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Cultura e spettacolo

Nada presenta il suo nuovo disco "Occupo poco spazio" tra canzone d’autore e un’energica anima punk

Domenica 16 Marzo 2014 16:12


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Nada presenta il suo nuovo disco “Occupo Poco Spazio†è il titolo del nuovo lavoro di Nada, uscito il 14 marzo per Santeria (distribuzione Audioglobe), un album che conferma un percorso artistico lontano dalle logiche meramente commerciali con il quale festeggia i suoi 45 anni di carriera.

E’ stato presentato in anteprima a Livorno il 9 gennaio, al teatro La Goldonetta, nell’ambito di un concerto applauditissimo con il quale ha chiuso le iniziative e gli eventi collegati alla fortunata manifestazione â€Sonata di Mareâ€.

Successivamente è stato pubblicato il primo singolo estratto “L’ultima festaâ€, in cui viene crudamente descritto, in maniera incisiva e ironica, il funerale di un mondo e di un Paese, il nostro, che danza sull’orlo del baratro. E la voglia di non rendersi complice: ‘Non m’invitare al funerale della stagione andata male, ché seppelliscono le idee e tutto resta sempre uguale. E se ti chiedono di me, digli che non ricordi bene….’

“Occupo Poco Spazio†affronta il jazz con il piglio del rock, la canzone d’autore con la leggerezza della poesia, unendo dolcezza e femminilità al piglio aggressivo di chi non si accontenta mai ma vuole sempre mettersi in gioco. Contiene anche un’energica anima punk che dà vita ad un pop colto e graffiante in grado di catturare chi ascolta.
Il disco, coraggioso e affascinante, prosegue il mix creativo tra canzone d’autore, rock’n'roll e letteratura di Nada Malanima. La cantautrice ha realizzato, ancora una volta, un’opera di grande intensità, in cui si fondono sia il richiamo alla tradizione musicale d’autore (su tutti Piero Ciampi) e lo spirito libero che la contraddistingue ormai da anni.

‘Ho cominciato a pensare al disco, commenta Nada, non appena concluso il precedente. Alla fine un paio di annetti ce li ho messi. C'è sempre il pensiero di dover fare sempre qualcosa. Soprattutto all'inizio, quando comincio a lavorare su materiale nuovo penso sempre che non riuscirò a scrivere niente. Per questo mi do anche orari e dei tempi di lavoro, non aspetto che l'ispirazione arrivi dal nulla perché a me non succede. Però poi mettendomi lì, magicamente succede qualcosa. E allora tutto va.’

‘Allo stesso tempo, è fondamentale - rivela - sapersi concedere dei momenti di raccoglimento per imparare ad ascoltarsi. Un po' come la donna dal volto coperto rappresentata sulla copertina del disco. Ma non è nascosta da una maschera, è più che altro un elmo. E' una donna che si guarda dentro, che per un attimo stacca con quello che c'è fuori. Per un attimo dimentica il clamore del bene e del male e si guarda dentro. Il suo centro.’

In questo nuovo capitolo, il quinto dall’ultimo cambio che le ha visto voltare definitivamente le spalle alla canzone leggera, racconta di storie intime, piccole e grandi, di amori appena sussurrati o silenziosi, di solitudini, di scelte di vita difficili in un mondo che sembra aver dimenticato il significato più vero della parola Anima.
‘Tutte queste canzoni sono un po' al femminile e raccontano di donne che non si nascondono, sono vere e si mettono in gioco. Alla luce senza mezzi termini. Ci sono i momenti però che il mondo non ti aiuta, che ti senti “sfatto come una polpettaâ€. In un mondo dove bisogna essere perfetti e giusti e se si hanno difetti si è poco interessanti, io credo invece che il potere dire queste cose naturali della vita sia più vero e reale. Mi piace raccontare tutto alla luce, senza mezzi termini.’

‘Allo stesso tempo, è fondamentale - prosegue - sapersi concedere dei momenti di raccoglimento per imparare ad ascoltarsi. Un po' come la donna dal volto coperto rappresentata sulla copertina del disco. Ma non è nascosta da una maschera, è più che altro un elmo. E' una donna che si guarda dentro che per un attimo stacca con quello che c'è fuori. Per un attimo dimentica il clamore del bene e del male e si guarda dentro. Il suo centro.

Suonato in presa diretta da una piccola orchestra di musicisti fra i più apprezzati nel panorama indipendente italiano, qui magistralmente diretti da Enrico Gabrielli, grande artista toscano e polistrumentista, che ha realizzato anche gli arrangiamenti.

‘Mentre scrivevo le canzoni, spiega Nada, mentre prendevano vita queste storie sentivo che avevo bisogno di sonorità un po' diverse, di qualcosa che interagisse con i pezzi. Ho cercato di mettere un po' di ordine nelle idee, provando anche con il computer. E mi sono resa conto che questa cosa funzionava e mi piaceva molto. Così ho chiamato Enrico Gabrielli che mi sembrava adatto al tipo di lavoro. E' un musicista con una formazione classica ma lavora con gruppi rock e ha un'ampia visuale sulla musica. Ci siamo scambiati le idee, gli ho dato il materiale che ha elaborato, a volte anche stravolgendolo. Ed è nata questa orchestrina che interagisce con le canzoni non fa solo atmosfere.’

Al disco partecipano alcuni dei migliori strumentisti italiani come – oltre a Gabrielli – Rodrigo D’Erasmo degli Afterhours, Luca Cavina dei Calibro35, Daniela Savoldi de Le Luci della centrale elettrica, e una ricca sezione di fiati. Suoni curati da Tommaso Colliva, e i migliori nomi del panorama indipendente italiano, come Alessandro Grazian, Rodrigo D’Erasmo e Roberto Dellera.

Il tour successivo alla pubblicazione, che la porterà in giro per l’Italia, partirà il 22 marzo. Presenterà dal vivo sia i suoi nuovi pezzi che quelli classici, sarà accompagnata da una formazione inedita: Francesco Motta, tastiere; Francesco Pellegrini, chitarre; Ugo Nativi, batteria; Tony Cattano, trombone e Luciano Turella, viola.

‘Non ci sarà tutta l'orchestra, conclude entusiasta Nada, saremo in formazione ridotta ma il disco sarà fedelmente riprodotto. Ci sarà una viola, un trombone che per me è un po' insolito. Ma non vedo l'ora perché cantare queste canzoni per me è una goduria.’

 

Lasciami entrare : il nuovo disco di Valerio Scanu dal pop interessante ed accattivante in bilico tra passato, presente e futuro

Mercoledì 12 Marzo 2014 15:59

Lasciami entrare : il nuovo disco di Valerio Scanu dal pop interessante ed accattivante in bilico tra passato, presente e futuro "Lasciami entrare": un titolo programmatico come invito ad essere accolto. La richiesta e la speranza di un artista, in questo caso di Valerio Scanu, che decide di mettere un punto sul suo passato discografico e ricominciare con nuova determinazione e convinzione.

Licenziatosi dagli ingranaggi ai quali doveva sottoporsi, stando con una major, e intraprendendo un percorso più autonomo nel decidere le proprie scelte artistiche, ha cercato di guardarsi attorno, buttandosi nell’impresa ardua di realizzare un disco, in prima persona, con un badget messo principalmente di tasca propria e rimettendo in gioco ciò che era riuscito a costruire in credibilità e visibilità agli inizi della sua carriera.

La posta diventa, così, alta: creare ex novo un team lavorativo, con le proprie forze, cercare il materiale adatto e all’altezza di ciò che hai covato, studiato e sognato, coinvolgendo il corpo e la mente, per settimane che diventavano mesi, preda dell’ entusiasmo legato alla voglia di sfuggire ai contorni dell’abitudine e al desiderio di stupire, e contemporaneamente avere quella maledetta paura che il nuovo possa deludere.

Avere la consapevolezza che questa volta sia stato più impegnativo raggiungere il traguardo, nel riuscire a metterci in quei solchi un lavoro di gruppo con tutte le idee (magari qualcuna dipinta con i colori della pazzia), le sonorità, i versi, l’amore, le lacrime che hanno portato ad un disco finito, da scoprire per chi poi lo ascolta.

E se l’artista può contare magari sull’entusiasmo dei fans che aspettano di riconfermare questo amore che hanno verso il loro beniamino, con un margine minimo che possano restare delusi, l’ansia cresce invece nei confronti dell’accoglienza che potrà essere riservata dalla critica, di solito difficilmente benevola o pronta ad esprimersi dopo un ascolto frettoloso e superficiale.

Come un nuovo amore, un disco dovrebbe essere metabolizzato, con ascolti ripetuti, alla caccia di ogni segreto o di alcune sfumature che erano inizialmente sfuggite.

“Lasciami entrare†è un disco che si presenta all’insegna della trasparenza e sincerità, senza filtri e compromessi, senza trucchi e inganni, ottimamente interpretato, dagli arrangiamenti accattivanti, con la presenza di giovani autori ai quali è stata data un’opportunità di avere una visibilità. Un pop godibile con dei testi che raccontano l’amore, il mito più antico, nelle varie sfaccettature e permettono di avere un ascolto ‘leggero’, fluido, in grado di fare allontanare magicamente i problemi per alcuni minuti.

Già questo intento andrebbe premiato, ed è doveroso aggiungere, in più, che questo lavoro, oltre ad essere il risultato delle esperienze fatte, nonostante la giovane età, apre una piccola porta su un probabile lancio all’estero, con la presenza di due brani dal sapore internazionale, in lingua inglese “Alone†e “Sometimes loveâ€, e su concrete prospettive di nuovi orizzonti da approfondire nei futuri lavori, rilevati nella suadente ballad “Dormi†e soprattutto nella splendida “Parole di cristalloâ€, riproposta in chiusura anche in chiave acustica.

 

Tutto numero 10 rivela il nuovo amore di Alessia Marcuzzi!

Mercoledì 12 Marzo 2014 15:21

Il nuovo amore di Alessia Marcuzzi E' in edicola da giovedì 13 marzo a Roma e da  venerdì 14 marzo nelle edicole di tutta Italia "Tutto" numero 10  al costo di  solo un euro!
In copertina del settimanale, diretto da Luca Arnaù, la bellissima Alessia Marcuzzi, conduttrice del "Gf", che pare aver trovato un nuovo amore!

Accattivanti indiscrezioni al  riguardo le potete trovare nel servizio a lei  espressamente dedicato.
Tra gli altri articoli segnaliamo un' intervista a cuore aperto all' ex tronista, ormai attore assai affermato, Francesco Arca, protagonista maschile del nuovo film di Ferzan Ozpetek "Allacciate le cinture" insieme alla splendida Kasia Smutniak, una frizzante chiacchierata con la showgirl e cantante romena, nonché stella del Bagaglino, Ramona Badescu, recante la firma di Debora Salvalaggio, e un' inchiesta a cura della famosa criminologa Roberta Bruzzone sul tema della molestia e dello stalking.






 

TOTO CUTUGNO “Un Italiano veroâ€, in Concerto il 26 Aprile 2014 in Svizzera, a Basilea!

Giovedì 06 Marzo 2014 15:10

TOTO CUTUGNO “Un Italiano veroâ€, in Concerto il 26 Aprile 2014 in Svizzera, a Basilea! A volte ci sono artisti che instaurano con un determinato luogo una favola senza fine. Toto Cutugno e la Svizzera sono un connubio senza precedenti. Nel corso degli ultimi anni le strade di Toto e della Svizzera sono rimaste distanti, ma l’amore reciproco è sempre stato molto grande. Adesso, come in ogni favola che si rispetti, avviene il ritorno del figliol prodigo! Già, perché a distanza di molti anni l’Italiano per antonomasia, Toto Cutugno, ritorna in Terra svizzera! Basilea è pronta per il grande evento, per una notte che rimarrà nella storia. Perché ci sono favole che non hanno mai fine, percorsi e storie che si intrecciano proprio quando meno te lo aspetti. Il 26 Aprile 2014, alle ore 21.00 Toto Cutugno in concerto; Toto a Basilea! Un pezzo d’Italia che esploderà nella notte d’Aprile, un pezzo di storia della musica italiana che illuminerà tutta la Svizzera! Ci siamo quasi, manca poco, il tempo di un lasso di vita definito, e poi arriva lui, “lasciatelo cantareâ€â€¦ in fondo è solo un italiano, ma un italiano vero!! Toto Cutugno in Svizzera: che la festa abbia già inizio!

 

Il nuovo tour di Ornella Vanoni prende il titolo Un filo di trucco un filo di tacco

Venerdì 28 Febbraio 2014 16:54

Il nuovo tour di Ornella Vanoni prende il titolo Un filo di trucco un filo di tacco Lo spettacolo, scritto direttamente dalla cantante, con la collaborazione di Federica di Rosa e con le scenografie di Giuseppe Ragazzini, coniuga musica e teatro per dare modo alla Vanoni di raccontare oltre cinquant’anni di carriera.

Lo spettacolo teatrale che porta nei teatri di tutta Italia si chiama “Un filo di trucco un filo di tacco … l’ultimo tour†ed è un viaggio che l’artista compie, per raccontare, con la sua solita sincera ironia, tutto ciò che ha vissuto nel mondo dello spettacolo, la sua visione dei sentimenti e dell’amore e l’arte della seduzione. Recital di canzoni e parole, interlocutrice una luna là in alto in scena.
Accompagnata da una band (Eduardo Hebling al basso e contrabbasso, Paolo Vianello al pianoforte e tastiere, Placido Salamone alla chitarra e Eric Cisbani alla batteria e percussioni), Ornella Vanoni interpreterà suoi grandi classici e cover, oltre a brani di “Meticci (Io mi fermo qui)â€, album con cui ha annunciato il probabile addio alla discografia.

Prodotto da Mario Lavezzi e pubblicato da Sony Music, contiene un omaggio a Lucio Dalla e vanta grandi collaborazioni: da Franco Battiato al rapper senegalese Badara Seck, da Nada a Roberto Pacco, da Gabriele Semeraro al giovane cantautore siciliano Lorenzo Vizzini, che ha scritto le musiche e, a quattro mani con Ornella Vanoni, i testi di 8 dei 13 brani contenuti nel disco.

‘Questo tour l’ho pensato e scritto io, farà commuovere e farà sorridere, dentro ci sarò io, io tutta intera’, commenta la Vanoni. ‘Inizierà a Gallarate con una prova aperta. Credo sia anche bello per il pubblico, che così vede il lavoro che c'è dietro allo spettacolo. Poi andrò a Sassuolo, Ravenna, Roma, poi a Milano e in molte altre città. E' uno script, una specie di filo conduttore della mia vita e della mia carriera e che vuole essere un po' buffo all'inizio, poi più intenso in altri momenti, che alternerò con le canzoni. Ci saranno brani del disco nuovo “Meticciâ€, e i classici che devo cantare, sennò il pubblico rimane deluso. Ripesco anche alcune mie canzoni molto belle ma che non canto più da tanto tempo come “Per un'amicaâ€, “Perdutoâ€, “Uominiâ€.

E sul titolo scelto, racconta un aneddoto nostalgico mettendoci un pizzico di ironia: ‘Quando ero ragazza e dovevo uscire mia madre non la smetteva di ripetermi, sino allo sfinimento, , una raccomandazione che mi è rimasta impressa nella mente sino ad oggi. Povera mamma. Un filo di trucco cerco sempre di metterlo, è il filo di tacco su cui discutiamo… certe volte esco in tuta e tutta spettinata. Sento che me lo dice anche oggi che non c’è più. Anche i miei amici a volte me lo ricordano. E allora mi è sembrato un invito gioioso, invitante, leggero, in un momento pesante per noi. L'Italia non vive certo un momento semplice, e per questo il titolo mi sembrava accattivante, lieve e anche un po' buffo’.

A 79 anni compiuti, portati molto bene, ci si chiede se “Meticci†sarà il suo ultimo disco e se questa sarà l’ultima serie di concerti. E lei stessa a rispondere: ‘No, mi fermo qui dal punto di vista discografico, perché in questo momento si rischia veramente di fare un disco per poi vederlo non venduto per via della crisi, delle case discografiche e per mille altre ragioni. Oggi anche i grandi che vendono tanto hanno un momento di difficoltà, quindi è meglio rallentare, lasciar perdere per un attimo con i dischi. Questo sarà il mio ultimo tour, inteso come spettacolo dove si parla, dove ci sono proiezioni, scenografie, racconti, ma di smettere di cantare non ho la minima intenzione. L'altro giorno ci scherzavo su con De Gregori al telefono. Rido molto con lui. Sono anni che mi ha promesso una canzone, Francé, qua ti devi sbrigare però’.

Queste le prime date confermate del tour, prodotto artisticamente da Mario Lavezzi e organizzato da Martino de Rubeis:

27 febbraio al Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate (Varese);
28 febbraio al Teatro Carani di Sassuolo (Modena);
1 marzo al Teatro Alighieri di Ravenna;
3 marzo al Teatro Sistina di Roma;
6 marzo al Teatro Politeama Genovese di Genova;
7 marzo al Teatro Civico di La Spezia;
13 marzo al Teatro Colosseo di Torino;
24 marzo al Teatro Filarmonico di Verona;
7 aprile al Teatro dal Verme di Milano;
10 Aprile al Teatro Goldoni di Venezia;
14 aprile al Palazzo dei Congressi di Lugano

 

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