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I PRECARI ISPRA ANCORA SUL TETTO: " UNA VITA SOSPESA "

Mercoledì 20 Gennaio 2010 20:24


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I lavoratori precari dell'ISPRA ancora sul tetto.I precari dell'Ispra sperano che questa sia l'ultima notte sul tetto, dove erano saliti il 24 novembre scorso e dove avevano trascorso anche il "Natale e Capodannoi". Sono ad oggi esattamente cinquantotto giorni, due mesi cioe'di protesta senza eguali; per chiedere cosa? Essere di nuovo, almeno, precari.  Parliamo di 400 persone, infatti, che rischiano di non avere vedere i propri contratti.... co. co. co. a poco più di mille euro al mese, neanche contratti a tempo indeterminato.
Da due mesi  dormono sul tetto, uno spazio di 200 metri quadri circa. Come?  a turno, a gruppi di di 10-15 persone, donne e uomini. Perche'? "E' la metafora di quella che hanno fatto diventare la nostra vita: «una vita sospesa»"  dice Salvatore Porrello.
All´inizio usavano  le tende, poi, con il grande freddo,  hanno occupato anche una stanza ch lasciano alle sette le mattino, quando arrivano le donne delle pulizie. Cosa fanno intanto? Continuano a lavorare e chi vuole lo fa anche sul tetto, nonostante il freddo, con il computer portatile. Studiano e lavorano, cosa? Ciascuno ha una delega: l´alimentazione, la comunicazione, le finanze.
Una storia  italiana nella quale l´unico ente pubblico che fa ricerca e controlli sull´ambiente avrebbe voluto "licenziare" zitta zitta centinaia di suoi ricercatori,  mentre  intanto il resto del mondo sta investendo proprio sulla green economy per uscire dalla crisi.
Questi  ricercatori pero', precari da sempre, non si sono lasciati "eliminare" dall'Ente , sono saliti la' dove sono tutt'ora e non sono ancora scesi. Potrebbero farlo stasera, se l´incontro al Ministero dell´Ambiente dovesse finire con l´impegno a confermare i contratti scaduti. A questo punto pero' i "precari" dell'ISPRA hanno voluto osare; chiedendo anche  che non ci siano piu' continui blocchi contrattuali , che i cosiddetti contratti atipici vengano finalmente trasformati in contratti a tempo indeterminato, ecc. ecc. ecc.

A.D. DDC

 

Haiti: erano le 6 del mattino, ora locale...

Mercoledì 20 Gennaio 2010 18:33

Haiti. 20 gennaio. Erano le 6 del mattino, ora locale...
...quando una forte scossa di assestamento ha fatto rivivere ai terremotati l'incubo del sisma del 12 gennaio, 8 giorni fa. Port au Prince ed il suo entroterra sono stati svegliati da una scossa di 6,1 gradi di magnitudo sulla scala Richter che ha fatto ritremare gli edifici, gia' evacuati, inagibili e pericolanti. Al nuovo terremoto si e' accompagnato per di piu' uno spaventoso boato. Moltissimi i crolli. L'epicentro e' stato localizzato a circa 40 Km a nord-ovest di Jacmel e a 60 chilometri dalla capitale haitiana. La tragedia sembra non finire mai, per questa popolazione.
Si pensa intanto di sospendere le ricerche al Caribbean Market , il supermercato dove, al momento del sisma, stava lavorando l’italiano Antonio Sperduto mentre l'ansia e la rassegnazione per la sua sorte e quella dell'altra italiana di cui non e' stato ritrovato il corpo, sono al culmine.

Eppure sara' stato il destino, un segnale di rinascita dalle macerie per un popolo distrutto, o un semplice miracolo: 8 giorni senza bere e nutrirsi, 15 giorni di eta': un piccolo essere umano trovato vivo sotto le rovine della sua casa, nel paesino di Jacmel. Era nello stesso letto in cui dormiva alle 16.53 di ormai oltre una settimana fa. E' una bimba. La squadra dei soccorsi doveva demolire lo stabile perche' non c'erano piu' speranze di trovare vivo nessuno; ma i soccorritori hanno voluto continuare a scavare...e ce l'hanno fatta. La loro tenacia racconta che quando non ci si arrende, anche scavando come molti di loro stanno ancora facendo, a mani nude, i miracoli..."cominciano ad accadere".          

Doveredicronacaâ„¢


SMS Per Aiutare Tutti loro

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PROCESSO BREVE: APPROVATO.

Mercoledì 20 Gennaio 2010 13:58

Approvato il processo breve al senato Dei 296 senatori presenti 163 hanno votato si', 130 no. Due senatori si sono "coraggiosamente" astenuti. Con questi numeri e' stato approvato oggi al Senato il ddl, motivo di tanta protesta su piu' fronti. Riportiamo le quattro dichiarazioni di voto rappresentive, per par condicio, di tutti gli schieramenti politici presenti in Aula. L'Italia dei Valori aveva gia' espresso il proprio dissenso con l'occupazione di questa notte.

L'Udc:" Non e' con lo strumento della ragionevole durata dei processi che si garantisce il mandato elettorale del Presidente del Consiglio...ed anzi a furia di piegare lo strumento a questa esigenza lo avete reso inutile allo scopo per il quale e' previsto: delinquenti socialmente pericolosi o recidivi verranno ora graziati, con processi e reati cancellati,... rimessi in condizione di tornare all'opera..."
F. Bricolo (Lega Nord) , rivogendosi all'opposizione: "...Una volta eravate favorevoli al ddl sul processo breve... poi, quando vi siete accorti che il provvedimento interessa anche uno dei processi che vede imputatao il Premier, avete cambiato idea !!..."
Anna Finocchiaro(PD): "...Questo e' il 19esimo processo dell'era berlusconiana destinato ad incidere sul procedimento penale a carico del Premier; cio' significa che per 19 volte avete usato la sede parlamentare, occupando tempo e risorse pubbliche, destinati a leggi generali di interesse di tutti gli italiani, per fini particolari. E siccome nonostante i vostri sforzi e quelli degli avvocati del Premier non siete riusciti a trovare una soluzione, la vostra priorita' e' stata di governo in governo, sempre e prima di tutto l'interesse privato, senza timore e senza vergogna..."
M. Gasparri PdL:  Onorevoli colleghi, ma perche' arriviamo all'approvazione di un disegno di legge contro la irragionevole durata dei processi? Perche' nel 1999 quando voi eravate al governo si introdusse nell'art. 111 della Costituzione un principio del giusto processo. Dice la Costituzione -continua Gasparri- : "la giurisdizione si attua durante il giusto processo regolato dalla legge, ogni processo coinvolge il contradditorio tra le parti, in posizione di parita' davanti ad un giudice terzo ed imparziale, la legge ne assicura la ragionevole durata..."
Un deputato dell'Italia dei Valori durante l'intervento del Senatore, ha commentato e sdrammattizzato cosi':" ma Gasparri...non vorra' mica passare all'opposizione!"

Doveredicronacaâ„¢

 

Che si fa... stanotte in Parlamento?

Martedì 19 Gennaio 2010 22:48

Il 14 dicembre Il Csm defini' il disegno di legge sul processo breve cosi': "E' incostituzionale ed è anche una amnistia....

... in contrasto con più principi costituzionali ed è un'amnistia per reati "di considerevole gravità", a cominciare dalla corruzione.
Con queste motivazioni il Csm aveva approvato a larga maggioranza il parere della sesta Commissione che boccio' il disegno di legge del governo. I motivi poi della bocciatura del provvedimento, firmato in primis dall'onorevole  M.Gasparri, sono tutti racchiusi in 50 pagine di dati. Solo alcuni: incostituzionalita', rischio di amnistia, sopratutto per la corruzione; irragionevole disparità di trattamento; e ancora : danni finanziari per lo Stato. Il ddl determinerà infatti secondo i contenuti dell'ampio fascicolo il "significativo aumento" di spesa per lo stato poiche' farà "lievitare" le domande di indennizzo previste dalla Legge Pinto, senza però neanche prevederne alcuna modalità, cosa che imporrebbe l'art 81 della Costituzione........

Ebbene il Senato ha approvato stasera la norma transitoria del disegno di legge  per il processo breve. Dopo l'esame dei 170 emendamenti, ne ha approvato tutti gli articoli. Tale norma transitoria prevede l'applicabilità della normativa a tutti i processi in corso.  Domani in tarda mattinata ci sara' il voto finale sul provvedimento.
L'opposizione ed il proprio leader Bersani, non ci sta.  I senatori dell'Italia dei Valori hanno occupato l'Aula del Senato, appena finita la seduta, per protestare contro questo disegno di legge che verrà votato domani. Un occupazione pacifica, tutt'ora in corso, ma un enorme protesta.  Questi parlamentari  non hanno avuto piu'scelta: hanno preso posto al banco di presidenza minacciando di non muoversi ''per tutta la notte''. Questa legge in realtà rischia davvero di annichilire la giustizia in Italia... mentre e' in atto un braccio di ferro tra politica e magistratura; come se non bastasse lo svuotamento degli uffici delle procure a cui si aggiunge la mancanza di efficienza "indotta" da un quadro del tutto carente, in termini di risorse, d'ogni sorta.
Il processo breve quindi, in poche parole, adesso non serve a niente perche' non esiste un sistema che lo possa sostenere. Non esiste nessun tipo di strumento o di procedura che gli consenta di operare contro il crimine. Però a qualcosa serve. Adesso.
Mentre infatti a molta gente vittime di reati e parti lese...in attesa di giustizia ora bisognera' dire: scusate il processo che stavate aspettando non c'è più..; per i reati dei colletti bianchi si verificherà una "amnistia" .  Questo tipo di estinzione del processo, il modo in cui lo si sta imponendo, non ha eguali in nessun altro Paese europeo.
Intervistato, durante la pacifica protesta in atto al parlamento, circa le ultime esternazioni del Premier l'onorevole Antonio Di Pietro ci ha poi ripetuto senza mezzi termini:"....soltanto una mente malata puo' paragonare il lancio di una statuetta all'operato di un professionista come un magistrato, onesto e serio, comunque egli la pensi, a qualunque ideologia, religione, partito appartenga; una mente ubriacata dal potere corrotto -ha concluso- , che non vuole essere giudicato, e che è arrivato ad un tal punto di egocentrismo da sentirsi un padreterno in terra, tanto da far credere all'opinione pubblica che chiunque lo tocchi commetta peccato".

A.D

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STRASBURGO: " inammissibile"...il ricorso dell'ex Ministro Cesare Previti.

Martedì 19 Gennaio 2010 19:40

Corte Europea La Corte Europea dei diritti dell'uomo è composta da ventisette giudici, uno per ogni stato membro ed ha tra le proprie competenza quella di  pronunciarsi su ricorsi di annullamento di atti giudiziari rigurdardanti anche privati cittadini. Oggi pero' la Corte dell'Unione Europea ha dichiarato "inammissibile" il ricorso presentato da Cesare Previti, nel 2006.
La Corte è chiamata a valutare la legittimità degli atti processuali posti in essere dalle istituzioni comunitarie (Consiglio, Parlamento Europeo, ...) e, in particolare, si pronuncia relativamente a: possibile incompetenza dell'atto, violazione delle forme sostanziali, violazione del Trattato, abuso di potere ... Previti presento' ricorso all'Unine Europea sostenendo che era stato violato il suo diritto ad un equo processo e che fosse anche stato violato il proprio diritto al rispetto della vita privata. Il ricorso sosteneva inoltre "l'avversita' politica" verso di lui da parte dei giudici coinvolti sia nelle indagini che durante il processo. Ma proprio su questo punto la Corte si e' espressa cosi': " il fatto che gruppi di magistrati critichino dei progetti di legge non e' in grado di per se' di alterare l'equita' dei processi"  dichiarando percio' "inammissibile" questo ricorso .
Previti  nato a Reggio Calabria il  21 ottobre 1934 ricopri'  la carica di Ministro della Difesa nel primo governo Berlusconi. Fu condannato in via definitiva nel 2006 per il processo IMI-SIR e nel 2007 per il processo Lodo Mondadori. Ma beneficio' dell'indulto, scontando la pena sotto forma di affidamento ai servizi sociali. Fu  interdetto comunque a vita dai pubblici uffici.
Cos'e' pero' il Lodo Mondadori per cui Previti fu condannato? Non e' altro che il nome dato alla vicenda giudiziaria riguardante il pagamento di tangenti per ottenere un lodo (cioe' una pronuncia da parte di terzi, detti arbitri, scelti dalle parti in causa, pronuncia che contiene la soluzione di un caso) favorevole alla parte di Berlusconi durante i procedimenti giudiziari del Presidente del Consiglio : corruzione quindi di giudici da parte di Cesare Previti per «aggiustare» processi in veste di legale del Premier. Il processo ebbe come imputati, infatti,  lo stesso Silvio Berlusconi e i suoi più stretti collaboratori, tra cui il povero avvocato calabrese.

A.D

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