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Plagio bullismo e “omicidio dell'animo”...risposta per Matteo


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violenza psicologica Risposta a Matteo.

Il plagio, la violenza psicologica, verbale e fisica, la menzogna, il ricatto: sono i pilastri del bullismo domestico su figli che tristemente sperano nel contrario, ma invano. Che fare? Prima o, a latere, di ricorrere alla giustizia, passaggio sempre utile ed auspicabile, evitare quella che è la "sindrome di Stoccolma".

Dobbiamo rispondere a due bellissime lettere arrivate ieri alla nostra redazione. Un ragazzo di 14 anni, ed una donna di 43, ci hanno raccontato di maltrattamenti psicologici molto simili tra loro. Le due "vittime" come ci è parso giusto definirle, hanno voluto farci sapere, dati gli innumerevoli fatti di cronaca che quotidianamente siamo tenuti a riportare, che la violenza non culmina solo o sempre nella morte fisica, ma esisterebbero anche gli "omicidi dell'animo".

Rispondiamo così non solo a loro, ma a tutte quelle vittime sommerse che hanno subito o subiscono violenze e bullismo da parte del "più forte" in famiglia... che in genere non è altri che un personaggio profondamente impotente e frustrato.

A Matteo

Quando scatta il plagio, la prepotenza, la prevaricazione, come tu dici il figlio resta segnato a vita,... potenzialmente però.

Si crea quella sindrome (definita dagli esperti S. di Stoccolma) dove il figlio più è maltrattato e più cerca amore, più è denigrato e più spera che qualcosa muti...  Che fare allora? Il nostro consiglio è: disprezzare, semplicemente disprezzare chi lo merita.
Non solo, ma se non si è nati estremamente forti, sforzarsi al massimo per diventare invece persone determinatissime senza odiare chi è così malato e frustrato come hai ben raccontato negli episodi di vera e propria violenza psicologica da te vissuti, ma dimenticando al più presto.

Kayenna News

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