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Cultura e spettacolo

Mina “InDVDbile Deluxe Edition” conquista il primo posto nella classifica dei DVD Gfk Music Charts

VenerdĂŹ 28 Giugno 2013 13:24


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Mina “InDVDbile Deluxe Edition” conquista il primo posto nella classifica dei DVD Gfk Music Charts Edizione ricca di contenuti nuovi e inedite perle d’archivio Deluxe Edition di Mina in DVD è la novità musicale di giugno.
“InDVDbile” è un cofanetto prestigioso che raccoglie i video di Mina in studio, Mina nei Caroselli Barilla, Mina Dalla Bussola live’72 e il nuovo titolo Mina nei Caroselli Tassoni. Già al primo posto nelle classifiche!

Ogni dvd è più ricco di inediti rispetto alle edizioni precedenti, impreziosito da filmati mai pubblicati prima e autentiche chicche d’archivio rinvenute solamente adesso. Il quarto titolo, “Mina nei Caroselli Tassoni” è una novità assoluta. Una selezione inedita fatta da Mina stessa. Ci sono brani legati ai primi anni ’70 come “E penso a te” di Lucio Battisti, “Non gioco più”, “ La scala buia”. In questo Dvd è presente un’autentica chicca: una Mina a colori in smoking che canta “E poi” in tre lingue ( francese, spagnola, inglese).

“Mina in studio”, pubblicato nel 2001, è da oltre 10 anni fuori catalogo. Al momento dell’uscita, ebbe un boom a livello di vendite, con una Mina in splendida forma vocale a rileggere dal vivo, accompagnata dalla sua band e l’orchestra diretta da Gianni Ferrio, classici tratti dal repertorio di Domenico Modugno (“Pasqualino maraja”, “Tu si ‘na cosa grande”, “Come hai fatto”), spaziando tra la Spagna (con le intense “Esperame en el cielo” e “Tres palabras”) ed evergreen americani con estrema disinvoltura, fino all’impareggiabile esecuzione di “Oggi sono io” di Alex Britti, scelto come singolo di lancio. Rispetto alla edizione precedente, include come bonus extra l’inedito de “La Barca” di Roberto Cantoral e di “Blue moon” inserito come traccia rom nell’album “L’allieva” del 2005. In questa nuova edizione, il dvd si presenta rimasterizzato sia nella parte audio che nella parte video.

 

Ivan Graziani parte in missione con "TatĂŹ"!

LunedĂŹ 24 Giugno 2013 08:08

Ivan Graziani parte in missione con Nato da un'idea di Nicoletta Dale e con la regia di Marco Cassini, Tatì è un omaggio a uno dei più grandi artisti della storia della musica italiana, Ivan Graziani. Andato in scena per la prima volta nel 2012 presso Arts Factory, con grande successo di critica e pubblico, lo spettacolo si ripropone nella splendida cornice del centro di Teramo, città che il 6 ottobre del '45 vide nascere Ivan. Grandi professionisti come Francesco Gammino (coreografie), Giovanni Fragassi (Light Art) e Flavio Pistilli (arrangiamenti originali) hanno contribuito a dare vita a questo spettacolo, che vede inoltre l'impegno da parte degli allievi delle scuole Mousike (che quest’anno si occuperà direttamente delle coreografie), Faremusika ed Actor's Academy. Ivan, interpretato da Riccardo Ricci, sarà incaricato da Dio in persona di salvare dall'inferno le anime dei grandi musicisti del passato. La crisi ha infatti colpito anche l'aldilà ed il purgatorio dovrà essere sfoltito con una selezione particolare! Una storia avvincente, condita da imprevisti e colpi di scena, che sfodera tantissime indimenticabili hit del passato, rivisitate ovviamente in stile Graziani, e interpretate con le sonorità di Freddie Mercury, Janis Joplin, Jimi Hendrix e tanti altri ancora. Tatì è patrocinato da Fondazione Tercas, Regione Abruzzo e Comune di Teramo. Tutte le informazioni sono reperibili sul sito www.faremusika.it

 

C come cinema e come Cilento

VenerdĂŹ 14 Giugno 2013 19:43

Cinema e CilentoLa costa del Cilento è stata “scoperta”  dal cinema ... e dagli italiani soprattutto.

Miracolo della celluloide.

E’ stata lustrata a festa, resa luccicante, seducente e seduttiva da poco. Si tratta di un frammento di salernitano riscattato da immagini violente e cruente, di isolamento e barbarie dove è possibile, manco fossimo in terra di Camorra, uccidere un sindaco e farla franca.

Parliamo del Cilento di “Benvenuti al Sud”, dotato di più “appeal” del sequel “Benvenuti a Nord” .

La produzione regala immagini di una costa lontana anni luce dal barbaro assassinio del sindaco pescatore e lo fa  grazie alla spumeggiante coppia Siani-Bisio, alle inquadrature azzurre di una Castellabate che vigila sul mare e sui golfi come un rapace.

Ora tocca al Cilento dei briganti trovare spazio. Ci ha pensato la Scuola di Cinema “Anna Magnani” di Prato.

In una estate 2012, mentre si combatteva la battaglia dell’afa e non solo quella ahimè, a Campora e dintorni era tempo di “casting”, si sceglievano location, si controllavano costumi e sceneggiature per “Non è più tempo di Martiri”.

Il regista Massimo Smuraglia della Scuola di Cinema pratese ha firmato quest ‘opera egregiamente; un film che non ha eguali sul territorio, che ha letto gli eventi con cipiglio e correttezza.

Sui manuali si conosce una parte ( spesso quella dei vincitori) della veritĂ  storica, ma sono accadimenti cilentani a cavallo di quella UnitĂ  di Italia tanto chiacchierata manco fosse una donna di facili costumi.

La cifra stilistica del film è impressa già nel titolo che è una dichiarazione di intenti.

“Non è piĂš tempo di Martiri” , produzione di assai solidi 40 minuti,  ha visto affidare la sceneggiatura a Marco Guerrini e l’ interpretazione ad alcuni fra gli abitanti dei paesi cilentani di Campora, Piaggine, Laurino.

Pasolini, quello de “Il Vangelo secondo Matteo” docet!

Angelo Rizzo, Presidente della ComunitĂ  Montana del Calore salernitano, ha indossato il saio del protagonista Padre Feola, la cui storia il film narra con necessario rigore.  Frate cappuccino, Padre Giuseppe Feola, era favorevole all'UnitĂ  d'Italia.

E gli costò la vita come accadde per tanti impegnati in questa pagina tumultuosa della nostra storia recente.

Impegnato in questa causa con ardore e contro il potere temporale della Chiesa,  il religioso conobbe la morte il 4 giugno del 1863 nel Cilento , in dettaglio a Campora per opera dei Briganti, lealisti come molta storiografia ci insegna.

E questo film  spazza via tanti stereotipi in tema!

La prima in Campania è avvenuta a Campora dove  il film è stato in programmazione il 27 Dicembre; è toccato,poi, a Laurino il 28 e a Piaggine il 29.

Il regista Smuraglia, pratese di adozione ma pisano per nascita, sarĂ  presente a tutte le proiezioni.  Alla produzione verrĂ  dato risalto nelle prossime puntate di un  “format”  culturale, creato dal Centro di Produzione Video “ChoraTV” di Sacco ( Sa).

Si tratta di  “Itineraria. Viaggio nelle terre del Sud”, in onda sulle frequenze di “LiraTV” , programma giunto alla sua terza edizione con 2013.

Mariantonietta Sorrentino

                                                                     
Trailer di  “Non è piĂš tempo di Martiri”

                                                                                                




 

Sile jazz 2013 - il sile è un sassofono (ad acqua)

Sabato 01 Giugno 2013 17:17

Sile jazz 2013 - il sile è un sassofono (ad acqua) “Sile Jazz” è una rassegna di concerti che ha luogo in alcuni centri storici di paesi sorti lungo il corso del fiume Sile, e che intende coniugare l’esplorazione del territorio della Marca e della musica jazz, mettendo in sinergia ambiente e cultura contemporanea.
La seconda edizione di “Sile Jazz” si terrà dal 7 giugno al 26 luglio con direzione artistica del musicista trevigiano Alessandro Fedrigo, con il patrocinio e il contributo di Provincia di Treviso e Comuni di Casale sul Sile, Casier, Morgano, Quinto di Treviso, Silea, Treviso, Vedelago; l’organizzazione è a cura di nusica.org, etichetta musicale indipendente nata a Treviso, Scuola di musica “Thelonious Monk” di Mira (VE) studio_15 design di Preganziol (TV).
La rassegna rientra nel programma del circuito Festival plurale della Provincia di Treviso, RetEventi Cultura, ed è quest’anno dedicata al sassofono, strumento che incarna meglio di ogni altro il suono del jazz. Lo stesso fiume Sile ricorda proprio la forma di questo strumento, che dunque diventa per l’occasione un grande “sassofono ad acqua”, metafora e titolo di quest’edizione; lungo il suo percorso le storie, le tradizioni, le idee si trasformeranno in figura e suono, e si lasceranno vivere e ascoltare nelle sere d’estate.
Il programma coinvolge sette comuni appunto, in cui si terranno otto appuntamenti gratuiti con il jazz, “primo attore” del e nel territorio. I musicisti ospiti provengono per lo più dal Triveneto, e in questo territorio continuano ad operare sia sul piano didattico sia su quello artistico ed espressivo. Otto concerti per un viaggio che porterà trevigiani e non, ogni venerdì e per due mesi, a scoprire nuovi modi di declinare la musica improvvisata. Ciascun live avrà infatti proprie peculiarità, così come sono diversi anche i sette spazi attraversati dal Sile.

 

Roberta Faccani, dopo i matia bazar racconta il suo “stato di grazia” .

GiovedĂŹ 23 Maggio 2013 14:36

Roberta Faccani, dopo i matia bazar racconta il suo “stato di grazia” .Un cd per racchiudere un difficile percorso di vita e la luce interiore ritrovata. Così Roberta Faccani, sostenuta e affiancata dal suo Manager e produttore Nando Sepe ha deciso di utilizzare un linguaggio a lei vicino per raccontarsi e presentare la propria visione della vita e dei suoi molteplici aspetti. 13 tracce che compongono “Stato di Grazia”, il nuovo album distribuito “on line” sui maggiori store digitali, e che offrirà la possibilità di scaricare anche solo uno dei 13 brani che lo compongono.
Dopo i Matia Bazar e a partire dal 2012, Roberta Faccani ha deciso di riappropriarsi di una propria identità artistico-cantautoriale e di convogliare tutta l’energia all’interno dei propri pezzi, dei quali ha composto testi e musiche, oltre a darne la voce.
Un strada in salita: così può definirsi il percorso che ha portato la Faccani a realizzare “Stato di Grazia”. 13 brani mediante i quali l’artista anconetana ha dato sfogo ad ogni emozione. Donna sensibile e ribelle, non incline alla moda e al momento, rock nel cuore, ma motivata da una grande fede, ha nel tempo deciso di formare e farsi affiancare nei live dalla Mata Band, il gruppo che da circa un anno la accompagna in tour. Sostenuta dal Manager Nando Sepe, che l’ha definita come ''la voce intramontabile del vero rock>, Roberta Faccani ha ricordato che : <"Stato di Grazia" è il raggiungimento della "quiete dopo la tempesta", del rinnovamento e della luce ritrovati dopo un periodo sicuramente di grande sofferenza e buio esistenziali''.
Un percorso artistico che può esser compreso solo ascoltando i brani che compongono l’ultimo dei suoi lavori e leggendo la spiegazione che la stessa artista da: poche righe ma, in prefetto stile Faccani, cariche di pathos.
Ognuno dei singoli brani è il frutto di un momento di sofferenza seguito da una presa di coscienza, più o meno serena. Ad esempio “La sentenza”, ottavo brano dell’album- spiega la Faccani- vuole esser un "manifesto" per tutti coloro che vivono un disagio, una lotta continua nella mente: "combattere i propri mostri", la propria "follia alienante" e le "ancestrali paure". Vuol dire cercare di cambiare un destino a volte beffardo e apparentemente segnato senza sbocchi, "il Karma" più o meno pesante da portare senza però perder mai la voglia totale e indefessa di vincere ogni limite con positività e determinazione, abbattendo coraggiosamente tutti i muri fino all'ultimo dei nostri giorni.
I brani che compongono “Stato di Grazia”, cd prodotto dalla Triacorda, sono stati arrangiati dal maestro Mauro Paoluzzi , mixati direttamente a Londra da Steve Lyon e pre prodotti dalla Faccani con la collaborazione di Giordano Tittarelli

 

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