164 sì e 25 no: Il Senato vota la fiducia al ddl intercettazioni

Giovedì 10 Giugno 2010 12:22

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L'Italia Dei Valori aveva occupato i banchi riservati al Governo nell'Aula di Palazzo Madama...fino all'estremo: l'espulsione, ordinata dall'onorevole Renato Schifani, Presidente del Senato.

Il Senato vota la fiducia sul disegno di legge che limita l'uso delle intercettazioni telefoniche nelle indagini:164 sì e 25 no.

Il provvedimento, secondo il Governo, coniugherebbe così, diritto alla privacy e dovere di cronaca, grazie alla clausola che impedisce la pubblicazione di tutto quanto non sia penalmente rilevante o che riguardi persone e fattti estranei alle indagini in corso. In realtà il disegno di legge riformando alcuni aspetti delle intercettazioni in fase di inchiesta, come quelli doverosi del diritto alla privacy..., è stato anche, secondo l'opposizione e vastissima parte dell'opinione pubblica l'ennesimo espediente per imbavagliare l'informazione ed intralciare soprattutto il cammino di molte indagini. Il Pd non ha partecipato alla votazione, contro una legge definita dalla capogruppo Anna Finocchiaro "liberticida"...L'Associazione Nazionale Magistrati, si è detta assolutamente contraria alle nuove norme, in quanto ostacolo alla giustizia a causa di tutte quelle altre gravissime limitazioni-menomazioni che il dercreto impone ai processi, che nulla hanno a che fare col diritto alla privacy, ma infilati appositamente nel ddl. Il Pd insieme al Movimento per le Autonomie e ad i sette senatori a vita si sono rifiutati di partecipare al voto. I senatori dell'Idv rimasti in Aula, invece, insieme ai Radicali Udc ed Api hanno votato contro...

Il decreto approvato al Senato tornerà adesso alla Camera per un'ulteriore lettura (la terza), ma la Camera, l'aveva già approvato una anno fa, con le identiche modalità di oggi.

I senatori dell' Idv e del Pd si sono riuniti in un  sit-in di piazza contro il disegno di legge, manifestazione organizzata e voluta anche dal sindacato dei giornalisti contro quella che è stata definita Legge Bavaglio alla giustizia oltre che all'informazione.

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