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Le iniziative per ricordare Mia Martini nel 19° anniversario della scomparsa


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Le iniziative per ricordare Mia Martini nel 19° anniversario della scomparsaDiciannove anni non sono una cifra tonda ma sono numerose, alle soglie del ventennale della scomparsa, le iniziative per ricordare, ancora una volta, una grande artista e una indimenticabile interprete: Mia Martini.

Proprio in coincidenza del 12 maggio, si svolgerà presso il “Lanificio Atelier” a Roma, il grande evento musicale benefit - voluto dalla Fondazione Mia Martini ONLUS e diretto artisticamente da Raffaele Pandolfi – che raccoglierà artisti e personaggi dello spettacolo, che hanno collaborato con lei o dedicato degli omaggi: Loredana Errore, Mimmo Cavallo, Mariella Nava, Sal Da Vinci tra gli invitati. A loro è stato chiesto di leggere sul palco la lettera che avrebbero desiderato scrivere a Mimì.

Nell’ambito del cartellone Color-Arti 2014 “L’arte colora la vita: Ascoltare — Proteggere — Comprendere”, domenica 18 maggio, alle ore 21, presso il Teatro Santuccio a Varese, è in programma la rappresentazione teatrale organizzata dall’associazione Estro-Versi : “Semplicemente Mia”, liberamente ispirato al libro su Mia Martini “Mi chiamo…” di Aldo Nove, con Clarissa Pari (attrice), Laura Fedele (piano e voce), scenografia e luci a cura di Coopuf-lab. La regia è di Michele Todisco. Partecipa Sara Pennacchio nel ruolo di lettrice. L’intento è quello di raccontare Mia Martini evidenziando come si può distruggere una carriera e una vita con il pregiudizio e la superstizione. Un talento che si è visto buttare addosso una delle più infamanti malevoli colpe che in una comunità si può attribuire ad una persona: iettatrice, colei che porta male.

Il 17 maggio, Fanya aprirà il concerto dei Nomadi a Lesina e inserisce in scaletta anche il brano “Donna” di Mia Martini, che, nonostante sia stato edito nel 1989, ben 25 anni fa, è di una modernità sconvolgente, un punto alto del risveglio della coscienza femminile. La giovane artista lo ha inciso in studio, realizzando pure il video, con la produzione artistica e l’arrangiamento incisivo di Stefano Cenci.

La rivista di collezionismo “Raropiù”, per il numero di maggio, dedica la copertina a Mia Martini, un bellissimo primo piano degli anni ’70, con un servizio dettagliato sulla sua discografia risalente al periodo RCA/Ricordi tra il 1971 e il 1976, dal suo album di debutto “Oltre la collina” al momento d’oro vissuto con i grandi hits “Piccolo uomo”, “Donna sola”, “Minuetto” e 33 giri pregevoli come “Nel mondo una cosa”, “Il giorno dopo”, E’ proprio come vivere”, “Sensi e controsensi” fino al controverso “Un altro giorno con me” che causò la rottura del contratto discografico con la Ricordi.

La città di Napoli, che l’ha adottata alla fine degli anni ’80, negli anni bui e in quelli del ritorno, si prepara all’inaugurazione di una Sala Convegni, intitolata a Mia Martini, su una richiesta, accolta dal comune, presentata dal club ufficiale dell’artista “Chez Mimì”.

Omaggi meritatissimi per una donna, un’artista che non si è risparmiata nel donarsi in maniera incondizionata alla musica, la sua benzina di vita, e al suo pubblico, proprio come lei stessa afferma:
‘Non credo che si tratti di energia vocale, certo, è un fatto di grande emotività, di energia totale che parte da me ma che quando arriva al pubblico si trasforma in un'altra energia e mi ritorna addosso, mi ricarica, è un ciclo continuo. E' un po' come fare l'amore. E' un po' tutto che determina questo, la bellezza di un testo...L'importanza che dai a una parola detta in un momento piuttosto che in un altro, o in un modo piuttosto che in un altro. Lo stesso pezzo può essere cantato in maniera dolce, triste, arrabbiata, ironica, puoi mettere in risalto un angolo piuttosto che un altro....’

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