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I prigionieri italiani di Emergency " visitati da Iannucci e Glaentzer " : rassicurate le famiglie


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Italiani detenuti a Kabul Kabul. Oggi. L'ambasciatore italiano Claudio Glaentzer e l'inviato di Frattini M. Iannucci hanno incontrato i tre volontari tenuti ancora in stato di prigionia dal Governo afghano la nota della Farnesina dichiara " i tre hanno tenuto a ringraziare il Direttore della struttura per il trattamento finora loro garantito ed il governo italiano per l'attenzione con cui sta seguendo la vicenda..Durante l'incontro durato circa un'ora -continua la nota- gli inviati del Governo italiano ha potuto appurare le buone condizioni di salute di cui godono i tre connazionali Il ministro Frattini ha provveduto ad informare le famiglie dei tre italiani dell'incontro rassicurandole del loro stato di salute e detenzione". Marco, Matteo Pagani, e Matteo D. si troverebbero in una struttura detentiva nei pressi della capitale afghana rinchiusi in celle separate. Lo stato d'animo dei tre in realtà sta peggiorando, rivelano fonti di agenzia stampa, data l'incertezza della loro sorte. I volontari hanno testimoniato di essere stati trattati bene, di non aver subito violenze fisiche ed avrebbero chiesto ai diplomatici italiani di rassicurare le famiglie.

L'avvocato Afzal Nooristan collaboratore sul posto della diplomazia italiana ed esperto di diritto internazionale ha dichiarato questa mattina a Kabul:" Nei confronti dei tre operatori italiani di Emergecy arrestati in Afghanistan sono stati violati tre principi del codice penale afgano e la loro detenzione è illegale:Le tre persone in stato di detenzione - ha affermato - non hanno potuto chiamare l'esterno, contattare la famiglia, come è loro diritto. Non hanno potuto nominare, nè parlare con un avvocato e non sono neppure state formalizzate le accuse contro di loro. Al momento non sappiamo di cosa sono accusati veramente".

Kayenna News

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