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DELEGA FISCALE: IL GOVERNO APPROVA


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DELEGA FISCALE: IL GOVERNO APPROVA Continua l'opera del Governo sul fronte fiscale. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato la delega fiscale che ora passerà al vaglio del Parlamento.

Nonostante le continue indiscrezioni sull'utilizzo dei proventi della lotta all'evasione per l'abbattimento dell'imposizione fiscale anche da questo Consiglio non esce nessuna buona notizia per i contribuenti. Questo Governo non ha nessuna volontà di abbassare il carico sui cittadini, soprattutto su quelli con un reddito medio-basso che non possono sfuggire al Fisco.

Ancora una volta ai buoni propositi di equità il Governo di Mario Monti oppone i fatti. Niente revisione delle aliquote fiscali grazie al recupero di tasse evase, niente abolizione dell'IRAP alle imprese, come previsto dalla delega fiscale di Tremonti, poichè non saprebbe come recuperare il gettito di 35 miliardi che va alle Regioni e con buona pace della possibilità di ripresa della produzione.

Praticamente l'unica misura che il Professore adduce alla tanto decantata equità sarebbe la riforma del catasto dalla quale si attenderebbe una più reale distribuzione del valore degli appartamenti rispetto a quello attuale spesso antiquato.

Bene però una volta fatta questa verifica e basato il valore degli appartamenti sui metri quadrati e non più sui vani, come verranno variate le aliquote IMU? Questa imposizione fiscale altro non è che un esproprio della proprietà, infatti prima si è spinto la popolazione ad acquistare gli immobili e poi gli si è applicato un affitto a favore dello Stato tramite IMU, IRPEF e TARSU (tra poco RES e chissà con quali aliquote), oltre alle varie altre tasse sparse quà e là sulle utenze domestiche.

Insomma un vero e proprio furto.

Adesso la commissione finanze della Camera approva un emendamento per cui l'IMU sulla prima casa si pagherà in tre rate anzichè in due, cosa cambia? Niente alla fine dell'anno i contribuenti si troveranno sempre con la stessa cifra in meno in tasca e con meno capacità di spesa. Altro che ripresa.

Facciamo un esempio. Una famiglia è proprietaria di un appartamento, valore catastale 1000, prima casa e un  figlio minore di 26 anni, l'IMU da pagare sarà 1000x1,05x160=168000 al 4 per mille 672-200-50= 422 euro, la stessa famiglia è inoltre riuscita ad avere in eredità un appartamento che ha dato in uso gratuito ad un parente di primo grado (genitore o figlio), sino ad oggi questo appartamento risultava sempre una prima casa proprio perchè ad uso gratuito, con la riforma Monti è una seconda casa. Ripetiamo quindi il calcolo precedente. Ai 168000 va applicata l'aliquota del 7,6 per mille per cui, senza alcuna detrazione l'IMU sarà di 1277 euro, e sempre che il Comune non sia in cattive acque nel qual caso potrebbe aumentarla di un ulteriore 3 per mille con una tassa di 1781 euro. Altro che furto.

Una tale tassa per non essere iniqua dovrebbe essere progressiva, aumentare con l'aumento delle proprietà e basarsi anche sul reddito delle famiglie.

Ci saranno pensionati che devolveranno una se non due pensioni al pagamento di tale tassa.

Non sappiamo più come dirlo caro Professor Monti lei ha un concetto molto strano di equità. Secondo lei equo e far pagare lo stesso importo a chi non ha nulla ed a chi ha tutto.

Ancora una volta complimenti.

RR

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