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Emergenza vulcano islandese, nel caos i voli e l'economia.


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vulcano islandese crisi economica Oltre all'Eyjafjoell, sta eruttando come si temeva anche il più grande vulcano islandese, l’Hekla. 

I geofisici islandesi fanno sapere che l’eruzione e la colonna di ceneri sono "nettamente diminuite" rispetto a mercoledì scorso. Questo perchè il servizio meteorologico islandese ha rilevato che l' eruzione lavica possiede una scarsa presenza di acqua, fenomeno che ha avuto come conseguenza immediata un sensibile calo di produzione della cenere. I crateri dunque non starebbero più producendo quello stesso vapore a grande pressione in grado di sbriciolare il materiale vulcanico nella nube che ha provocato tanti disagi al trasporto aereo

Le conseguenze dell'eruzione del vucano hanno però invaso l'Europa, intanto, diventano ogni giorno sempre più drammatiche: i singoli stati stanno cercando di limitare i disagi ai propri cittadini. Il Regno Unito sta mobilitando tre navi della Royal Navy per assistere i 150.000 britannici in difficoltà; l'annuncio è stato fatto da Gordon Brown, questa mattina: "Siamo di fronte a uno dei più gravi eventi nella storia dei trasporti , con enormi ripercussioni finanziarie e umane, e faremo tutto quanto in nostro potere per aiutare il nostro popolo", ha sottolineato il primo ministro britannico. La cenere vulcanica islandese ha costretto alla chiusura gli aeroporti di mezza Europa, lasciando a terra migliaia di passeggeri ma anche tonnellate di merci; anche se è ancora presto per trarre conclusioni, che dipendono da quanto tempo si prolungherà la situazione, ciò che è già chiaro e il suo impatto negativo sull'economia globale che potrebbe provocare ulteriori arresti alla già debole crescita.

I settori economici più colpiti dal caos aereo sono, oltre alle stesse compagnie aeree con una perdita di circa 200 milioni di euro al giorno, le imprese turistiche, che sono state costrette a cancellare migliaia di prenotazioni, l'importazione e l'esportazione di fiori e di prodotti deperibili come alcuni tipi di frutta, verdura carni e pesce. La crisi ostacola anche i viaggi d'affari, alcune operazioni finanziarie, limitando lo sviluppo delle industrie che dipendono dall'import-export di prodotti, come la telefonia mobile e il settore farmaceutico. Il costo che i cittadini di tutto l'Occidente stanno già pagando Ã© notevole.

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