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Malpensa: una mattina di ordinaria follia. Spari tra la folla. Vetrate infrante.


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Spari tra la folla a Malpensa Sembrerebbe la gelosia folle il movente che ha scatenato il quarantaduenne Ben Abdel Ganouni Sadallah ad infrangere, col  Suv Hyundai Tucson rubato in mattinata, la porta a vetri n.14 del Terminal 1 di Malpensa.
Al suo fianco la moglie trentunenne italiana (convertita all'Islam) ed i suoi tre figli, come per una programmata partenza di famiglia per la Tunisia, pur in assenza di documenti di viaggio.
«Ho visto la macchina che si schiantava contro la porta a vetri e rimaneva incastrata, l'uomo è uscito e mi ha puntato contro il coltello>> ha riferito il dipendente di una boutique dello scalo. Poi la corsa e l'aggressione dell'invasato tunisino nei confronti di un poliziotto che gli ha sparato ferendolo e disarmandolo, sotto gli occhi della moglie e dei figli.
Per qualche ora, dopo un fuggi-fuggi generale, a Malpensa c'è stato il caos con conseguente sospensione dei voli in partenza dal Terminale 1 e chiusura degli accessi dello scalo, per timore di un attentato terroristico.
Immediato l'allarme del Capogruppo Pd in Commissione Trasporti che ha denunciato «gravissime falle nella sicurezza dell'aeroporto internazionale, obiettivo sensibile come pochi altri nel Paese», chiedendo al Ministro Maroni di spiegare <<come sia stato possibile per un cittadino comune vulnerare così facilmente con la propria automobile il check-in del terminal 1 di Malpensa».
Il Presidente Sea Giuseppe Bonomi precisa: «Il sistema di sicurezza - ha detto - ha retto in maniera straordinaria e c'è stato un intervento immediato della polizia».
Ma lo stesso Vicesindaco di Milano Riccardo De Corato ribatte:«Se il tunisino avesse avuto dell'esplosivo sulla vettura a Malpensa ci sarebbe stata una strage. Il grave episodio impone di ripensare i sistemi di sicurezza in chiave di maggiore prevenzione».

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