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I primi lavoratori Alcoa a casa da lunedì. Glencore ha rinunciato all'acquisto.


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I primi lavoratori Alcoa a casa da lunedì. Glencore ha rinunciato all'acquisto. La multinazionale svizzera Glencore ha rinunciato all'acquisto di Alcoa, la trattativa è fallita per l'alto costo dell'energia nel nostro Paese, la richiesta era quella di contenerne i costi entro 25 euro/Mwh per il prossimo decennio:  "Con una volontà meramente propositiva, afferma il manager Daniel Goldberg, desideriamo sottolineare che con l'applicazione dei meccanismi illustrati arriviamo ad un costo finale dell'energia pari a 35 euro/MWh, prezzo che si è rivelato insufficiente a garantire anche la continuità produttiva di Alcoa. Non intendiamo richiedere al Governo violazioni alla legislazione europea esistente, ma semplicemente suggerire percorsi alternativi certi che, ove praticabili, avrebbero potuto portare a riequilibrare quei fattori produttivi non sostenibili economicamente. Prendiamo atto del fatto che le strade proposte non incontrerebbero i favori della comunità europea e, pertanto, Vi confermiamo che allo stato attuale e in questa situazione non siamo interessati a proseguire il discorso anche in ragione del fatto che l'attuale gestore dell'impianto, alle stesse condizioni, accumula perdite rilevanti che hanno portato alla decisione di chiudere lo stabilimento" questo il contenuto della lettera di rinuncia inviata al ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera che ha commentato: "Ci e' arrivata la lettera dell'azienda ma si e' detta disponibile solo con un prezzo dell'energia che non e' quello di mercato e non e' quello autorizzato dalla Ue. Ci sono fortunatamente altri, continueremo a cercarli".

IL DOCUVIDEO INTEGRALE DEDICATO ALLA PROTESTA DEI LAVORATORI ALCOA

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