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CRISI GRECA: LE BORSE CROLLANO


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Crisi Greca Contrariamente alle parole rassicuranti del Presidente del Consiglio italiano Silvio Berlusconi, un pò meno del suo ministro dell'economa Giulio Tremonti, la crisi non sembra passare. In Grecia la situazione è tragica, anche perchè, come al solito, chi paga sono i meno abbienti e questo lo dimostrano i provvedimenti presi: abbassamento dei salari e delle tredicesime, stretta sulle pensioni. Praticamente pagano sempre i soliti noti, lavoratori dipendenti e pensionati. Guai a pensare di far pagare chi ha speculato, rubato e tratto profitto dalle situazioni che hanno portato a questo stato di cose. La ricetta è sempre la più semplice, ossia prendiamo a chi è costretto a dichiarare il proprio reddito, innanzi tutto perchè è più semplice e soprattutto per non gravare sulle classi privilegiate.

Il mancato sblocco della situazione Greca ha provocato una continua discesa delle borse. Inoltre il continuo pronunciarsi delle società che stabiliscono il rating di ogni paese peggiora la situazione.

Viene da chiedersi se queste società con le loro esternazioni non facciano il gioco di chi vuole speculare, poichè non sembra che negli ultimi anni abbiano avuto grande successo nelle loro previsioni se non quello di aiutare le crisi a peggiorare con i loro continui allarmi che guarda caso arrivano sempre e solo dopo che il disastro è avvenuto.

Forse sarebbe il caso di lavorare tutti alla composizione della crisi, con accordi internazionali e cercando i veri responsabili e non gravando sempre su chi già arriva a fatica alla fine del mese.

davide scannapieco

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