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La giornata mondiale del debito ecologico Da fine agosto cominciamo a consumare le scorte


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La giornata mondiale del debito ecologico Da fine agosto cominciamo a consumare le scorteSecondo l’orientamento degli ultimi anni, la giornata mondiale del debito ecologico, l’Earth Overshoot Day, arriva sempre prima. Nel 2013 infatti questo non felice appuntamento era caduto il 20 agosto e purtroppo non sembrano esserci inversioni di tendenza nel 2014. Questo è il giorno in cui l’umanità esaurisce il suo budget ecologico per un anno e comincia a vivere oltre il limite. Il Global Footprint Network (centro di ricerca internazionale sulla sostenibilità) stima che in meno di otto mesi si consumano più risorse rinnovabili e capacità di assorbimento della CO2 di quanto il pianeta possa mettere a disposizione per un intero anno. Si inizia quindi a prelevare stock di risorse e si accumula anidride carbonica in atmosfera.

Proprio come in un bilancio con entrate e uscite, il Global Footprint Network misura la domanda e l’offerta di risorse naturali e di servizi ecologici, misura la nostra impronta ecologica, cioè la domanda mondiale di terreni agricoli, pascoli, foreste e zone di pesca necessari per sostenerne i consumi, e la mette a confronto con la capacità di questi ecosistemi di generare nuove risorse e assorbire i rifiuti che produciamo. I dati che si ottengono dovrebbero far riflettere, visto che ad agosto abbiamo già esaurito le risorse annuali e siamo costretti ad intaccare risorse che la natura non sarà in grado di rigenerare. Si può dire che viviamo a debito!

Occorre diffondere una nuova cultura, cambiare le nostre abitudini quotidiane, il nostro stile di vita – afferma il direttore del Parco Gianni Guaita, che prosegue – una buona partenza potrebbe essere ad esempio lasciare la macchina più spesso possibile, fare una bella passeggiata se non dobbiamo allontanarci troppo da dove siamo. Quando è possibile, mangiare cibi di stagione, magari acquistati da chi sappiamo che li produce vicino a noi. Consumare meno risorse, stare attenti all’acqua, inquinare meno. L’ambiente è fragile ed ha bisogno di tutte le nostre attenzioni. Questo è il nostro impegno al Parco del Treja.”

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