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Ricerca, parliamo di soldi


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Il bando era:“Futuro in Ricerca 2010”. Le risorse da distribuire, per i 99 progetti selezionati, ammontano a 55,6 milioni di euro mentre la procedura predisposta si applica al 70 per cento della somma visto che una prima parte era stata già anticipata.

In Campania gli atenei destinatari del finanziamento sono Federico II e Parthenope di Napoli. Il primo si è visto approvare tre progetti per un contributo, rispettivamente, di 909 mila, 755 mila e 502 mila euro, invece alla Parthenope vanno 247 mila euro. “Futuro in Ricerca” è un progetto del Ministero dell’Istruzione dell' UniversitĂ  e della Ricerca che dovrebbe promuovere il tanto auspicato ricambio generazionale degli atenei favorendo attivitĂ  scientifiche, ma di eccellenza. I contributi potrebbero arrivare al 100 per cento dei costi sostenuti dagli Atenei per  contratti con giovani ricercatori.

E' necessaria la presentazione degli stati di avanzamento da parte dei beneficiari e una fase di verifica del Ministero. Per le unitĂ  di ricerca destinatarie di un contributo compreso tra 500 mila e 1 milione di euro si procede al monitoraggio di un 10 per cento dei richiedenti, per chi invece ottiene un finanziamento superiore al milione di euro la quota viene elevata al 20 per cento.
Tutta questa attivitĂ , ovviamente, comporta un costo a carico della struttura ministeriale che in ogni caso non inciderĂ  sul monte risorse a disposizione.

Il progetto presentato dall’Università Parthenope di Napoli si chiama “Moka”, consiste in una modellizzazione e osservazione di organismi zooplanktonici. Il costo previsto ammonta a 300 mila euro mentre il contributo concesso è pari a 247.500 euro. “Lo scopo principale del presente progetto di ricerca – spiega nell’abstract il coordinatore Marco Uttieri – è promuovere lo studio del comportamento dello zooplankton alla scala dell’individuo in risposta a differenti stimoli ambientali, e legare queste osservazioni all’ecologia di larga scala di questi organismi”.
Il piĂą costoso dei 3 programmi che fanno capo invece alla Federico II, è quello da 1 milione e 76 mila euro, che ha percepito un contributo di 909 mila euro. Il progetto è incentrato sul ruolo del “D-Aspartato”, un aminoacido,  nei processi neuronali e nei comportamenti dipendenti dai recettori Nmda, sotto osservazione per la cura della schizofrenia. Riceve un contributo di 755 mila euro il progetto denominato “La medicina mitocondriale. Lo studio dei mitocondri nella cura del cancro nei casi di chemio-resistenza.

Circa 500 mila euro vanno alla ricerca nel campo della Climatologia ed agli esperimenti sulla fisica dei raggi ad altissima energia.
s.todaro
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