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Mediatrade, Silvio Berlusconi condannato e interdetto dai pubblici uffici


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Il 9 aprile 2010 i pubblici ministeri della Procura della Repubblica Milano formalizzarono la richiesta di rinvio a giudizio per Silvio Berlusconi, con l'accusa di frode fiscale e appropriazione indebita. Rinviato con lui anche il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il vice presidente del gruppo Piersilvio ed altre 9 persone tutte accusate di frode fiscale. Secondo i pubblici ministeri, la frode fiscale sarebbe ammontata ad 8 milioni di euro circa, cifra evasa dal fisco italiano e per di più dirottata in "fondi neri" cioè occulti destinati a beneficiari di famiglia.

Come fece ad arricchire se stesso ed i suoi due figli di primo letto, Piersilvio e Marina, quel geniale Deus ex machina di Berlusconi senior? Facendo rilevando dalle major americane (parliamo di Hollywood) i diritti televisivi e rivendendoli a Mediaset con intermediazioni atte a farne lievitare il prezzo. I diritti cinematografici venivano così prima gonfiati e poi prontamente acquistati, la differenza finiva su conti esteri.

Oggi, al termine di quattro lunghi giorni di camera di consiglio, l'ex Premier italiano è stato ritenuto colpevole di frode fiscale per 7,3 milioni.

Condannati con lui a  3 anni e 8 mesi l'ex dirigente del gruppo Fininvest Daniele Lorenzano e ad un anno e due mesi Gabriella Galetto, dirigente e responsabile Finivest in Svizzera all'epoca dei fatti.

Condannato a tre anni di carcere anche il complice e "socio occulto" di Berlusconi, il produttore Frank Agrama ritenuto "mandatario" in funzione di Berlusconi nell'ambito di questo sistema di compravendita drogata dei diritti televisivi e cinematografici da parte delle aziende di proprietà di Silvio Berlusconi e famiglia. Assolto con formula piena Fedele Confalonieri

Oltre alla pena detentiva i quattro dovranno versare 10 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate a titolo di provvisionale, cioè di risarcimento: è quanto stabilito oggi dalla sentenza letta da Edoardo D'Avossa il giudice che ha presieduto la corte della prima sezione penale del Tribunale di Milano.

Berlusconi Silvio è stato interdetto dall'esercizio dei pubblici uffici per cinque anni e dagli uffici direttivi delle sue imprese per tre anni. Nessuno dei condannati andrà però in carcere, avendo usufruito della legge 241 del 2006, quella sull'indulto.
I legali dell'ex Premier Ghedini e Piero Longo si sono detti inoltre interdetti per la straordinaria circostanza... tanto che si aspetterebbero un doveroso "annullamento del processo".
Doveredicronaca

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