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LIBERALIZZAZIONI: IL GOVERNO FA MARCIA INDIETRO


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Come c'era da aspettarsi, in perfetto stile italico, il Governo ha fatto marcia indietro sulle liberalizzazioni.

Infatti sono bastate le proteste di poche migliaia, a volte centinaia, di rappresentanti delle categorie per far sì che Monti e compagnia rivedessero al ribasso tutto.

Niente più farmaci di classe C nelle parafarmacie, ma solo la possibilità di apertura di nuovi esercizi, con conseguente fallimento dei circa 4000 già aperti.

Niente più apertura totale delle licenze dei taxi.

Niente più saldi liberi nel commercio.

Niente più vendita libera dei carburanti.

Niente più tetto al pedaggio autostradale.

Niente più separazione della rete ferroviaria.

Rimane solo, per il momento, ma anche questo alla fine vedrete che cambierà, l'abolizione delle tariffe professionali.

In cambio solo palliativi, fumo negli occhi.

Non si comprende come di fronte ai pochi rappresentanti di queste lobby, un Governo, che si taccerebbe di indipendenza dalla politica, si cali i pantaloni, mentre di fronte a milioni di lavoratori dipendenti faccia spallucce e vada avanti.

Poi si lamentano delle tensioni sociali, se protestano i lavoratori mandano la polizia, i carabinieri e l'esercito, se protestano i tassisti, li stanno a guardare e li invitano al dialogo.

Nel frattempo gli Italiani al di sotto della soglia di povertà sono diventati undici milioni ed il dato è destinato ad aumentare.

RR

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