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la Biro Labirinto

 

Ave Maria

Sabato 11 Maggio 2013 12:48


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Ave Maria,
piena di grazia il Signore è con te;
Madre divina,
prega per noi peccator.

A Te, pietosa Vergine
si leva una preghiera:
com'angelo dal cielo
conforta il nostro pianto;
le voci dell'amore
infondi al nostro cuor.

E nel dolore e nella morte
discenda un balsamo dal ciel consolator!
Madre, pietosa Vergine,
prega per noi peccator.

Giuseppe Stolfi


Questa Poesia-preghiera, doveva essere pubblicata qualche settimana fa, per motivi vari la pubblicazione su la Biro Labirinto è stata rimandata, oggi più che mai diventa tributo ad una persona speciale che ha intrapreso qualche ora fa il suo viaggio verso il cielo. Lo facciamo attraverso una sua composizione, affinchè sia levato verso l'alto un canto d'accompagnamento. (...) E nel dolore e nella morte discenda un balsamo dal ciel consolator! (...)
Siamo ben lieti di aver ospitato le tue Poesie, uomo di incomparabile cultura e sensibilità, instancabile tramandatore di conoscenza, ironico, enigmista, musicista, letterato, persona unica e insostituibile, con affetto ti ringrazio per tutto quello che sei riuscito a condividere con noi tutti.

                                                                                                                          Valeriano e Luigi

Spartito di Giuseppe Stolfi






 

Lucha sin fin!

Lunedì 22 Aprile 2013 09:50

                                                                                                                         ad ( A.M.M.)

Lucha sin fin è il sole

sulle brutture del giorno andato

è il grido

di un bimbo non nato

Lucha sin fin è un pugno

alzato verso un oppressore

è la lotta

in difesa di un’idea

è il cibo

che riempie il piatto

ancora un giorno

Lucha sin fin

è la sabbia

che combatte la risacca dell’onda

Lucha sin fin

è una gemma nel freddo

precorrendo la primavera

Lucha sin fin

è il giorno dopo Hiroshima

Lucha sin fin

è l’equilibrio di Venezia

Lucha sin fin

è non staccare mai la spina

Lucha sin fin è un battito

da insediare in ogni petto

Lucha sin fin

è abbandonare i difetti

Lucha sin fin è la memoria

in ogni angolo di strada

in cui si è persa una vita

Lucha sin fin

due mani che si stringono

dividendo l’andare e oltre

Lucha sin fin

è arginare la nostalgia

di dieci interminabili giorni 

Lucha sin fin

è la forza del tuo sorriso

è dormire separati

mentre braccia affamate

bramano stringendo il buio

Lucha sin fin

TU

pura nobile mia.


      Valeriano Forte

 

A Lei e a Dio

Lunedì 24 Dicembre 2012 10:05

Auguri di un sereno Natale sempre nei vostri cuori!

Ho avuto il tempo di riassettare l’anima
in un giorno di dicembre stanco andato
mi sono perso tra le strade inutilmente
per ritrovarmi ad un angolo abbracciato
in un momento interminabile a precipizio


La notte sanguina e brucia e il mattino presto chiama
tutte le parole non dette fluttuano per pioggiare lontano
Hanno rimesso il tetto alla mia casa gli attimi soli
come un coperchio di un sarcofago di pietra fredda
l’ossigeno rimane poco e il corpo lo sa bene e teme

E costruisco reti ancora e cucio miei brandelli
con parole accompagno il nemico fuori ed esco
lasciando le chiavi a Te per non ritrovare il vuoto
perché anche se ho sbagliato tirando il buio a mano
come un sipario sordo durante lo spettacolo del cielo
innalzami ancora tra le nuvole e oltre il blu e altro

Mettiamo le paure in una scatola di fiori secchi
accarezziamoci ancora mentre il tempo fugge
portiamo il mondo fuori a rotolare su stole di seta
e tende colorate e  leggere verso il mare calmo
spiri il vento sulle vele della gioia si rassereni il cielo.

                              Valeriano Forte

 

A mia nonna

Venerdì 02 Novembre 2012 11:51


Mia nonna è stata un pezzo di novecento
mia nonna è stata il cinema in bianco e nero
mia nonna è stata Donna
mia nonna è stata una canzone
«Parlami d’Amore Mariù»
mia nonna è stata Mamma
mia nonna è stata una vittoria muta
mia nonna è stata il coraggio
mia nonna è stata una crocifissione
mia nonna è stata un fiore tra il grigio della strada
mia nonna è stata una luce accesa in una cucina
mia nonna è stata una Moglie del dopoguerra
mia nonna è stata un bel racconto
mia nonna è stata la pazienza
mia nonna è stata una cattedrale
mia nonna è stata una carezza nel buio
mia nonna è stata un sogno d’Italia infranto
mia nonna è stata una lotta senza una Rivoluzione
mia nonna è stata una Ragazza ingenua
mia nonna è stata un costume intero
mia nonna è stata un sapore scomparso
mia nonna è stata una sigaretta dimenticata
mia nonna è stata un faro e un porto
mia nonna è stata una spiaggia non calpestata
mia nonna è stata una scogliera fiera
mia nonna è stata una mano attenta
mia nonna è stata un cielo spentosi
in una notte d’inverno e di regali.

              --Valeriano Forte--

 

I miei ottanta

Mercoledì 24 Ottobre 2012 16:53


Sull'Olimpo del mio Io,
sono solo con i miei ricordi,
fuori da ogni bassa brama,
da ogni colpevole intento;
ligio solo a ciò che è bello,
che è puro e che mi isola
da un mondo cattivo.
Guardo dall'alto chi indugia
in un falso piacere,
chi edifica il suo male
su un colpevole intento,
chi distrugge se stesso
proprio nel suo sentirsi più forte.
O mondo, tu vai alla rovina
proprio quando fallisci l'intento
di una stolta grandezza.
Io mi isolo in un quieto fluire,
ma non senza una cocente lacrima.

                Giuseppe Stolfi


Quando declina il roseo dei tramonti...


Quando declina il roseo dei tramonti
nel nero pianto, piena di passione,
lascia Selene il seggio e va tra i monti
a baciare Eudimione.

Scende dal trono a rimirar l'amante
dormente nella grotta e tien sospesi
i palpiti nel petto suo anelante,
mentre radi, ma accesi


d'eguale amore, in solitario canto
si celano altri amanti, al tenue raggio
della vigile Dea e al dolce incanto
di una sera di maggio.

                      Giuseppe Stolfi

 

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