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Sono indignato oggi ma ho paura di dimenticare domani.


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Novartis Sono indignato oggi ma ho paura di dimenticare domani.
“Per di più le connessioni tra i ministeri della Sanità e del Welfare con il sistema industriale sono sgradevolmente strette: per esempio la moglie del ministro Maurizio Saccone è direttore generale di Farmindustria, l’associazione che promuove gli interessi delle aziende
farmaceutiche. ”
La notizia non ci viene dal  Corriere della Sera, non dalla Repubblica, non  dal Giornale, non da Libero, non da Liberazione, non da altri mass media italiani ma nientedimeno che da “Nature”, una delle più prestigiose riviste scientifiche mondiali edita in Inghilterra.
Naturalmente la notizia è vera e forse si potrebbe ipotizzare anche un conflitto di interesse ma a chi volete che importi?
Forse a quelle migliaia di lavoratori che buttati fuori dai posti di lavoro non  hanno di come far vivere la propria famiglia?!
Forse importa a quei Kaporali che lucrano 5 euro sulla paga in nero di 25 euro a migrante nero, sporco e cattivo, per portarli, ogni mattina sul luogo di lavoro?!
Forse importa a quegli imprenditori che pagano in nero 25 euro per 10\12 ore di lavoro a degli schiavi neri, sporchi e cattivi costretti a vivere come topi di fogna nei luoghi più schifosi della nostra bella Italia, patria del diritto e dell’accoglienza?!
Forse importa agli ispettori della ASL di Rosarno, di San Nicola Varco ed alle altre istituzioni di quei luoghi?!
Forse importa al nostro Primo Ministro titolare di un conflitto d’interessi grande come una (villa) Certosa?.
Il contratto che il Governo ha stipulato con la Novartis, la casa farmaceutica dei vaccini anti suina, è qualcosa di inaccettabile  per la evidente sproporzione a discapito del Governo stesso ed a favore della casa farmaceutica. Basterebbe sapere che una delle clausole porcheria del contratto prevede  che il Governo Italiano si faccia carico delle complicanze eventuali da somministrazione, liberando da ogni responsabilità la casa produttrice del vaccino.
Tornerò sull’argomento. Oggi sono indignato anche perché la Novartis che ha lucrato sulla salute di noi tutti manderà a casa, a morire di fame, alcune decine di suoi dipendenti e non in America o in Francia o chissà dove, ma in Italia.

lettera firmata (Roma)

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