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Regalino da 900mila euro per una casetta con vista colosseo, ma Scajola oppone resistenza...


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Il ministro Scajola e storie di corruzione Il Ministro "senza colpe" spera nel "giorno della chiarezza".

Claudio Scajola si dice  senza colpe  a proposito della presunta corruzione che sarebbe avvenuta da parte dell’imprenditore Diego Anemone.
Corruzione consistente in 900mila euro utilizzati poi dal Ministro per lo Sviluppo Economico per comprarsi una bella casa a Roma ( 200 mq circa). La questione dei famosi ottanta assegni con cui avrebbe pagato é stata confermata sia dal braccio destro di Anemone ( tale architetto Zampolini), sia dalle ex proprietarie di casa, le signore Papa, due sorelle. Ora, il dispiego di testimonianze di questi giorni "potrebbe anche indurre ad ipotizzre" che da parte di chi lo avrebbe protetto usato e voluto fin'ora..., si sia forseinteso far scattare anche per il povero Scajola (come fu per Di Girolamo), l'ora X, cioè quella dell'addio...: ma lui, il "buon ministro dei lavoratori" non se ne vuole proprio andare o comunque non per questo:
«Non ho alcun problema a raccontarle la verità!!!.. Sono assolutamente certo che nessuno può aver detto questo, perché non è vero!».

Il ministro Scajola nell'agguerrita difesa di se stesso si é detto anche "pronto ad un faccia a faccia con chi ha fatto queste affermazioni sostenendo la  tesi della corruzione (esrtemamente verosimile e prevedibile tra l'altro date una serie di circostanze...).  Il Ministro racconta quindi di aver pagato solo con un mutuo acceso con il Banco di Napoli, mutuo che intende dimostrare di pagare ancora.
Tutto il resto per Scajola sarebbe solo gossip e diffamazione...ed egli ora si augura solo che arrivi  presto il "giorno della chiarezza" a qualunque costo. Di Girolomo invece si arrese ai capi e.... pianse anche.

ddc

doveredicronacaâ„¢

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