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Paese che vai ... percorso che trovi ! Pedalando tra i Parchi di Veio e della Valle del Treja.


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foto di enrico campanelli.jpg In queste giornate afose, è difficile anche pensare di muovere un solo dito sotto il sole cocente. Eppure non è inconsueto incontrare sulle strade, dei coraggiosi ciclisti che sfidano le elevate temperature.

Il percorso proposto sul sito www.bicinatura.it da Enrico Campanelli, architetto per professione e ciclista per passione, si snoda tra i comuni di Campagnano di Roma, Mazzano Romano e Calcata, quest’ultimo in provincia di Viterbo.

Partendo dalla piazza principale di Campagnano di Roma si attraversa il nucleo antico, per poi imboccare a destra, alla fine del centro storico, una ripida rampa che scende verso la valle del Treja. Si prosegue costeggiando un piccolo corso d’acqua e, all’ombra della vegetazione ripariale, si attraversa un territorio in cui i campi coltivati si alternano a fasce di vegetazione spontanea più fitta, con la presenza di salici e pioppi. Si prosegue tra i campi verso nord-est, attraversando il fosso della Mola di Magliano (nei pressi c’è una deliziosa cascatella). Dopo una risalita a mezza costa si piega a sinistra verso Calcata passando sulla strada Magliano-Calcata, o prendendo una delle tante sterrate che lambiscono le più riposte aree archeologiche falische, come quella della tomba di Pizzopiede. In zona ci sono fonti e fontanili, adatti per una pausa rinfrescante nella penombra di una vegetazione rigogliosa e spesso fittissima.

Calcata, prima si intuisce, poi si staglia improvvisamente sulla rupe tufacea che la racchiude tutta. Il piccolo borgo ospita pochissimi residenti ed emerge dalla valle del sottostente fiume Treja, contornata da boschi verdissimi. La zona fu abitata fin dalla metà del II millennio a.C., come testimoniano i numerosi siti archeologici e le antiche grotte scavate nella roccia tufacea, ma quello che oggi è più evidente è la fortificazione medievale del piccolo abitato.

La struttura urbana è veramente suggestiva, una doppia porta ed una strada in salita costituiscono l’unico accesso al Paese, giungendo direttamente nella piazza, al centro dell’abitato. Il luogo della socialità, da cui si irradiano numerose stradine che portano tutte verso straordinari punti panoramici. Le abitazioni sono state costruite con il materiale ricavato scavando la roccia tufacea e le cavità risultanti sono state adibite a cantine e cisterne, che disegnano un fitto reticolo ipogeo. Vi si trovano numerose botteghe di artigiani e artisti.

Da Calcata si può scendere verso il fiume (sentiero 009), percorrendo prendendo successivamente il sentiero numero 019 del Parco (Fontejano), che costeggia il Treja quasi in piano, tra sorgenti e terrazzamenti, costruiti in passato per ospitare orti. Si attraversa poi la strada provinciale e si comincia a salire, sempre lungo il Treja, verso il centro storico di Mazzano Romano. All’ingresso dell’antico abitato si incontra il vecchio lavatoio del paese, con visi scolpiti in pietra alla base delle cannelle dell’acqua. Il borgo merita una visita, anch’esso come Calcata è costruito su uno sperone tufaceo a picco sul Treja.

Dopo la visita del borgo si scende al fiume e si attraversa il ponte sotto Mazzano, per risalire ed uscire dalla forra attraverso il sentiero numero 006 “Campagnano”, tornando così al punto di partenza. Il percorso si snoda per circa 30 km, il dislivello in ascesa è poco meno di 500 metri totali.
Roberto Sinibaldi 

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