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Ddl intercettazioni, allarme in Europa "scioccante e irritante" per l'Istituto della stampa internazionale


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Ddl intercettazioni L'Europa e il Ddl intercettazioni - L'International Press Institute (IPI), dalla sua sede di Vienna, ha lanciato un appello al Parlamento italiano per far respingere la legge che regola le intercettazioni telefoniche e lo ha fatto  tramite un comunicato. David Dadge, direttore dell'Ipi, ha definito dunque «scioccante e irritante che il governo di un paese democratico come l'Italia proponga una legge che è uno schiaffo sfrontato in faccia al giornalismo libero e al diritto dell'opinione pubblica di essere informata»; nel comunicato è citata anche la presa di posizione della FNSI, che possiamo riassumere nelle ultime parole del Segretario Generale e del Presidente della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, Franco Siddi e Roberto Natale: "Del tutto insufficienti le modifiche al ddl Alfano: la cronaca sulle notizie non può mai diventare un reato e quindi oggetto di sanzioni. Conoscere i fatti è un diritto vitale irrinunciabile per una corretta democrazia"

Anche Reporters sans frontiéres ha lanciato un appello "alla responsabilità del Senato italiano affinché non si renda complice di una legge liberticida, totalmente incompatibile con gli standard democratici europei che le assemblee parlamentari dovrebbero incarnare e tutelare. La posta in gioco di questa legge va oltre l’ambito nazionale. Se l’Italia, membro fondatore dell’Unione Europea, dovesse approvare questa legge, il segnale inviato agli altri paesi sarebbe catastrofico e incoraggerebbe un bel numero di dittature a ispirarsi al momento opportuno a questo testo per limitare la capacità investigativa della stampa locale, con conseguenze ancora più drammatiche. Questa dimensione del problema non può essere trascurata”...

Nella classifica mondiale della libertà di stampa su 175 Paesi esaminati Reporter Senza Frontiere colloca l'Italia al 49mo posto dopo Giamaica (23mo), Ghana (27mo), Trinidad e Tobago (28mo), Mali (30mo), molti aspettano impazienti le nuove classifiche.

M.G.


Le intercettazioni che non potrete più ascoltare

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