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IL SOTTOSEGRETARIO ALL'ECONOMIA POLILLO VUOLE ELIMINARE UNA SETTIMANA DI FERIE PER I LAVORATORI


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Altra boutade da parte di un esponente della compagine governativa di Mario Monti.

Il sottosegretario all'economia Polillo, ai margini di un convegno a Roma, ha dichiarato che lavorando una settimana in più all'anno, a parità di costo del lavoro, si accrescerebbe il PIL di 1 punto percentuale, ciò sarebbe giustificato dal fatto che per sostenere i consumi interni ricorriamo a prestiti esteri pari a 50 miliardi di euro all'anno e che questo gap andrebbe ridotto aumentando la capacità produttiva del paese.

Ma sta vaneggiando?

E quali sarebbero i comparti produttivi che beneficierebbero di tale espropriazione dell'ennesimo diritto acquisito dai lavoratori?

Ha mai lavorato davvero il Sig. Polillo in una azienda? O ha solo poggiato il suo di dietro su una delle tante poltrone dei consigli di amministrazione dove si parla tanto, ma di lavoro se ne conosce niente?

Le aziende oramai producono tanto quanto sono le ordinazioni che ricevono e quindi le ore lavorate tendono a coincidere con il necessario ed anzi è facile che ritardino le consegne proprio per beneficiare di riduzioni del personale che abbattono il conto economico.

Quindi cosa produrrebbero in più di quanto realizzano oggi?

Si rende conto questo signore che le maggiori aziende hanno trasferito la loro produzione in altri paesi, vedi Cina e paesi dell'EST.

Si rende conto che in comparti quali l'agricoltura vengono mandate al macero tonnellate di alimenti perchè siamo costretti a comprarli altrove? Che non si deve produrre più latte perchè altri paesi devono esportarlo?

Paesi più evoluti del nostro e tanto decantati da questo Governo per il loro rigore, vedi Germania, hanno ridotto le ore per aumentare i posti di lavoro, ed il nostro rappresentante cosa vuol fare? Eliminare una settimana di ferie così da permettere di aumentare ulteriormente il numero dei disoccupati già attestatosi nel mese di Maggio al 10,2 %.

Del resto si sa i soloni dell' economia poco avvezzi sono ad altre materie e soprattutto refrattari a conoscere gli studi di psicologia e sociologia.

E' assodato che il lavoratore per rendere al meglio deve partecipare al lavoro con serenità e partecipazione, ed a tal scopo deve essere anche fresco e riposato, da quì la nascita dello strumento delle ferie.

Paradossalmente, a differenza di ciò che pensa il sottosegretario, alcuni giorni in più di riposo aumenterebbero la produttività individuale.

Non ci bastavano Monti e la Fornero a portare alla disperazione il paese, ci mancava anche Polillo.

RR


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