grossa calamita: tra le due estremità vi è proprio un campo magnetico che tende ad attirare i due estremi). Quando una particella della materia passa all’interno di questo campo, essa acquista massa. Quindi, ciò spiegherebbe perché siamo massivi. Il bosone di Higgs (in onore del fisico), è proprio la particella che attraversa il campo e smista la massa a tutte le altre particelle. Ed è proprio questa particella che si sta tentando di riprodurre all’interno dell’acceleratore di Ginevra.

Se questa particella esistesse davvero, la fisica scritta fino ad oggi verrebbe confermata, ma se non esistesse? Beh, si riscriverebbe tutto d’accapo. Uno spreco di tempo? Mai, perché la scienza, quella che ci ha permesso di fare tanti passi da gigante nella nostra società, e di aumentare il livello della sua vivibilità, è un evolversi continuo, oltre che una sfida senza confini. Perché si, è grazie alla scienza se oggi siamo quello che siamo.

Sara Avossa

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Una Tempesta magnetica colpirà la Terra. A rischio i satelliti per le telecomunicazioni.

Violenta tempesta magnetica colpirà la Terra Il nostro pianeta Terra, sarà colpito da una violenta tempesta magnetica che potrebbe distruggere le delicate apparecchiature dei satelliti per le telecomunicazioni. Gli esperti della Nasa hanno messo sotto osservazione uno sciame di particelle liberate dall'eruzione solare avvenuta nei giorni scorsi dopo che il Sole è tornato in una fase di intensa attività; gli esperti dell'osservatorio del Solar Dynamics Observatory della Nasa ritengono che un secondo sciame di particelle liberato dalla stessa eruzione si starebbe dirigendo verso la Terra e potrebbe danneggiare i satelliti che si trovano in orbita alta.

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APPROFONDIMENTI:

In astronomia, un brillamento solare o più esattamente brillamento stellare (in breve brillamento) o anche eruzione solare, eruzione stellare, è una violenta eruzione di materia che esplode dalla fotosfera di una stella, con un'energia equivalente a varie decine di milioni di bombe atomiche. I brillamenti delle stelle creano delle spettacolari protuberanze solari ed emettono fasci di vento solare molto energetico; in particolare la radiazione emessa da questi fenomeni nel Sole può rappresentare un pericolo per le navi spaziali al di fuori della magnetosfera terrestre, e che interferisce con le comunicazioni radio sulla Terra. I brillamenti sono spesso associati alle macchie solari e sono probabilmente causati dal rilascio di energia in occasione del fenomeno di riconnessione delle linee di campo magnetico.

Questi fenomeni furono osservati per la prima volta nel 1859 dall'astronomo britannico Richard Christopher Carrington, e recentemente sono anche stati osservati su varie altre stelle. La frequenza dei brillamenti varia: da molti al giorno quando il Sole è particolarmente "attivo", a circa uno alla settimana quando invece è "quieto". Essi impiegano molte ore o anche giorni per "caricarsi", ma l'eruzione solare vera e propria impiega pochi minuti per rilasciare la sua energia. Le onde d'urto risultanti viaggiano lateralmente attraverso la fotosfera e verso l'alto attraverso la cromosfera e la corona, a velocità dell'ordine di 5.000.000 di chilometri all'ora (ovvero 1.389 km/s, contro i 300.000 chilometri al secondo della velocità della luce).

wikipedia

IL VIDEO DELL'ERUZIONE SOLARE

 

CAMPI ANTINCENDIO BOSCHIVO 2011 NEL PARCO REGIONALE DEI MONTI LATTARI

altCAMPAGNA ANTINCENDIO BOSCHIVO 2011

8 Campi di volontariato, 8 Presidi, 2 Campi di Volontariato internazionale

nel Parco Regionale dei Monti Lattari

20 luglio – 20 settembre 2011

Le iscrizioni rimarranno aperte per tutta la stagione.


Al via i CAMPI AIB 2011 promossi dall’Ente Parco Regionale dei Monti Lattari in partenariato con i CSV di Napoli e Salerno e in collaborazione con Consorzio di Bonifica dell’Agro Nocerino Sarnese, Comune di Agerola, Comune di Angri, Comune di Lettere, Comune di Pimonte, Comune di Praiano, Comune di Tramonti, Comune di Vietri sul Mare, Comune di Vico Equense, Ass. Volontari del Faito, Ass. Pro Natura, C.e.a. Il Melograno, Misericordia di Agerola, Pubblica Assistenza Corbara, Protezione Civile “Milleniumâ€, Protezione Civile “Papa Charlieâ€, WWF Penisola Sorrentina

Sono stati gli importanti risultati ottenuti nel corso degli ultimi due anni, in termini di riduzione degli incendi boschivi (con percentuali pari al 30%), a convincere l’Ente Parco a proseguire lungo la strada precedentemente avviata di concertazione e collaborazione con le associazioni di volontariato, gli enti locali, i gruppi di Protezione Civile locale. La presenza di campi e presidi scoraggia infatti il verificarsi di eventi dannosi quali gli incendi dolosi.

Quest’anno grazie alla collaborazione del CSV Salerno e del CSV Napoli sono stati attivati sul territorio, nei Comuni di Amalfi e Vico Equense, due Campi di Volontariato internazionale, che contribuiranno alla diffusione dei principi di salvaguardia e conoscenza del territorio grazie alla presenza di volontari stranieri. Le attività di monitoraggio e prevenzione saranno realizzate di concerto con la Comunità Montana dei Monti Lattari e il Corpo Forestale dello Stato.

I CAMPI AIB 2011 prenderanno il via il 20 luglio p.v. e si concluderanno il 20 settembre 2011. Anche quest’anno si è inteso prolungare l’attività di monitoraggio e presenza sul territorio fino a settembre inoltrato per ridurre ulteriormente gli eventi dolosi.

I primi a partire, il 20 luglio, saranno il Campo internazionale di Vico Equense, il campo di Praiano e il Presidio di Corbara.

Nei giorni scorsi i responsabili dei campi e dei presidi si sono incontrati con i responsabili della Comunità Montana Monti Lattari per definire i territori di competenza (monitoraggio) di ogni singolo campo e presidio. Come già verificatosi nel corso dello scorso biennio i volontari saranno in diretto contatto con il personale della Comunità Montana, in modo da avvertire immediatamente in caso di incendio oppure, qualora richiesto dalla stessa Comunità Montana, verificarne la presenza o meno.

I volontari vengono formati al fine di poter distinguere un incendio da un fuoco di pulizia. La loro attività si articola in sei ore giornaliere di monitoraggio. Ogni campo prevede due turni di monitoraggio in modo da coprire le 12 ore giornaliere. 

Quest'anno lo slogan dei CAMPI 2011 è: la forza del volontariato a tutela dell'ambiente. Con questo slogan si è voluto sottolineare l'importanza dei volontari che consentono anche in periodi difficili come questo di portare avanti le azioni di tutela e conservazione dell'ambiente. Un ruolo fondamentale ricordato anche dall'UE che ha voluto il 2011 anno europeo del volontariato, in occasione del decimo anno del volontariato internazionale delle Nazioni Unite.

Il volontariato non è solo una forma di partecipazione, di cittadinanza attiva, esso è alla base, grazie allo scambio di esperienze e conoscenze, dell'adozione di buone pratiche condivise. Per questi motivi, grazie alla collaborazione dei CSV di Napoli e Salerno, l'Ente Parco Regionale dei Monti Lattari ha promosso due campi di volontariato internazionale, uno ad Amalfi e uno a Vico Equense.

A partire da domani sarà possibile seguire l'attività dei campi e dei presidi sul diario di bordo dei campi AIB 2011:

http://www.parcodeimontilattari.it/aib/blog/

Le iscrizioni ai campi e presidi AIB rimarranno aperte per tutta la stagione.

Per info, bando e modulo:

www.parcodeimontilattari.it

comunicazione@parcodeimontilattari.it



beatrice.benocci@libero.it

 

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