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LA BANALITA' DEL MALE: Gip Papillo convalida arresto Rasero.


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No alla violenza sui bambini Ieri. Il Gip di Genova Vincenzo Papillo ha convalidato l'arresto per Giovanni Antonio Rasero e la compagna, madre del bambino di 8 mesi massacrato dai due lo scorso lunedì notte. Il Gip ha deciso così per il pericolo di reiterazione del reato.

Antonio aveva sbattuto la testa del piccolo contro una superficie dura, pare, anche un'altra volta prima di quella notte.

Ieri il racconto della banalita' del male con cui si uccide un bambino che piange... perché?...perché i due hanno "perso la capacità di autocontrollo...(..).per frustrazione e insoddisfazione....insofferenti al pianto del bambino digiuno..(...)

In un "crescendo di irritazione, insoddisfazione e violenza" due individui hanno ammazzato il piccolo Alessandro, 8 mesi, perché "stizziti per un mancato rapporto sessuale, infastiditi dal pianto di un bimbo che non mangiava da oltre dieci ore e storditi dalla droga, la cocaina". Queste le parole del gip, che prosegue facendo riferimento ad una situazione di "esasperazione (...) in momenti successivi con condotte a intensità crescente di cui non sono stati in grado di comprendere la gravità". I due "usarono violenza nei confronti di Alessandro, dal morso al pizzicotto, allo scuotimento, fino ai colpi inferti in testa per indurlo al silenzio".
Nell'ordinanza di ieri è citata la testimonianza di un amico di Katerina presente ad una scena accaduta nel bagno della loro casa due settimane prima. M. racconta: "ho sentito un rumore ed ho avuto l'impressione - dice il testimone -  che Antonio stesse sbattendo il piccolo contro la parete, così mi sono alzato e ho aperto la porta. Antonio rideva, aveva in braccio Alessandro, nudo: gli aveva fatto una cresta con i capelli bagnati...(..)..l'ho tolto dalle sue mani e coperto con un asciugamano". Il compagno della madre dunque avrebbe sbattuto il cranio del piccolo contro una superficie dura, già una volta... o forse chissà quante altre volte in cui in casa, però, non c'era nessuno: solo Alessandro a subire, subire fino alla fine. I due delinquenti e malati ora restano in carcere grazie all'ordinanza di ieri. Il dolore per questo bambino è immenso e infinito al solo pensiero di quanto avrebbe ancora sofferto, se non si fosse "salvato morendo"; quante torture avrebbe ancora subito se fosse sopravvissuto anche stavolta? A meno che...chiunque sapesse, non avesse parlato, un po' prima.
Assunta Di Vito

Doveredicronaca


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