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Quarantotto ore di disastri a Roma e dintorni. Gianni Alemanno e la banalità del sale.


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Neve a Roma, mezzi spargisale Roma - 6 febbraio 2012 - Quarantotto ore. Da tanto sta durando il disagio di una città abbandonata nella morsa del freddo e del gelo come neanche l'ultimo dei paesini di campagna. Parliamo della capitale d'Italia. Il suo sindaco, Gianni Alemanno, aveva immediatamente inveito contro la Protezione civile, scaricando sul capo Franco Gabrielli responsabilità letteralmente inesistenti con le modalità di infantile battibecco, nel tentativo di "buttarla in cagnara".

E invece: "Il comune di Roma nulla ci ha chiesto e dunque non è stato previsto, né è previsto in agenda alcun intervento" dichiara il Governo. Gravissimo. "Se Alemanno dovesse cambiare idea, il Governo interverrà. Fermo restando che un'eventuale dichiarazione di emergenza deve essere chiesta dalla Regione e dalla sua Governatrice, Renata Polverini, che, al momento, non lo ha fatto".
Palazzo Chigi aggiunge: "In quanto è accaduto a Roma non c'è nessuna responsabilità specifica di Franco Gabrielli. Il capo della Protezione civile aveva avvertito diversi giorni fa, anche la Presidenza del Consiglio, dell'arrivo della neve. Per il Governo, non cambia la fiducia in Gabrielli. Forse c'è il tentativo del Comune di scaricare l'intera colpa su di lui, ma per quanto ci riguarda non può cambiare la nostra considerazione nei suoi confronti".

Inequivocabile, dunque, sarebbe la responsabilità non solo politica, ma civile, dei disagi (a dir poco) che la popolazione di Roma ha dovuto subire e sta subendo per condizioni meteo attese, previste e divulgate per tempo.
Tommaso Profeta, responsabile per la sicurezza del Comune, dichiara al quotidiano " La Repubblica" che gli unici mezzi di cui si avrebbe contezza che siano entrati in funzione sono quelli dell' AMA Roma S.p.A. ( mezzi specializzati nella raccolta dei rifiuti in pratica) e del Servizio Giardini.
Prevista la neve sarebbe bastato oltre all'uso di spazzaneve per l'eliminazione dei circa 30 centimetri caduti sulle strade, il sale, il sale da cucina proprio quello, contro il gelo. Cose e mezzi di cui tutti i comuni, anche i più piccoli, dispongono. Roma, a quanto pare, no.

Il sale ad onor del vero fu acquistato dal Comune alcuni mesi orsono: 250 tonnellate, si apprende. Il sale sarebbe stato usato, però, malissimo e senza elementare criterio, sprecato troppo presto come anti pioggia quando, però, la neve ancora non cadeva. Il sindaco quindi, arrivata la nevicata di venerdì e sabato, essendo finito il sale, non ha saputo far altro che allertare l'Esercito.

Martino D'Anna

per Doveredicronacaâ„¢

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