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Sono indignato

LUCA CORDERO DI MONTEZEMOLO SCENDE IN PISTA

Mercoledì 23 Maggio 2012 08:25


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Dopo la discesa in campo nel 1994 di Silvio Berlusconi ecco la discesa in pista di Luca Cordero di Montezemolo, il quale sta preparando il suo ingresso in politica per le prossime elezioni del 2013.

In effetti si sentiva proprio la mancanza di un altro imprenditore come leader politico.

Da dove questa necessità di schierare la sua Italia Futura alle prossime elezioni?

Probabilmente a causa del vuoto politico che è venuto a crearsi con la debacle alle elezioni amministrative del Pdl di Angelino Alfano nello schieramento di centro destra.

Quindi per colmare questo vuoto il presidente della Ferrari si espone direttamente, promettendo di non accettare inciuci, ma con il proposito di catalizzare intorno a se quella massa di elettori moderati scontenti orfani delle mirabilanti promesse del Silvio nazionale.

Ovviamente tale mossa servirà anche a cercare di frenare la crescita del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo che ha sorpreso tutti nell'ultima tornata elettorale.

Gli italiani sentivano proprio la necessità di un ulteriore compagine politica.

RR

 

MINISTRO PASSERA: NUOVE INFRASTRUTTURE PER 100 MILIARDI

Venerdì 18 Maggio 2012 14:03

Il ministro Corrado Passera ha oggi dichiarato che si stanno sbloccando lavori infrastrutturali per 100 miliardi di euro che potranno creare 120000 nuovi posti di lavoro oltre alla stabilizzazione di altri 280000.

Si tratterebbe di opere con fondi non solo statali, ma anche di privati ed europei che si sbloccherebbero a seguito di una semplificazione delle procedure burocratiche onde ridurre i tempi di approvazione dei progetti.

Tale sblocco si rivelerebbe molto importante per la crescita poichè sarebbe circa il 5-6% del PIL.

Diciamo che sembra una buona notizia anche se, prima di festeggiare, si deve aspettare e verificare che effettivamente le opere vengano messe in atto, anche perchè le stesse dichiarazioni si erano sentite anche con i precedenti Governi e poi il tutto era caduto nell'oblio.

Un'altra speranza è che le opere non finiscano nelle mani dei soliti noti che invece di impegnarsi a realizzarle si preoccuperebbero solo di come far lievitare i costi, lasciandole incompiute.

Questo significherebbe che l'Italia sta veramente cambiando.

RR

 

LA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA E' LA PIU' VECCHIA D'EUROPA

Giovedì 17 Maggio 2012 10:51

LA CLASSE DIRIGENTE ITALIANA E' LA PIU' VECCHIA D'EUROPA 67 anni per i manager delle banche edi vescovi in carica, 64 anni per il Governo, 63 anni per i professori universitari, 61 anni per le partecipate statali, i più giovani sono i manager delle aziende quotate in borsa con 53 anni, queste le medie d'età della classe dirigente italiana che complessivamente si attesta a 59 anni.

L'Italia è un paese di vecchi?

Diciamo piuttosto che è un Paese in mano ai vecchi, legati saldamente alle poltrone del potere e poco propensi a lasciare spazio alle nuove generazioni.

Il nostro Presidente del Consiglio ha 69 anni ed il suo predecessore 76, i ministri più giovani hanno 57 anni, questi dati stridono fortemente se confrontati con quelli delle altre democrazie europee a partire dalla Gran Bretagna dove gli ultimi quattro primi ministri all'atto della nomina avevano tra i 40 ed i 50 anni.

Le ultime due legislature hanno visto eletti in Italia solo due under 30, nell'attuale uno, e su 630 parlamentari solo 47 hanno meno di 40 anni, mentre ben 157 ne hanno più di 60.

Cosa comporta tutto ciò?

Una scarsa attenzione per le nuove tecnologie, vecchie politiche economico-finanziarie già ampiamente fallite altrove, un insegnamento obsoleto nelle università.

Personaggi che dovrebbero fare i nonni già da anni continuano ad occupare posti di responsabilità solo per non rinunciare ai lauti guadagni che comportano, tenendo il piede in più scarpe e chiudendo ogni opportunità ai più giovani.

Se la nostra società vorrà rinnovarsi ed uscire dalla profonda crisi in cui questi personaggi l'hanno precipitata, dovrà necessariamente riuscire a rimuoverli. Solo con un profondo cambiamento l'Italia potrà ripartire e rinnovarsi.

RR

 

PIL 1° TRIMESTRE 2012: -0,8%

Martedì 15 Maggio 2012 11:25

Ancora in calo il PIL italiano. Nel primo trimestre del 2012 il dato è stato del -0,8% con un calo annuale dell' 1,3%.

L'economia italiana non andava così male dal 2009 e questi dati altro non fanno che confermare quanto la stessa sia in uno stato di recessione profonda dal quale non riesce a venir fuori, molto probabilmente proprio grazie alla politica economica del Governo in carica che tende a reprimere, con il suo rigore, anzichè far crescere il Paese.

Infatti il famoso decreto CresciItalia, come da noi già profetizzato, non ha portato alcun miglioramento, mentre il SalvaItalia ha portato solo depressione.

Quindi a cosa sta servendo il Governo tecnico?

Solo a drenare le tasche degli Italiani, colpendo soprattutto coloro che già avendo poco, diventano impossibilitati a spendere.

Tutti oramai sanno che l'unico modo per far ripartire l'economia e la produzione industriale è rimpinguare il portafogli delle famiglie, cosa che invece l'attuale Governo si guarda bene dal fare e difatti cosa sta studiando adesso?

Sta cercando di colpire il welfare assistenziale, con la variazione dei parametri di calcolo degli ISEE, ovviamente peggiorativi per i cittadini, in modo da togliere ulteriori aiuti alle famiglie ed ai bisognosi, spacciandoli per una falsa equità, neanche Monti fosse Robin Hood.

Il problema è che senza una vera politica di ripresa non si viene fuori dal circolo vizioso che si è creato.

Aumentando le tasse in maniera smisurata si è depressa la capacità di acquisto della popolazione e non acquistare significa non vendere e non vendere significa non produrre, non produrre significa chiudere per molte imprese e la chiusura di queste significa nuovi disoccupati privi di possibilità di spesa.

E lo stesso può dirsi per ristrutturazioni edilizie, vacanze ecc...

Qualcuno potrebbe obiettare, ma il Governo deve mettere a posto i conti.

E' vero però avrebbe potuto agire sugli sprechi in maniera molto più corposa di ciò che sta facendo. Non una parola sui costi della politica, sul finanziamento dei partiti, sul finanziamento dei giornali, sulle consulenze, sugli incarichi plurimi nei consigli di amministrazione.

Nulla di nulla, solo tasse su tasse a chi non può sfuggirvi.

Di questo passo resteranno solo macerie.

RR

 

MONTI E I SUICIDI

Martedì 08 Maggio 2012 18:54

Il Presidente del Consiglio Mario Monti è intervenuto in merito al problema dell'elevato numero di suicidi che si stanno verificando in Italia a seguito della crisi economica che sta portando alla disperazione persone licenziate ed imprenditori in difficoltà economiche.

Il premier ha dichiarato, in risposta alle accuse di averli provocati con le sue leggi, che questi suicidi sono causa della crisi che è stata provocata da chi lo ha preceduto al Governo del paese e non dal suo esecutivo.

Caro Professor Monti, è sicuramente vero che il lassismo da parte del precedente Governo in merito alla crisi che attanagliava il Paese ha accentuato i problemi, ma è altrettanto vero che lei ed il suo Governo ci avete messo lo zampino con l'aumento della pressione fiscale a livelli insopportabili e soprattutto colpendo le classi più in difficoltà, prelevando con le Vostre tasse i soldi sudati sempre da chi non può sfuggire all'erario.

Non sarebbe stato meglio procedere al prelievo fiscale tramite una patrimoniale, che peraltro lei aveva promesso, tramite una tassazione delle transazioni finanziarie, ed un maggior prelievo fiscale per i più abbienti? Non era meglio passare ad un sistema fiscale a deduzione totale delle spese per i generi di prima necessità aumentando così il gettito IVA e prelevando più tasse dagli evasori?

Invece lei ha applicato il suo concetto di equità massacrando chi aveva già grossi problemi economici e non è ancora finita perchè nessuno ha ancora pagato l'IMU, infatti dopo il mese di Giugno sarà ancora peggio, per non parlare di come si arriverà alla fine dell'anno se aumenterà ancora l'IVA.

Quindi caro Professore non si nasconda dietro le responsabilità di chi l'ha preceduto, perchè lei ed i suoi ministri siete altrettanto se non più responsabili.

RR

 

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