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GLI ERRORI DEL GRILLO


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Il Movimento 5 stelle sta implodendo.

Espulsioni, passaggi al gruppo misto, malumori di Deputati e Senatori.

Cosa sta accadendo?

Quello salutato dai più come una ventata di rinnovamento, anche dalle righe di questa rubrica, e che aveva fatto sperare in una reale possibilità di democrazia diretta, ossia il popolo che decide veramente il da farsi per tirare fuori il Paese da una crisi che lo sta strangolando e che sta portando alla disperazione milioni di famiglie, si sta rivelando come il partito in cui il cappio al collo è più stretto per qualsiasi suo esponente di quanto si riscontri in qualsiasi altro movimento politico.

Quali sono i passi che hanno portato a questo sfacelo che si è dimostrato nella debacle di tutte le ultime elezioni amministrative?

Partiamo dal principio, ovviamente semplificando.

Grillo ha sponsorizzato il Movimento sostenendo che ogni cittadino ha il diritto di esprimere la propria opinione e quindi di votare secondo questa.

Ha detto di voler cambiare il Paese eliminando sprechi quali il finanziamento pubblico a partiti e giornali.

Ha detto che avrebbe scelto i suoi candidati per ogni elezione tra le persone che non si erano mai schierate con partiti e che non avevano pendenze giudiziarie.

Insomma i propositi di partenza erano ottimi.

Poi cosa è accaduto.

Ha scelto i candidati con la votazione del WEB, non in base a caratteristiche specifiche, quali capacità, merito, competenza, probabilità di essere in grado di stare fuori dai giochi di potere, ma al contempo avere una statura morale e una professionalità tali da poter competere con i professionisti del potere, ma in base al fatto che fossero cittadini normali non compromessi, iscritti al Movimento dai primi tempi, senza pensare che alcuni si sarebbero fatti traviare dalle luci della ribalta e dai guadagni facili.

Una volta entrati in Parlamento ha preteso di mettere il bavaglio a tutti con buona pace della possibilità di votare secondo le proprie opinioni e secondo coscienza.

Ha avuto l’occasione di contribuire al cambiamento del nostro Stato appoggiando un Governo che, non dovendo pagare dazio al P.d.l., avrebbe potuto cercare di portare qualche novità rispetto al solito immobilismo e marciume, ed in questo caso avere un ruolo determinante.

Ha cercato e cerca di zittire i suoi Parlamentari scomunicando all’istante i reietti che non professano alla lettera il suo verbo.

Il risultato finale è la diaspora che ci sarà sempre più numerosa dal suo Movimento e la nausea degli elettori anche per questo tentativo andato a male di cambiamento, vedi astensionismo sempre più elevato.

Caro Grillo penso che lei abbia deluso la maggioranza dei suoi elettori, il suo aggredire ogni Parlamentare del Movimento che osa esprimere la propria opinione porta alla mente i periodi più bui della nostra storia. Lei vuole degli adepti che venerino la sua religione non dei professionisti che risolvano i disastri degli ultimi vent’anni di Governo.

Non è per caso che si è troppo immedesimato nel ruolo di Salvatore?

Come il precedente unto del Signore non era depositario della verità si ricordi che neanche lei lo è.

Anche perché la verità è relativa e non potrà mai essere assoluta.


RR

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