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41° MILITARE ITALIANO UCCISO IN AFGHANISTAN


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Guerra in Afghanistan 25 Luglio 2011.

Il bollettino di guerra dall'Afghanistan comunica dell'ennesimo militare Italiano ucciso nella, ormai non ci crede più nessuno, missione di pace che il nostro paese conduce in quello mediorientale.

David Tobini, 28 anni, primo caporal maggiore dei parcadutisti della "Nembo" di Pistoia è deceduto in seguito ad uno scontro a fuoco a Bala Murghab. Altri due militari sono rimasti feriti, Simone D'Orazio, 28 anni in gravi condizioni e Francesco Arena, 32 anni colpito lievemente.

Ovviamente adesso si sprecano le parole di cordoglio da parte delle massime cariche dello Stato, in primis il Presidente della Repubblica Napolitano ed a seguire tutti gli altri.

Ma la domanda fondamentale è a che servono queste morti? Davvero pensiamo che restando in questo paese si possa difendere la libertà e la democrazia?

Non credo. Sicuramente gli interessi sono altri, di carattere economico. Possibile che noi Italiani si debba sempre e per forza intervenire? Possibile che paesi più all'avanguardia di noi come la Germania si tirino indietro di fronte alla maggior parte di questi interventi in terra straniera e noi invece si sia sempre presenti?

La trovo una assurdità, innanzi tutto perchè siamo uno dei paesi più piccoli ed in crisi dell'Europa e di tutto avremmo bisogno anzichè dilapidare soldi in giro per il Mondo.

Gli italiani sono presenti in tutti gli scacchieri di Guerra dell'Asia e dell'Africa, non solo in Afghanistan, con una spesa che si aggira intorno a qualche miliardo di euro l'anno.

Ma non sarebbe meglio usare questi fondi per quello stato sociale che il Governo in carica cerca di distruggere?

Ha avuto senso intervenire in Libia attaccando uno dei Governi che maggiormente facevano affari con il nostro paese e con il quale avevamo trattati commerciali ed appalti da sempre? Posso capire i Francesi, non avevano interessi e volevano scalzarci da uno dei nostri migliori mercati, ma noi avremmo dovuto contrastare l'intervento, non partecipare. E' inutile aver appoggiato il regime di Ghedafi per anni e poi volerlo distruggere a tutto vantaggio della Francia.

Ritiriamo le nostre truppe da tutti i fronti, risparmiamo i soldi ed utilizziamoli meglio nel nostro paese, lasciamo alle cosidette potenze maggiori l'onere di questa presunta difesa dell'Occidente, risparmiamo le vite di questi ragazzi spesso convinti di andare a far del bene, ma, nella realtà, catapultati in situazioni che altro non sono se non azioni di guerra.

Ricordiamo che la nostra Costituzione prevede che il nostro Paese può mobilitarsi solo per difesa e non per attacco e non mi pare che nel caso della Libia noi corressimo dei pericoli tanto da doverli andare a bombardare.

Risolviamo prima i nostri problemi, abbandoniamo questa mania di grandezza che ci porta a voler essere in prima fila a tutti i costi.

Rendiamoci conto di ciò che siamo:

Un piccolo paese di second'ordine che deve prima di tutto pensare a se stesso.

RR 

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