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Eccezionali ritrovamenti archeologici nel Parco del Treja
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Dal 1985, anno in cui fu scoperto il santuario suburbano di Monte Li Santi-Le Rote, situato su un’ansa del fiume Treja in località Narce, nel territorio di Mazzano Romano, la Soprintendenza ha dato vita a delle indagini archeologiche che sono state condotte fino al 2004.
Il Parco regionale Valle del Treja nel 2014 per quest’area ha promosso e finanziato dei lavori di riqualificazione finalizzati anche alla realizzazione di una nuova copertura per la zona del santuario. Durante i sondaggi preventivi per la realizzazione della copertura, sono tornate alla luce più di 300 maschere dipinte, teste in terracotta offerte alle divinità del santuario e una sorprendente serie di chiavi e spiedi in ferro. Gli eccezionali ritrovamenti, grazie alla disponibilità della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale, sono stati depositati presso il laboratorio del Museo Civico Archeologico-Virtuale di Narce (MAVNA) a Mazzano.
Con il contributo dell’American Institute of Archaeology, tra novembre e febbraio, nove giovani allievi dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro hanno restaurato le antiche superfici e gli spettacolari colori dei manufatti rinvenuti. Questi ritrovamenti contribuiscono al racconto dei “tempi del rito”, quell’insieme di momenti rituali, celebrati dagli antichi fedeli nell’area del santuario, spesso durante grandi cerimonie collettive. Nasce così, dopo soli cinque mesi dall’inizio dello scavo, una grande mostra.
La mostra sarà inaugurata sabato 14 marzo alle ore 17 al Museo Civico Archeologico di Mazzano. Rimarrà aperta fino al 30 giugno con i seguenti orari: venerdì, sabato e domenica dalle 9,00 alle 13,30 e dalle 15,30 alle 19,00.
Il Cammino degli Angeli Natura e spiritualitĂ religiosa
Il Cammino degli Angeli, percorso interamente per la prima volta nel 2007, è un itinerario religioso che da Roma porta ad Assisi toccando, in poco più di 200 chilometri, alcuni dei più importanti luoghi più importanti del Cristianesimo, legati al monachesimo orientale, a quello benedettino, al movimento francescano: Castel Sant’Elia, la SS Trinità di Orte, Pian d’Arca, Assisi, per citare solo i più noti. L’itinerario, che privilegia sentieri, strade sterrate e strade vicinali, si inoltra per lo più in zone di grande bellezza, fra cui numerosi Parchi e Riserve (il Parco di Veio, il Parco del Treja, i Monti Martani) e, a tratti, si snoda su resti di antiche Vie, come la Cassia e l’Amerina, o Cammini, come la Francigena, recuperando alcuni tracciati preromani nel Viterbese, e attraversando alcune importanti necropoli.
Per l'interessamento diretto del Comune di Mazzano Romano, del Parco del Treja e della Sezione del Cai di Foligno, il 29 giugno si svolgerà una giornata veramente molto ricca di iniziative, con la percorrenza di una dozzina di chilometri del Cammino degli Angeli; non un percorso occasionale, dato che visiteremo il Parco del Treja, Mazzano e il suo Museo, Castel Sant'Elia e le Necropoli sulla Via Amerina che, certamente, costituiscono il “cuore” archeologico e naturalistico delle tappe laziali. Un percorso che lega i luoghi e la natura alla mistica dell’originaria spiritualità francescana.
Per maggiori informazioni sul Cammino: www.ilcamminodegliangeli.org.
Campi di grano Il lucente paesaggio di giugno
Nel Parco i campi coltivati a grano sono una porzione piuttosto estesa delle colline più pianeggianti. Lontano dalle forre e dai valloni, nelle parti dove il terreno è stato livellato da migliaia di secoli di piogge e venti, a rotazione ancora oggi si semina il grano. Il paesaggio cambia con la sua crescita e la sua maturazione. La mietitura segna la fine di un ciclo, di una stagione.
Fragrante nell’aria, in questo periodo si sente il profumo del grano appena mietuto. Basta fare una passeggiata nelle campagne tra Calcata e Magliano e appaiono sconfinati campi ondulati, del colore dell’oro. Sotto il sole di fine giugno le spighe brillano e fluttuano alle brezze più lievi. Le onde si increspano al vento, segnano rilievi e colline, picchiettate dal rosso dei papaveri.
Dove il grano è stato mietuto la campagna è punteggiata dal fieno, che ha un profumo intenso che sa di fresco, di erba, di terra.
Il grano è sinonimo della vita. In questa stagione è l’essenza di un paesaggio che rimanda a usi antichi e sempre preziosi.
I vincitori del 7° Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia
Concorso Musicale Nazionale CittĂ di Tarquinia, il 25 maggio, alle ore 16, nella chiesa di Santa Maria in Castello la cerimonia di premiazione.
Sono stati selezionati da una commissione presieduta dal maestro Riccardo Giovannini, del conservatorio “Santa Cecilia” di Roma, i vincitori del 7° Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia organizzato dall’IC “Ettore Sacconi”, in collaborazione con il Comune di Tarquinia e con il patrocinio della Regione Lazio e delle Province di Viterbo e Rieti.
Dopo un’intensa settimana di audizioni, cui hanno partecipato 1600 studenti per 38 istituti, tra scuole medie e superiori e licei musicali, la giuria ha indicato i nomi dei premiati: per il pianoforte (sez. A) Daria Sabatini dell’IC “Sacconi” di Tarquinia; per la chitarra (sez. B) e la tromba (sez. G) Vittorio Giuliano e Alessandro Rosi dell’IC “Ricci” di Rieti; per il clarinetto (sez. H) Angelo Nevio Ciancaglini del LM “Misticoni” di Pescara; per il duo chitarra (sez. L) Gabriele Belardinelli e Lorenzo Corsi dell’IC “Petrassi” di Roma; per le percussioni (sez. N) l’IC “Alpi” di Ladispoli; per l’orchestra (sez. O) l’IC “Carducci” di Gaeta; per la musica d’insieme (sez. Q) il LM “Chris Chappel” di Anzio; per le orchestre giovanili miste (sez. R) il LM “Misticoni” di Pescara. Il premio della critica è andato all’orchestra dell’IC di Chieti. La cerimonia di premiazione si svolgerà nella chiesa di Santa Maria in Castello domenica 24 maggio, alle ore 16.
Il prestigio del Casinò di Venezia, secolare e affascinante casa da gioco.
E' innegabile, Venezia è una delle città più spettacolari al mondo. C'è sempre un mondo da esplorare in quella che viene definita all'estero la "Floating City" d'Italia . Dai ponti di ciottoli agli imponenti campanili fino ai tentacolari corsi d'acqua e alle bellissime gondole storiche, Venezia offre una impressionante serie di attrazioni che aspettano solo di essere scoperte ed esplorate dai viaggiatori più curiosi. Venezia è anche sede di alcuni degli edifici più eleganti e sofisticati del mondo. La sola Piazza San Marco Piazza vanta tre meraviglie architettoniche : Il Campanile di San Marco , la Torre dell'Orologio e il Palazzo Ducale . Tutti e tre questi edifici sono spettacolari e a loro modo speciali ma c'è un altro edificio a Venezia che ha affascinato l'immaginario di generazioni di appassionati di videogiochi . Stiamo parlando , naturalmente , del Casinò di Venezia.
Il Casinò di Venezia è giustamente riconosciuto come la più antica casa da gioco del mondo . Originariamente costruito nel 1638 , il Casinò di Venezia è ben lungi dall'essere una mera reliquia storica e culturale dei secoli passati . Il Casinò di Venezia è ancora ampiamente riconosciuto come un hotspot privilegiato per numerose high-stakes dal vivo, veri e propri eventi dedicati al poker . Oltre a frequenti tornei di poker locali, il Casinò di Venezia è stato partner di lunga data della serie World Poker Tour ( WPT ). Hub di gioco online Gioco Digitale , che attualmente possiede il marchio GDpoker, ed è stato un title sponsor del 2014 WPT Carnevale di Venezia presso il Casinò di Venezia dal 10 al 16 marzo , oltre alla Venezia WPT National Series che si è svolta dal 5 marzo a 10 nella stessa sede .
Una piccola élite di professionisti del poker italiani hanno ottenuto un grande successo all'interno degli imponenti padiglioni del Casinò di Venezia . Presso la citata 2014 WPT Carnevale di Venezia , Andrea Dato ha prevalso contro la leggenda del poker inglese Sam Trickett aggiungendo il suo nome all'ambita WPT Champions Cup e guadagnando il primo premio di € 104.822. Il Casinò di Venezia ha ospitato anche il 2013 WPT Venice Grand Prix (21-30 marzo); Rocco Palumbo ha battuto un campo di 172 giocatori altamente competitivo vincendo il gran premio di $ 180.097 . La vittoria di Palumbo in questo caso fa di lui uno dei rari giocatori di poker italiani ad aver vinto sia un campionato WPT sia una World Series of Poker ( WSOP ).
Il Casinò di Venezia ospita in realtà due sedi che offrono esperienze di gioco diverse. Il Vendramin Calergi Palace è uno spazio in stile rinascimentale affacciato sul Canal Grande che contiene centinaia di tavoli per il poker , roulette , blackjack e il Vendramin Calergi Palace, degno di nota anche per essere stata l'ultima dimora dell'iconico compositore tedesco Richard Wagner . D'altra parte , il Palazzo Noghera è l'aggiunta più recente al Casinò di Venezia, costruito nel 1999, Palazzo Noghera è ben noto per aver ospitato la prima sala da gioco in stile americano in Italia, offrendo più di 5.000 metri quadrati di tavoli da gioco e slot machines state-of -the- art , nonché una sala esclusiva per il poker Texas Hold'em .
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