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Due arresti all' Anm. Tangenti per assunzioni illecite, incentivi e trasferimenti in diverse regioni italiane.


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AnmNapoli. Mazzette in cambio di favori. Così a Napoli alcuni funzionari avrebbero favorito le assunzioni e il trasferimento di dipendenti. La Guardia di finanza ha svolto perquisizioni nelle case e negli uffici privati di alcuni funzionari dell' Azienda Napoletana Mobilità (Anm), l'ex Atan. Secondo l'autorità inquirente alcuni dirigenti dell'azienda pubblica avrebbero avallato assunzioni illecite e trasferimenti di personale in cambio di favori, regali o tangenti per un ammontare che si sarebbe aggirato intorno ai 20/25.000 euro.

Gli indagati sarebbero otto, tra cui Sabato Carotenuto, ex direttore del personale dell' Azienda Napoletana Mobilità e Vincenzo Colimoro, sindacalista Uil, entrambi agli arresti domiciliari per associazione a delinquere, concussione e peculato. L'A.N.M. gestisce il trasporto pubblico urbano in tutta l'area metropolitana di Napoli e l'inchiesta partì due anni fa da una denuncia del consigliere comunale Ciro Signoriello (Pdl), che aveva accertato molteplici irregolarità riguardanti i trasferimenti dei dipendenti... La Procura ha così scoperto che c'erano molti dipendenti settentrionali ad avere chiesto il trasferimento a Napoli. I documenti procedurali invece sarebbero risultati falsi, ma non solo. I soggetti in questione non sarebbero stati, all'epoca della richiesta, né dipendenti dell'Anm e neppure di altre aziende di trasporto, del Nord, come nello specifico. I richiedenti trasferimento sarebbero stati quindi assunti ex novo a Napoli, come pure in altre regioni italiane.

I dirigenti, da quanto emerso fin'ora da intercettazioni ed altri mezzi d'indagine, avrebbero assegnato inoltre incentivi a dipendenti A.N.M deceduti, incentivi prepensionamento che invece si sarebbero spartiti con probabili conniventi.

davide scannapieco

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