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OSTAGGI DI SILVIO


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Ostaggi di SilvioSe qualcuno poteva pensare di essersi liberato di Silvio Berlusconi dopo la sconfitta elettorale e, soprattutto, la prima condanna in giudicato, dovrà cambiare rapidamente idea.

Infatti l’ex premier è ben lungi dal darsi per vinto e tiene in ostaggio il Paese.

Proprio così, l’Italia è ostaggio di Silvio Berlusconi e dei suoi peones.

Il Governo in carica non fa altro che parole, parole al vento che si infrangono contro i ricatti del Pdl che pretende che la legge nel caso del suo leader sia più uguale che per tutti gli altri.

Sono già state presentate innumerevoli soluzioni alla decadenza ed incandidabilità di quello che attualmente risulta un condannato in via definitiva ed in quanto tale impresentabile.

A nulla valgono le leggi di questo Paese?

La pretesa che milioni di voti legittimino una persona in barba delle sue comprovate malefatte è anticostituzionale e contraria alle leggi dello Stato e quindi mal si capiscono i tentativi perpetrati anche da esponenti del PD e dal Presidente della Repubblica di trovare a tutti i costi una soluzione al problema di un privato cittadino condannato dalla Giustizia.

Ultima la memoria difensiva di giuristi e costituzionalisti di parte.

L’unica sarebbe la grazia, ma così ammetterebbe, chiedendola, la sua colpa.

L’Italia ha la necessità di essere governata, e non da una compagine così composita come quella attuale dove ognuno può permettersi di porre veti e fare il prepotente.

Piuttosto che trascinarsi in questo modo sarebbe meglio tornare alle urne e dare voce al popolo, il quale potrebbe anche cambiare radicalmente opinione e partorire una maggioranza.

Una maggioranza scevra da ricatti. Scelta in base a programmi seri e non promesse sfavillanti che o non possono essere mantenute o rovinano sempre più i conti della nazione.

Gli italiani non possono continuare ad aspettare che il Cavaliere risolva i suoi problemi personali, abbiamo già buttato via i precedenti venti anni, non possiamo permetterci di buttarne via un altro.


RR

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