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Manifestazione Fiom, il grande corteo poi l'ultimo discorso di Guglielmo Epifani.


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Corteo Fiom Parla Epifani "Aumentano i disoccupati ed è difficile risolvere i casi di crisi aziendale, se non c'é un impegno del governo e se le imprese approfittano della crisi per ridurre i diritti" ...Questi sono solo alcuni dei contenuti al centro del primo intervento di Guglielmo Epifani alla manifestazione Fiom di oggi.

Roma. Circa 500.000 i metalmeccanici e gli altri protagonisti della manifestazione che si sta svolgendo per le vie del centro in questo momento nelle Capitale. La "meta" del corteo è  piazza San Giovanni. Qui è in procinto di parlare il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani."Il paese sta rotolando, da mesi è lasciato a se stesso. C'è una situazione sociale molto pesante che richiede un cambiamento profondo delle politiche economiche": ha già affermato il segretario generale Epifani, arrivando in piazza della Repubblica all'inizio della manifestazione nazionale organizzata dalla Fiom.
"Siamo in piazza per i diritti, il lavoro, per il contratto. Un contratto senza deroghe", ha detto Epifani, sostenendo inoltre come a suo avviso il modello Pomigliano debba essere superato con un accordo che garantisca investimenti e occupazione, ma anche diritti.
La assoluta necessità di ricongiungimento tra lavoratori e aziende, il rispetto e la promozione da parte di quest'ultime del potere d'acquisto dei salari dei dipendenti,  il ruolo del sindacato ai fini dell'efficacia delle trattativa azienda-dipendenti sono alcuni dei punti fermi intorno al quale ruota il discorso di Guglielmo Epifani. "Sono troppi i cassaintegrati italiani, troppi" afferma ed il segretario della Cgl uscente fa notare che " non è catastrofismo , ma realismo " ...
Alla guida del foltissimo corteo pacifico di oggi c' erano proprio le tute blu della Fiat provenienti da Pomigliano, da Castellamare e da Termini Imerese e con loro in testa a questa sfilata: i tre operai di Melfi licenziati da Fiat e riassunti grazie all'intervento della magistratura. Cisl e Uil non hanno patrocinato la manifestazione disattendendo  tutte le aspettative dei lavoratori alla radice: non opponendosi alla prevaricazione dei diritti dei dipendenti in primis. La Cgl invece "non lascerà sola la Fiom in questa battaglia - dice il segretario- aggiungendo che ci si dovrà "battere per riconquistare un tavolo di trattativa perché non esiste in Europa -afferma- la possibilità che il più grande sindacato non possa svolgere fino in fondo la sua forza contrattuale". Non la manda a dire ai colleghi sindacalisti. Rivolgendosi al Governo poi esorta: "La si smetta di far pagare alle fasce più deboli il prezzo della crisi". Epifani determinatissimo rilancia la battaglia per" il futuro del Paese" nonostante il suo saluto finale come segretario (ma affermando che non abbandonerà mai la Cgl risorsa fondamentale per il diritto dell'Italia a crescere...) e dà appuntamento a tutti i lavoratori, ai precari, ai cassintegrati al 27 novembre con la grande manifastazione confederale "per far valere le nostre richieste e le nostre proposte" conclude.
                                                       

Guglielmo Epifani da piazza San Giovanni:
                                                                        
                                  
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