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Scajola, i testimoni e le carte lo accusano


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Il Ministro Scajola Un altro chiaro caso di abuso di potere. Il ministro per lo sviluppo economico Claudio Scajola è accusato di aver frodato il fisco nell'acquisto dell'appartamento di Roma da lui effettuato nell'anno 2004 dalle sorelle Papa. Oltre a ciò pare che 900mila euro provenissero direttamente dalle tasche del costruttore Diego Anemone, figura ormai nota poichè legata a tutti i lavori commissionati per le grandi opere. Il valore reale di acquisto è stato di 1 milione e 700mila euro, il valore dichiarato 600mila euro.

Cosa c'è di strano? Il ministro si è comportato ne più ne meno come la maggioranza degli italiani di fronte al notaio all'atto dell'acquisto della casa, ossia ha dichiarato meno del pattuito per pagare meno tasse allo Stato. Ma a differenza degli altri lui rappresenta lo Stato, e se quelli come lui truffano lo stesso, come si può pretendere che i cittadini abbiano rispetto per le istituzioni e siano ligi nelle dichiarazioni e nel pagamento delle tasse?

Soprassediamo poi sulla lauta regalia del costruttore, ormai queste cose non ci meravigliano più, così come non ci meraviglia l'attegiamento del Presidente del Consiglio il quale non ha trovato di meglio che consigliare al ministro di difendersi con i denti da questo attacco al potere come se la casta non dovesse rispondere del proprio operato a nessuno.

Ci chiediamo: finirà mai questa supponenza di chi ci governa, questo senso di impunità oramai diffuso che porta questi personaggi ad ergersi al di sopra della legge?

Speriamo che qualcuno all'interno della maggioranza si renda conto che il paese non può sopravvivere a lungo a questo scempio.

RR

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