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RIFORMA FISCALE: ELIMINARE IL DENARO CONTANTE


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Riforma fiscale, eliminare i contanti Avevamo già lanciato giorni fa la proposta di una riforma del fisco che permettesse di dedurre dal reddito gli acquisti effettuati da ogni famiglia (http://www.kayenna.net/dovere-di-cronaca/1780.html), misura che avrebbe aiutato la lotta all'evasione e spostato il peso della tassazione sulle imposte indirette, garvando in tal modo su chi può permettersi di spendere di più.

Un altro sistema di lotta all'evasione potrebbe essere l'eliminazione del denaro contante.

Infatti incentivando i pagamenti elettronici si otterrebbe ugualmente lo scopo di far emergere i guadagni di coloro che non dichiarano i propri redditi.

Vi immaginate se andando da uno medico specialista all'atto del pagamento si facesse una strisciata di carta di credito o bancomat anzichè pagare in contanti? Lo stesso non potrebbe più fare il giochetto di chiedere una cifra più alta in presenza di ricevuta, ma sarebbe costretto a farla e quindi a dichiararla.

Stesso discorso per meccanici, idraulici, muratori e tutte le categorie che possono permettersi di lavorare in nero.

Eliminando il lavoro nero automaticamente aumenterebbero le partite IVA ed il versamento di tale tassa per ogni prestazione.

Sembra che il Governo Monti stia pensando di introdurre questa modalità, ma la riforma nascerebbe già monca poichè interesserebbe i pagamenti al di sopra di una certa soglia (300 - 500 euro o più) non recependo che la maggiore evasione si ha soprattutto su tante parcelle di cifra più bassa ed inoltre l'applicazione di una soglia permetterebbe di pagare comunque dilazionando e quindi perdendo la tracciabilità del denaro.

L'unico modo per stanare gli evasori ed aumentare il gettito fiscale nelle casse dello Stato è trovare soluzioni che consentano di seguire i flussi di denaro, e l'eliminazione del denaro contante è una di queste.

RR



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