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Antonio Ingroia lascia la magistratura. Comincia Azione civile.


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Ingroia Azione Civile Roma - 14 giugno 2013 - Si è svolta oggi a Roma la conferenza stampa in cui Antonio Ingroia ha annunciato il proprio addio alla Magistratura.

"Il provvedimento del Csm è stato politico, non c'è spazio per me e il mio modo di fare magistratura. Chi tocca certi fili muore." "Per mesi mi sono sentito un uomo e un magistrato solo, ma non ho mai smesso di difendere la Costituzione e di cercare la verità su chi, e soprattutto perché, ha ucciso il mio maestro Paolo Borsellino».

Sono alcune delle parole con cui l'ex pm Antonio Ingroia, ex magistrato del pool di Falcone e Borsellino, ha commentato l'abbandono alla sua attività di giudice dopo 25 anni.

L'avvio del provvedimento disciplinare del Csm è stato determinante nella decisione presa dal giudice Ingroia. Decisione presa al termine di in lungo braccio di ferro.
La motivazione del provvedimento sta tutta nella perseveranza e nell'insistenza da parte di Ingroia nel voler continuare ad occuparsi di politica dopo la destinazione ad Aosta come sostituto procuratore.  Meno di un mese fa era stato respinto anche il ricorso presentato dall' ormai ex magistrato che si opponeva all'incarico ad Aosta, perché ritenuto poco efficace, inutile e poco incisivo ai fini della lotta alla piaga che ha devastato l'Italia: i rapporti tra lo Stato e la mafia. Dopo questo necessario, quanto inevitabile abbandono per l'ex magistrato "è venuto il momento di dedicarsi a tempo pieno all’attività politica".


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