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Paese che vai...

OLIONOVO a Semproniano. Enogastronomia e Benessere in Maremma, a due passi dalle Terme di Saturnia


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Olionovo a Semproniano Si svolge a Semproniano in Maremma, solo 8km dalle terme di Saturnia, il 25 e 26 novembre la presentazione e degustazione della prima spremitura dell’olio novo 2011.
Grande fermento per la V edizione di "Gastronomia Olearia" in questo piccolo paese ai piedi del monte Amiata ma a solo pochi km da Saturnia e ai vicini siti archeologici Etruschi di Pitigliano, Sorano e Sovana.
Sono in molti che hanno aderito alla manifestazione organizzata dall’associazione culturale “La Piazzoletta”e di "Slow Food di Pitigliano e Colli di Maremma".
Da Piazza del Popolo, punto d’incontro dei locali e non solo, si snodano nelle piccole stradine del piccolo villaggio medievale le attivita’ di degustazione di prodotti proposti e preparati dalle varie realta’ dedite all’accoglienza turistica, alla ristorazione e alla produzione dei prodotti locali.
Molte le persone che attendono questa data per la degustazione, dal bicchiere di vino alla schiaccia condita con l’olio novo, dalle zuppe alla polenta, dal pane bruscato al dolce condito con “l’Oro verde” degli Dei del comune di Semproniano.
Slow Food di Pitigliano proporrà le eccelenze locali e maremmane, saranno altresì presenti le Comunità del Cibo di Petricci e quella dell'olio di Batignano,prodotti Slow Food e delle Comunità del Cibo di Terra Madre della Provincia di Grosseto.
Per la prima volta si potrĂ  assaggiare il pane e i biscotti prodotti da grano antico "Autonomia", coltivato nel Comune di Semproniano.
Molte le attivita’ nei piccoli locali che proporranno piatti con prodotti locali per esaltare le caratteristiche dell’olio.
I vari ristoranti e trattorie di Semproniano e delle frazioni vicine che hanno aderito all iniziativa, proporranno menĂą della tradizione dove l olio sarĂ  il punto di congiunzione dei singoli piatti.
I locali aderenti sono: Il Novecento, Locanda la Pieve,Il Molino, Le tre Spighe che il 25 Novembre a cena presenteranno piatti conditi con l'OLIONOVO.
Appuntamento il 25 e 26 Novembre 2011, ancora piu’ importante, enogastronomico e all’insegna dello slow life.

Da vedere le spettacolari cascatelle di Saturnia, a pochi km da Semproniano

 

I CENTO ANNI DEL COMUNE DI PONTECAGNANO FAIANO

alt PONTECAGNANO FAIANO PORTE APERTE

28-29 MAGGIO 2011

Pontecagnano - Faiano, il più giovane Comune della provincia di Salerno istituito solo nel 1911, festeggia i suoi primi cento anni con un nutrito programma culturale ed enogastronomico volto a far conoscere ai cittadini i valori, gli usi e i costumi che ne hanno caratterizzato la storia. Particolarmente interessante è la presenza sul territorio di Masserie risalenti all'800, mentre più antica è la storia che lega le terre di Pontecagnano a insediamenti etruschi. Testimonianze queste narrate oggi dal Museo Archeologico Nazionale intitolato agli 'Etruschi di Frontiera' sito in Pontecagnano.

Pontecagnano Faiano Porte aperte vede la partecipazione di numerose scuole cittadine e il supporto dell'Università di Salerno. Come ricorda Alfonso Conte, Professore Associato del Dipartimento di Teoria e Storia delle Istituzioni dell'Università di Salerno, "l'esperienza di Pontecagnano Faiano Porte Aperte è un'occasione preziosissima di collaborazione tra Università e Enti Locali. Un esempio di interscambio, collaborazione e professionalità. La nostra partecipazione nasce da una richiesta del Comune di Pontecagnano che ha voluto il coinvolgimento dell'Università di Salerno nella costruzione degli eventi del centenario. Abbiamo lavorato così con le scuole e gli studenti e quindi con le famiglie. Possiamo dire che è stato raggiunto un primo grande obiettivo, quello di far conoscere alla cittadinanza in modo diverso e partecipato i luoghi in cui vive".

La due giorni prevede visite guidate a siti architettonici, archeologici, culturali, degustazione di prodotti agro-alimentari, visite alle masserie storiche. Ai momenti di visita si alternano eventi curiosi e interessanti: Guardando dall'alto verso il basso a cura della scuola di paracadutismo Sky Dive, Guardando dal basso verso l'alto a cura del Centro astronomico N. Amstrong, I Murales incontro con gli artisti Lista, Carotenuto, Signorino.

Per il programma completo e info:

www.comune.pontecagnanofaiano.sa.it


beatrice.benocci@libero.it

 

Tra Albano e Castel Gandolfo, attraverso i Castelli Romani...

"Ma cosa sono i Castelli Romani?"       
di   Massimiliano Liverotti

paese che vai...sul lago di  nemi La denominazione dei Castelli Romani sta ad intendere un insieme di paesi dei Colli Albani, situati sulla campagna romana, dove vi furono delle fortificazioni edificate da varie famiglie baronali romane.
In questi luoghi sono situate le ville tuscolane e albane che sono di grande valore artistico e botanico ma vi è anche il grande valore architettonico delle strutture di molte chiese, dove vi è un importante patrimonio di sculture, dipinti e oggetti sacri di valore. Vi sono anche i resti di costruzioni di età romana, medievale e rinascimentale, palazzi, fontane e giardini sparsi ovunque.
La zona rappresenta anche una meta, particolarmente amata dai Romani, per gite e scampagnate.

Presso il lago tra Albano e Castel Gandolfo si trova un opera idraulica risalente intorno al 397 a.C. ancora oggi funzionante. Il condotto serve a mantenere costante il livello del lago attraverso un geniale sistema di saracinesche. L’opera fa defluire l’acqua in eccesso tramite un emissario lungo 1425 metri nel Tevere nella località La Mole. Il mistero è la tecnica di costruzione usata dagli antichi per creare questa incredibile opera in rapporto ai mezzi ingegneristici del tempo forse imitando una tecnica etrusca.

Tale emissario sarebbe stato realizzato perché l’Oracolo di Delfi avrebbe fornito un responso secondo il quale le legioni romane avrebbero espugnato la città di Veio quando le acque del lago di Albano avrebbero raggiunto il mare. L’emissario può essere oggi visitato solo con una speciale autorizzazione da parte del Comune. Il tunnel è preceduto da una camera di manovra di tarda età repubblicana.

L’emissario del lago Albano colpì la fantasia di molti artisti come il Belli che ne parlò in un suo sonetto:


E’ un gran gusto er viaggià! St’anno so stato

Sin a Castèr Gandorfo co’ Rimonno

Ah! Chi nun vede sta parte de monno

Nun sa nemmanco pe che cosa è nato.


Ciànno fatto un bèr lago, contornato

Tutto de peperino, e tonno tonno;

congegnato in magnèra, che in ner fonno

ce s’arivede er monno arivortato.


Se péscheno lì giù certe alicette,

co le capocce, nun te fo bucia.

Comme veramiette de rosario


E poi c’è un bùcio, indove ce se mette

Un moccolo sull’acqua che va via:

e sto bĂącio se chiama er commissario.


Altri artisti, come pittori ed incisori, furono ispirati dal particolare fascino dell’opera idraulica che fu al centro di alcune loro opere.


 

" Castel Gandolfo: paese che vai..."

lago di albano e castel gandolfo A cura di  Massimiliano liverotti

Le origini di Castel Gandolfo sono antichissime e legate alla mitica Albalonga. Il nome deriva dalla famiglia genovese dei Gandolfi che proveniva da Genova, proprietaria di un vastissimo territorio nonché di un castello che fu distrutto verso la fine del XI secolo.
Secondo gli storici, molto tempo prima, tra il XVII e il XV secolo a.C. il lago fu utilizzato per la pesca. Lo dimostra il Villaggio delle Macine che fu abitato in quegli anni.
Sotto Domiziano, nelle acque del lago furono organizzate le naumachie che Alessandro VI riprese nel Seicento. A questi giochi sono legate le panchine in peperino costruite in più punti sulle rive note nella zona come “ Il Cantone”. Sono articolate in due bracci lunghi 19 e 23 m e si alzano sulla sponda di nord – ovest. Tali banchine circondavano tutto il bacino d’acqua e consentivano il passaggio lungo la riva.
Secondo Dionigi d’Alicarnasso nel lago di Castel Gandolfo sarebbe affogato Silvio, uno dei re dei Latini, per volere degli dei che il sovrano disprezzava.
In piazza della Liberta vi è una fontana del Bernini presso cui si affaccia il Palazzo Pontificio. In alto, sopra lo stemma di Alessandro VI, vi è la Loggia della Benedizione, l’ampio balcone dove il papa si affaccia la domenica... continua...


 

 

Paese che vai...insegna che trovi!

Verso Santa Maria della Rotonda, la chiesa sul lago di Albano.

Eravamo arrivati alla lettera  di Papa Celestino III del 16 dicembre 1195 vi ricordate? Lettera in cui si parlava di un terreno confinante su un lato con «S. Maria Rotunda de Albano»... proseguendo troviamo dei catini a destra dell'altare con resti di affreschi, il più completo dei quali è quello della Storia della vera Croce del XIV secolo...
Tra il 21 maggio e il 7 dicembre 1829 la zona in cui si trova Albano fu soggetta a 248 scosse di terremoto ma la popolazione vedendo quanto scarsi fossero stati i danni, attribuì la sua salvezza alla protezione della Madonna della Rotonda e tra il 22 e il 30 agosto dello stesso anno si svolsero solenni celebrazioni per una nuova incoronazione dell'immagine presso la basilica cattedrale di San Pancrazio.
Un evento storico rimasto famoso nella storia della chiesa e di Albano Laziale avvenne nel 1867 quando una grave epidemia di colera uccise moltissimi abitanti. Il cardinale – vescovo di Albano Ludovico Altieri, membro della nobile famiglia Altieri, fu anche egli contagiato ma volle eroicamente proseguire l’esercizio del ministero pastorale nel corso del quale morì domenica 11 agosto del 1867 all’età di 62 anni.
In alcuni lavori di scavo e ristrutturazione effettuati tra il 1935 e il 1938, all’interno della chiesa sono stati ritrovati alcuni preziosi reperti storici tra cui la sepoltura di un legionario romano.
Nella sagrestia è allestito un piccolo antiquarium, nel quale sono conservati frammenti di sarcofagi ed iscrizioni sepolcrali del soldati della Legio II Parthica e la stele funeraria con iscrizione in greco antico del bambino Eutyches, morto a due anni e trovato seppellito presso il santuario. Sulla stele, oltre alle scritte, è raffigurato un piccolo cavaliere che cavalca presso la volta celeste. Vi è anche un’aquila che volando tiene le redini del cavallo, come a voler aiutare l’ascesa in cielo del bambino.

M. Liverotti

LA CHIESA DI SANTA MARIA DELLA ROTONDA
AD ALBANO LAZIALE

 

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