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CGIA DI MESTRE: MONTI LAVORA PER LE BANCHE


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CGIA DI MESTRE: MONTI LAVORA PER LE BANCHE Grande scoperta della CGIA di Mestre, il Governo Monti lavora solo per risolvere i problemi economici delle banche.

Noi lo avevamo scritto già all'indomani del primo decreto del Governo stesso, il mitico SalvaItalia. Non solo lavora per le banche, ma per tutti i potentati economici europei, per tutti i politici incollati alla poltrona, per tutti i magnager delle imprese pubbliche e private.

Quali sono stati i risultati del Governo Monti dall'insediamento ad oggi?

Lo Spread dopo un iniziale raffreddamento è ripartito verso quota 500, sforata più volte, la borsa sembra sulle montagne russe, l'inflazione continua ad aumentare, la disoccupazione è alle stelle 10,8 % per non parlare di quella giovanile mai così drammatica, i contratti scaduti sia pubblici che privati bloccati e senza possibilità di rinnovo a breve termine, pressione fiscale più alta al mondo a fronte dei servizi più scadenti in Europa, imprese medie e piccole che chiudono i battenti lasciando a casa migliaia di dipendenti, calo drammatico delle vendite in ogni campo compreso quello dei generi primari.

Come si giustifica Mario Monti?

Come tutti i Governi che si sono succeduti prima di lui, è colpa di chi lo ha preceduto.

Se così fosse i suoi decreti e le sue leggi avrebbero portato qualche cambiamento in meglio, non in peggio come sta avvenendo.

Cosa doveva fare?

Intaccare il portafoglio di chi sino ad oggi ha lucrato sulle spalle della popolazione a partire dalla classe politica a tutti i livelli, dallo Stato agli Enti Amministrativi. Eliminare consulenze e sprechi, invece con la spending review ha colpito ancora i soliti con nuove tasse, vedi l'aumento di quella universitaria per i fuori corso e non, a fronte dei soliti buoni propositi di riduzione delle province. Fare riforme strutturali per migliorare e velocizzare i processi che riguardano la pubblica amministrazione. Una riforma fiscale che desse respiro ai ceti medio-basso per far ripartire la crescita, l'occupazione e la fiducia dei consumatori.

Senza soldi in tasca non si compra e se non si compra non si vende, se non si vende non si produce, se non si produce si chiude, se si chiude si licenziano i dipendenti, licenziati si rimane senza soldi in tasca. E' il cane che si morde la coda.

Le uniche riforme portate avanti con forza sono state due: l'aumento dell'età pensionabile, con conseguente aumento della disoccupazione giovanile, e la riforma del lavoro, con un futuro aumento dela disoccupazione in vecchiaia.

Complimenti a lei, al suo Governo ed a tutti i lobbisti che lo stanno reggendo.

RR

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