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Mario Monti: l'effetto sui mercati è già finito?


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Al secondo giorno dopo aver ricevuto il mandato dal Capo dello Stato l'efetto Monti sui mercati è già finito.

Infatti la borsa è tornata a crollare e lo spread ha più che sforato la quota 500 attestandosi a 520 con l'interesse dei Btp al 7%.

Ci si potrebbe chiedere come mai. Ieri Mario Monti nella conferenza stampa ha dichiarato che i mercati sono pazienti e che comunque i tempi costituzionali vanno rispettati, da quì la lunga trafila delle consultazioni con i gruppi parlamentari a cui è dovuto giustamente sottostare.

Oggi ha completato il tutto e si è recato al Quirinale, si spera per accettare l'incarico, del resto ha ottenuto il via libera da tutti tranne che dalla Lega, e per stilare al più presto la formazione del suo Governo.

Come mai i mercati non premiano più? La motivazione si può trovare sia nel fatto che comunque non si è ancora messo mano a nessuna legge o riforma, sia nella speculazione che continua.

Vedremo se veramente basterà la presenza dei soloni dell'economia nazionale a far si che si fermi la bolla speculativa.

La sensazione è che questa continuerà sino a che il Governo ombra dell'economia mondiale non avrà ottenuto ciò che brama. Uno Stato debole e privo di risorse, vedi vendita del patrimonio immobiliare, dei terreni agricoli, delle aziende statali e municipalizzate e possibilmente di tutto ciò che oggi rappresenta lo stato sociale dal quale i cittadini meno abbienti traggono un aiuto per sopravvivere.

Cosa succederebbe se le strutture ospedaliere passassero in mano ai privati? Un dramma sociale.

Il debito pubblico si potrebbe anche risanare, ma a che prezzo? Al prezzo dello scontro sociale tra i più ed i meno abbienti.

Ieri Monti ha parlato di equità, di sacrifici ma non di lacrime e sangue.

Ci auguriamo che sia così e che i tagli non colpiscano sempre gli stessi, poichè in tal caso prima o poi la corda si spezzerà.

RR

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