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Berlusconi, Minzolini, Di Pietro e l'inchiesta di Trani.


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Berlusconi La scorsa settimana "Il Fatto Quotidiano" ha riferito di ripetute telefonate tra Berlusconi, il direttore del Tg1 Augusto Minzolini e il commissario dell'Agcom Giancarlo Innocenzi; queste intercettazioni secondo l'avvocato del Premier e parlamentare del Popolo delle Libertà non avrebbero mai dovuto trapelare, per cui "il cittadino"  Berlusconi, pretende che si sappia come sia potuto accadere che delle "talpe" abbiano fatto trapelare "conversazioni private sul servizio pubblico". Ha davvero detto cosi'.
Si tratterebbe però in realtà di rivelazione del segreto d'ufficio reato punibile dal codice di procedura penale.
Oggi il Ministro della Giustizia Alfano dovendosi occupare ancora una volta del problema Berlusconi ha detto: "Le aspiranti talpe devono sapere che i magistrati le combattono e che non è possibile violare le regole di riservatezza del segreto istruttorio impunemente".
La Guardia di Finanza di Bari nell'indagare su altro (carte di credito, questioni finanziarie...) intercetto' poco tempo fa telefonate in cui il nostro Presidente del Consiglio avrebbe "premuto" sul direttore del Telegiornale della rete ammiraglia della RAI: il Tg1.
Le pressioni avevano come oggetto la richiesta di evitare l'andata in onda delle trasmissioni a lui più  indigeste : "Ballarò'" ed "Annozero" e la richiesta di eliminazione dal video del nemico di una vita, Antonio Di Pietro. Il Premier avrebbe poi insistentemente chiesto di risolvere "il problema". Il direttore avrebbe accettato...il resto e' storia d'oggi.

Domani intanto il giornalista e conduttore Michele Santoro sarà interrogato come persona informata sui fatti.
Queste ed altre intercettazioni sarebbero poii finite in un fascicolo della procura di Trani...che avrebbe aperto un'inchiesta al riguardo.
Oggi Silvio Berlusconi ha dato mandato ad i suoi legali, tra cui l'amico e collega Niccolo' Ghedini, di sapere se e' o non e' indagato, come ritiene essere nel suo pieno diritto di cittadino.
l'Italia dei Valori intanto ha organizzato un presidio davanti al Tribunale di Trani per protestare contro l'iniziativa del ministero Di Grazia e Giustizia di mandare ispettori ministeriali per vigilare sul lavoro della Procura e per accertare tra l'altro l'eventuale abuso dello strumento spionaggistico telefonico da lui classificato come: "intercettazioni a strascico...."; ma il ministro Angelino Alfano rassicura anche: "Gli ispettori non vogliono interferire nell'inchiesta, che se c'è deve andar avanti(..), ma credo che sia un servizio utile alla giustizia, se si accerta come delle talpe abbiano potuto fare filtrare delle notizie sui giornali...fatto questo che viola non già la legge che a breve approveremo, ma anche quella che già c'è..." ha detto.

DDC


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